SPECIALE- I giovani stranieri arrivati in Serie A

12.09.2014 05:12 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Angelo Rosso e Filippo Maggi - iltalentocheverra.it
SPECIALE- I giovani stranieri arrivati in Serie A

Molti giovani stranieri anche in questa sessione di mercato sono arrivati in Serie A. Il Talento che Verrà vi porta alla scoperta di questi gioani calciatori in cerca di gloria in Italia.


CAGLIARI

Caio Rangel: Arrivato a Cagliari a titolo definitivo via Flamengo, il giovane esterno d’attacco brasiliano è pronto a conquistare Zeman. Voluto fortemente dal Boemo, Caio Rangel è considerato in patria un futuro talento. Cresciuto nel Flamengo, ha giocato anche un Mondiale U17 con la propria nazionale. Classico giocatore d’attacco veloce e con un dribbling quasi perfetto. Potrà integrarsi a meraviglia nello schema di Zeman. Investimento per il futuro, sperando di non ripetere l’avventura di Adryan scaricato troppo presto dal Cagliari.

Joao Pedro: Un ritorno in Italia per lui infatti Joao Pedro aveva già giocato in Serie A con maglia del Palermo dove non ha lasciato un grande ritorno, soltanto una presenza collezionata. Dopo un periodo di rinascita in Brasile, nell’ultima stagione ha giocato con l’Estoril (squadra portoghese) dove in 28 presenza ha siglato 29 goal. Centrocampista offensivo, ama partire largo per accentrarsi e cercare il tiro da fuori o qualche inserimento senza palla. Ottima velocità è anche forte fisicamente.

CESENA

Carlos Carbonero: L’ala destra colombiana classe 1990 acquistata dal River Plate in collaborazione con la Roma è un ottimo rinforzo per il 4-3-3 di Bisoli. Ben strutturato fisicamente (180 cm per 74 kg), rapido in campo aperto, molto abile nel dribbling, è dotato di un tiro dalla distanza che lo rende molto pericoloso in proiezione offensiva (otto gol nell’ultimo campionato con il River) e di uno spirito da combattente che ne fa un giocatore molto utile e funzionale nelle due fasi.

FIORENTINA

Octavio: Centrocampista offensivo classe 1993 arrivato dal Botafogo. Sconosciuto per molti tifosi viola, dovrà combattere parecchio per registrare qualche presenza con la maglia della Fiorentina. Ottima tecnica di base associata ad un buon fisico. Può essere una bella sorpresa se si adatterà ai ritmi del calcio italiano.

Joshua Brillante: Terzino destro australiano classe 1993. La Fiorentina lo ha acquistato a titolo definitivo dai Newcastle United Jets. Grande esperienza nel campionato Australiano, si è fatto notare con la maglia dell’Australia U20, all’ultimo Mondiale di categoria. La sua arma vincente è la duttilità. Brillante ha infatti ben figurato sia quando è stato impiegato come terzino destro che come centrocampista centrale. Il suo fisico (177 cm per 73 Kg) gli garantisce facilità di corsa e ottima resistenza fisica. E’ un giocatore non prolifico in zona gol, ma garantisce l’assist ai compagni che hanno il compito di metterla dentro.

GENOA

Iago Falque: Cresciuto nelle giovanili di Real Madrid, Barcellona e Juventus. Iago non ha sfruttato al meglio il suo talento, finendo quasi nel dimenticatoio. Dopo una buona stagione al Rayo Vellecano 28 presenze e 3 goal. Il Genoa lo riporta in Italia con la speranze che finalmente si affermi nel calcio che conta. Mancino naturale è dotato di buone attitudini offensive. Nasce centrocampista laterale di sinistra, ma può giocare anche come trequartista o seconda punta, che è il ruolo più consono alle sue caratteristiche.

Franco Mussis: Arrivato al Genoa in prestito dal Copenaghen, il centrocampista argentino classe 1992 si affermato nel Gimnasia La Plata dove ha collezionato 77 presenze e 3 goal. Soprannominato il pitbull in mezzo al campo morde le caviglie agli avversari. Abile nella fase di interdizione sarà utile al Genoa nei momenti di difficoltà.

