L’Hoffenheim di Nagelsmann

09.09.2017 11:22 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: F. Bonacci - www.obiettivorganizzazione.it
L’Hoffenheim di Nagelsmann
© foto di Jsresport

Principi di gioco e peculiarità della fase di possesso dell’ Hoffenheim

La squadra allenata dal giovane Julian Nagelsmann si è guadagnata, dopo un’annata sorprendente, il diritto di giocarsi l’accesso alla fase finale della Champions League nello spareggio contro il Liverpool.

Ciò che balza subito all’occhio è la modernità e la qualità della proposta di gioco offertaci dai ragazzi di Nagelsmann, nonché dell’organizzazione che vi sottende. Certamente, i traguardi raggiunti non sono frutto del caso.

Vediamo allora qual’è la proposta di gioco in fase di possesso dell’Hoffenheim e alcune particolarità che ne accrescono il valore.

Principi di gioco fase di possesso:

_ In fase di costruzione, ricerca dell’uscita palla a terra attraverso il rombo formato dal portiere, i tre centrali e Demirbay che funge da vertice d’appoggio; gli esterni si alzano e garantiscono ampiezza; peculiarità di questa fase è il movimento profondo dell’altro centrocampista centrale, Rupp, che va a ballare, insieme ai tre attaccanti, fra la linea difensiva e quella di centrocampo avversaria, libero quindi da compiti di costruzione;

_ Obiettivo di questa fase è innescare un giocatore tra le linee difensiva e di centrocampo avversarie per giocare, almeno in parità numerica, contro la linea difensiva;

_ In fase di sviluppo, si cerca la verticalizzazione sia in zona centrale sia dalle zone esterne (ampiezza garantita dagli esterni che accompagnano la manovra);

_ I tre attaccanti più Rupp hanno piena libertà di movimento tra le linee, eseguono attacchi combinati e scambi ravvicinati ( uno va lungo- uno viene incontro); continui attacchi alla linea per allungare le distanze tra le linee avversarie e giocare fra di esse; peculiarità di questa fase è il movimento di Wagner, il quale, in fase di costruzione, staziona in fuorigioco alle spalle della linea difensiva, per non dare riferimento, per poi venire incontro e combinare con i compagni;

_ Se non si riesce ad attaccare immediatamente la linea difensiva, si riapre il gioco sugli esterni che accompagnano e si attacca la profondità di nuovo per abbassare la linea avversaria.