Maxime Lestienne: Cercato da molti club europei, Lestienne approda in prestito dal Club Bruges in prestito con diritto di riscatto.  Dotato di un mancino piuttosto educato, Lestienne ha nella velocità e nel dribbling i suoi pregi migliori. A Bruges è esploso con Christoph Daum, che lo lanciò definitivamente all’età di 19 anni: da allora il talento belga ha segnato con continuità (anche col destro), risultando diventando in poco tempo la stella del club. Bravo a calciare, anche da fuori area, ha imparato anche a spostarsi sull’out opposto, quello destro, risultando ugualmente pericoloso rientrando con il mancino per tirare o per servire i compagni.

JUVENTUS

Coman: Arrivato a parametro zero dal PSG, la Juventus ci riprova effettuando un colpo alla Pogba. Francese classe 1996 Coman ha debuttato con la maglia del PSG a 16 anni, il più giovane di sempre nella storia. La sua zona d’azione preferita è la trequarti con libertà di agire e di sfogare il suo destro secco; controllo di palla vellutato, velocità di testa e gambe, dribbling secco, il tutto abbinato ad una potenza fisica niente male per un diciottenne (SCHEDA COMPLETA QUI)

LAZIO

Stefan de Vrij: Dopo un buon Mondiale con la maglia dell’Olanda De Vrij è sbarcato a Roma sponda Lazio. Il difensore centrale all’occorrenza anche terzino destro classe 1992 dovrà alzare di molto il livello difensivo della Lazio. Bravo nel gioco aereo, ottimo tempismo negli anticipi. Nonostante i suoi 189 cm ha una discreta agilità. Al momento ha incontrato delle difficoltà a imparare la lingua italiana.

MILAN

Marco Van Ginkel: Arrivato in prestito dal Chelsea, il giovane olandese classe 1992 dopo un brutto infortunio è pronto a tornare ai livelli di Vitesse. van Ginkel è un centrocampista offensivo, ha ottima tecnica ed usa entrambi i piedi, è bravo a fare assist ma sopratutto negli inserimenti in area di rigore senza palla ed ha anche un discreto fisico.

NAPOLI

Kalidou Koulibaly: Difensore francese classe 1992 arrivato dal Genk. Cresciuto nel settore giovanile del Saint-Diè passa al Metz, dove viene notato dalla squadra belga. In due stagione Koulibaly colleziona 64 presenze e segna 3 goal. Paragonato in Belgio a Vincent Kompany, Koulibaly è un difensore molto duttile che nonostante il suo fisico imponente (195 cm per 89 kg) grazie a una discreta velocità può agire anche da terzino destro. (SCHEDA COMPLETA QUI)

PALERMO

Ivajlo Cocev: Centrocampista bulgaro del 1992 è arrivato a Palermo via Cska Sofia per un cifra che si aggira intorno ai 2 milioni di euro. Nella squadra bulgara 45 presenze e 6 goal all’attivo. Punto fermo della Bulgaria U21 dove ha già collezionato 10 presenze.Ivaylo Chochev nasce come trequartista offensivo, ma nell’ultima stagione disputata con il Cska Sofia si è adattato alla grande nel ruolo di centrale davanti la difesa con compiti di impostare il gioco. Chochev misura 188 cm per 79 Kg, nonostante l’altezza è un giocatore agile. Sinistro naturale, la sua dote migliore è la visione di gioco. Passaggi corti e cambi di gioco con lanci lunghi precisi sono una costante quando in campo c’è Chochev. Nel ruolo di trequartista offensivo, è bravo nel sostenere l’ attacco con i suoi tempi d’inserimento eccellenti. (SCHEDA COMPLETA LEGGI QUI)

Robin Quaison: Lo Xavi scandinavo è arrivato a Palermo dall’Aik Solna. Centrocampista svedese classe 1993 è cresciuto nelle giovanili dell’Aik Solna, in prima squadra ha collezionato 51 presenze e 7 goal. Ha già debuttato in Nazionale maggiore dove ha segnato anche due goal. Ama giocare nella parte centrale del campo, dal suo soprannome, possiamo capire già che le sue doti migliori sono la visione di gioco e i passaggi perfetti per i compagni, rasoterra o lanci lungi per lui non è un problema. Il suo piede destro non ha limiti. Agile nei movimenti, accompagna sempre le azioni offensive, dettando l’ ultimo passaggio o si fa trovare pronto a raccogliere gli assist dei compagni di squadra. Senso della posizione ottimo. Dribbling molto buono, nonostante i suoi 180 cm è molto agile nelle gambe e imprendibile quando punta l’ uomo. Una caratteristica che lo rende un centrocampista molto pericoloso è il tiro da fuori. Infatti Quaison quando vede la porta avversaria cerca di tirare sempre con il suo destro potente (SCHEDA COMPLETA LEGGI QUI)

Emerson Palmieri: Terzino sinistro brasiliano classe 1994, arrivato a Palermo in prestito con diritto di riscatto dal Santos. Nel 2011 ha vinto un Mondiale U17 con la maglia del Brasile giocando 8 partite e segnando un goal. Classico terzino brasiliano bravo nella fase offensiva grazie alla sua velocità, meno bravo in quella difensiva. Fornisce ottimi cross per i compagni.

Simon Makienok: Spilungone danese classe 1990 arrivato dal Brondy dove in 74 partite ha segnato 35 goal. In Nazionale maggiore conta 6 apparizioni. Centravanti puro fa del gioco aereo il suo punto di forza. Grazie al fisico statuario fa da boa per far salire la squadra nelle ripartenze ma allo stesso tempo vede molto la porta – lo dimostra l’ottima media gol in Danimarca . Destro naturale, col tempo ha affinato anche la tecnica, tanto da guadagnarsi l’accesso alla nazionale maggiore, dopo aver fatto tutta la trafila con l’Under. E’ veloce e secondo il vice presidente Guglielmo Micciché è destinato a diventare il nuovo Luca Toni.

PARMA

Lucas Viera De Souza: centrocampista classe 1990, è giunto al Parma dopo una prima stagione in Europa all’Olhanense in Portogallo, in cui ha totalizzato trenta presenze e siglato tre gol. In terra lusitana era giunto dopo le esperienze al Club Atletico Juventus e Paranà. Potente dal punto di vista fisico, pare essere il possibile erede di Parolo alla corte di Donadoni, che pure nella prima giornata di campionato non l’ha convocato. Giocatore senza dubbio molto interessante, dovrà comunque lottare con Galloppa e Mauri per una maglia da titolare (premesso che il suo ruolo prediletto sarebbe quello di schermo davanti la difesa e non di mezzala, quindi potrebbe un vice Lodi, seppur con caratteristiche diverse).

ROMA

Salih Ucan: Forse il miglior giovane turco degli ultimissimi anni, è stato presentato come uno dei giovani più interessanti arrivati in Italia. Credo però sia uno dei classici casi su cui andare con i piedi di piombo, perché non ha mai avuto uno spazio fisso da titolare, se non nelle nazionali giovanili turche. Nel Fenerbache giocava soprattutto da trequartista, nel modo di giocare di Rudi Garcia verrà utilizzato senza dubbio come mezzala. Può adattarsi bene a quella zona del campo, anche perché è un ruolo che ha già ricoperto a volte. Di passo abbastanza veloce e di ottima tecnica, ha anche un fisico abbastanza discreto. Se verrà riscattato la Roma per averlo avrà sborsato in tutto 15 milioni, non proprio briciole.

Kostas Manolas: difensore che la Roma ha preso nello stesso momento in cui è stato ceduto Benatia, era inseguito anche da altri club molto importanti come Arsenal e Roma. Ha debuttato in nazionale maggiore solo nel 2013, ma in poco tempo si è già dimostrato punto fermo della nazionale ellenica. Debuttò molto giovane nell’Under 21 del proprio Paese (19 anni), Manolas dovrebbe in teoria essere il compagno di Castan al centro della difesa, anche se Astori potrebbe essere considerato più di una semplice riserva. Sia rapido che fisico, se in forma è davvero difficile da superare. Ha giocato per tutte e due le principali squadre di Atene: l’AEK (con cui ha vinto una Coppa di Grecia) e l’Olympiakos (con cui ha vinto una Coppa di Grecia e due campionati di fila). E’ nipote di Stelios Manolas, un grande del calcio greco, che lo prese all’AEK nei panni di direttore tecnico.

SAMPDORIA

Luka Ðordevic: Attaccante del Montenegro classe 1994 è arrivato alla Sampdoria in prestito dallo Zenit che lo aveva acquistato nel 2012 dal Mogren. L’anno scorso ha disputato il Campionato Olandese con la maglia del Twente dove ha collezionato 14 presenze. Luciano Spalletti, suo allenatore ai tempi dello Zenit, in un intervista al Secolo XIX del 4 settembre 2014 l’ha definito così: E’ un attaccante di grande talento, filiforme, elegante e abile con entrambi i piedi. Gli piace accentrarsi e tirare, gioca bene tra le linee. E’ uno forte con la palla ai piedi, con una buona accelerazione. Non voglio usare toni troppo roboanti, ma dico che è un talento. L’avevamo preso perché ci aveva impressionato il suo modo di muoversi su tutto il fronte d’attacco. Il calcio è uno solo: puoi giocare come vuoi, ma se sai giocare, sai giocare. E Djordjevic sa decisamente giocare coi piedi. Luka Dordevic ha già segnato un goal in 4 presenze con la maglia della Nazionale maggiore.

TORINO

Pontus Jansson: è un difensore svedese che arriva in Italia come uno dei migliori difensori svedesi. Ventitreenne di ottime prospettive, fino al momento i tifosi non hanno potuto vederlo se non nei dieci minuti finali della gara di ritorno di Europa League contro i suoi connazionali del Brommapojkarna. Ad inizio carriera non era un difensore, poi il caso lo ha portato a giocare come difensore centrale (erano molti i compagni infortunati). Ha fatto il suo debutto nell’Allsensvenskan (campionato svedese) in Djurgadens-Malmo 1-2 allo stadio Olimpico, non proprio uno stadio qualunque. Giocatore di ottima personalità e che ha già fatto vedere qualcosa anche con la nazionale maggiore, la sensazione è che il suo ruolo nel Torino, almeno al momento, sia di secondo piano.

Gastón Silva: relazioni positive sul suo conto saranno arrivate a molti club dopo l’ottimo Mondiale Under 20 della scorsa estate disputato con la maglia dell’Uruguay, di cui era capitano e con cui è arrivato fino alla finale persa ai calci di rigore contro la Francia di Paul Pogba. Difensore duttile, anche se forse la difesa a tre mal si adatta alle sue caratteristiche. Il suo ruolo potrebbe essere o di esterno sinistro di centrocampo (difficile) o più facilmente di difensore centrale sinistro, essendo lui di piede mancino. Altro giocatore che ha debuttato molto giovane sia in campionato che in Copa Libertadores, va assolutamente considerato come un investimento molto importante in prospettiva futura. E’ un giocatore parecchio grintoso, non facilmente superabile nei contrasti. Le caratteristiche da “Cuore Toro” le ha tutte, i tifosi sperano che la società ci abbia visto lungo.

Josè Sanchez Mino: è stato un giocatore che il Toro ha voluto con grande insistenza e per la cui chiusura della trattativa sono state palesate molte difficoltà, acquisizione del passaporto comunitario necessario al tesseramento per le gare ufficiali in primis. Classe 1990, viene giudicato come uno dei migliori esterni difensivi sinistri usciti dai vivai argentini negli ultimi anni. Il Torino è però già ben fornito nel ruolo di esterno di centrocampo-difesa sulla sinistra, per cui il suo ruolo sembrerebbe essere quello di mezzala sinistra, ruolo in cui ha giocato nel secondo tempo di Torino-Inter 0-0, suo debutto ufficiale italiano. Bravo anche in fase difensiva, si applica molto bene in tante situazioni, potremmo dire che rappresenta il classico esempio di un giocatore che non ha doti tecniche da fenomeno, ma che nel tempo ha fatto progressi importanti. Sin dai primi momenti della sua avventura granata ha subito colpito tante persone dell’ambiente granata.

Bruno Peres: pagato 2, 2 milioni di euro al Santos (club che ha lanciato tra gli altri anche Neymar). Ventiquattro anni e senza dubbio giocatore di grandi qualità, ha avuto però molti problemi fisici che ne hanno limitato le presenze (sono solo una quarantina in carriera infatti le apparizioni con la maglia del club dello Stato di San Paolo). Molto legato al club alvinegro che lo ha fatto debuttare nel calcio che conta, si era segnalato da un po’ di tempo come uno dei migliori esterni difensivi destri del Brasileirao. Tecnicamente non eccelso ma molto veloce, era arrivato ad inizio estate, ma c’erano state innumerevoli difficoltà nel trasferimento del giocatore, che ha ammesso di essere stato preoccupato, in alcuni momenti, di non giungere ad una felice conclusione della trattativa. Mancante anche di un po’ di continuità durante la partita, sembra impossibile vederlo che toglie il posto a Darmian, nonostante sia un’alternativa di grande livello.

Josef Martínez: a diciassette anni debuttò in prima squadra tra le fila del Caracas e entrò subito nell’azione del gol che decise la partita. Fu solo il primo di un giorno in cui fece parlare di sé come un gran talento. Volò presto lontano dal suo Venezuela per tentare l’avventura in Svizzera, convinto che potesse sfondare anche in Europa, dopo aver già segnato 8 gol in campionato a soli 19 anni. Nello Young Boys fatica inizialmente ad imporsi, per poi sbocciare nel prestito al Thun e tornare alla base. Dotato di spunti che possono dare imprevedibilità alla manovra granata, Ventura ed i tifosi sembrano apprezzarlo molto. Seconda punta di 21 anni, la sua crescita è un qualcosa di molto importante anche per una Nazionale che non è dotatissima di talento.

UDINESE

Nabil Jaadi: grandissimo talento, un numero 10 vero e proprio, che svaria in maniera pericolosa per le difese avversarie su tutto il fronte offensivo. Diciottenne dotato di dribbling e qualità, il ruolo in cui agisce può essere o di esterno destro d’attacco o di trequartista. Già testato in prima squadra dall’Anderlecht, ha fatto vedere grandi cose nell’ultimo Torneo di Viareggio. La concorrenza è però tanta, al momento non sembra facilissimo ipotizzarlo come parte della prima squadra in modo importante già da questa sua prima stagione.

Molla Wague: difensore centrale franco-maliano, classe 91, al momento pare essere abbastanza indietro nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni. E’ comunque un buon calciatore, forse non facilmente adattabile però alla difesa a tre. Cresciuto nel Caen, club in cui ha militato fino alla fine della scorsa stagione, è stato acquistato dal Granada, che l’ha girato in prestito in Italia. Forte fisicamente (191 cm) e abile nell’anticipo, soffre se puntato in velocità. Nazionale maliano, vedremo se riuscirà a trovare un po’ di spazio.

Guilherme: schierabile sia da interno di centrocampo che da antico centromediano, uno dei colpi che sembrano essere più utili in chiave immediata per la stagione bianconera.
Forte sia in interdizione che sotto l’aspetto della costruzione del gioco, lo scorso anno ha fatto bene in coppia con Ralf a centrocampo al Corinthians, nonostante l’annata non proprio straordinaria del Timao.
Il club paulista lo aveva prelevato dal Santo Andrè all’età di vent’anni, dopo un buonissimo campionato di Serie B brasiliana.
Si è investito tanto su di lui (circa 4 milioni per il cartellino) e l’Udinese lo ha voluto da subito, nonostante il Corinthians volesse tenerlo fino a dicembre, quando cioè finisce la stagione del Brasileirao.
Col club di Sao Paolo ha vinto una Recopa Sudamericana e un Paulistao lo scorso anno.

Charles Hallberg: centrocampista classe 1995, è uno dei prospetti svedesi più interessanti di questo periodo.
Passato sotto traccia sui media di casa nostra, lo scorso anno a non ancora diciotto primavere ottenne il titolo di miglior giocatore del campionato svedese.
Il suo ruolo naturale è quello di centrale in un centrocampo a tre, forte fisicamente e abile anche in fase di impostazione.
Possiede un ottimo tiro dalla distanza, concludiamo col dire che al Kalmar aveva totalizzato già cinquantacinque presenze (e non ha ancora diciannove anni, che farà ad ottobre).
Gioca già con continuità nell’Under 21 scandinava, ha preso la maglia numero 21 ad Udine, quella di un certo……Andrea Pirlo.

Lucas Evangelista: dopo Hallberg ecco un altro ragazzo di prospettive interessanti, che pure secondo me deve ancora dimostrare molto.
In Brasile è esploso nella stagione passata, giocando sia in campo nazionale che internazionale.
Paragonato spesso al più famoso Lucas del Paris St Germain, è un ragazzo sicuramente talentuoso e con movenze interessanti, ma al momento la distanza è abbastanza rilevante, come è giusto che sia.
Piaceva moltissimo anche al Verona, che era stato addirittura in Brasile nella persona del ds Sean Soglianoper trattarlo.

VERONA

Artur Ionita: ventiquattro anni appena compiuti, Ionita è un centrocampista duttile, visto che può ricoprire praticamente tutti i ruoli di centrocampo, esterno a parte.
Arrivato a costo zero dall’Aarau, fa parte anche della nazionale moldava, sembra essere più portato all’interdizione che alla giocata di qualità, pur non disdegnando le incursioni offensive, come ben sanno anche le difese di due delle principali squadre elvetiche (Zurigo e Grassophers, colpite dal giocatore di Chisinau nel corso della passata stagione).
Il suo numero di gol è andato in crescendo con gli anni, vedremo come andrà in uno dei campionati più competitivi al mondo.
Teoricamente dovrebbe essere una delle prime alternative al trio titolare a centrocampo, che dovrebbe essere composto da Tachtsidis,Obbadi e Halfredsson.

Ivan Martic: in comune con Ionita ha la militanza nel calcio svizzero e l’anno di nascita.Di mestiere Martic (nato in Svizzera da famiglia croata) fa il terzino sinistro, posizione in cui sta dimostrando di potersi rivelare una pedina molto importante per gli uomini di Mandorlini.
A parte un prestito allo Sciaffusa nel 2010 è sempre rimasto tra le fila del San Gallo, club in cui milita dall’età di 14 anni.
Da apprezzare sia in fase offensiva che nei recuperi nella sua metà campo, è senza dubbio un giocatore di gamba e carattere, in cui la società ripone tantissima fiducia, essendo l’unico terzino sinistro in rosa (a questo proposito non si comprende la cessione in prestito di Zampano al Pescara, che pure non era probabilmente pronto per giocare in A con continuità sicuramente).
Conta anche qualche gara in Europa League

Pierluigi Gollini: è uno dei migliori prospetti del calcio italiano tra i pali, che ritorna in Italia dopo tre anni nelle giovanili del Manchester United, di cui ha anche avuto l’onore di far parte della rosa prima squadra nell’ultimo anno.
Ex Spal e Fiorentina e con un passato da centrocampista e difensore, aspetto in comune con Buffon, ha grande sicurezza dei suoi mezzi e carisma.
Bravo in uscita e nell’uno contro uno con l’avversario, non ha una grande tecnica di base, cosa che va assolutamente migliorata.
Il Verona sembra non essere molto convinto di lui, visto che sarà il terzo alle spalle di Rafael e Benussi, almeno sulla carta.
Forse ci vorrebbe un po’ più di fiducia su ragazzi italiani così promettenti, anche se bisogna dire che il Verona (oltre a molti stranieri) ha inserito nella rosa anche Cappelluzzo e Valoti, ragazzi di buone qualità…..il problema è: avranno spazio? Difficile

Antonio Luna: colpo del ds Sogliano, visto che il diritto di riscatto è fissato a solo 1,2 milioni di euro. Luna è un terzino spagnolo di 23 anni, sinistro di piede e con una buona corsa. Senza piedi eccezionali, è comunque un giocatore che si è fatto apprezzare abbastanza lo scorso anno all’Aston Villa, squadra che ha rappresentato la sua prima esperienza fuori dal Paese natio, visto che prima aveva militato solo nel Siviglia (club con cui è cresciuto) e nell’Almeria, a cui era stato girato in prestito.
Conta anche qualche presenza nelle selezioni giovanili spagnole (8 presenze tra Under 19 e Under 20) ed è da considerarsi come un giocatore che si giocherà il posto con Martic.
Certamente un’alternativa importante per un Verona che vuole salvarsi con relativa tranquillità, sull’utilità dello spagnolo ci sentiamo di mettere abbastanza la mano sul fuoco.

Gustavo Campanharo: questo ventiduenne brasiliano ha già conosciuto l’Italia da giovane, quando aveva militato nella Primavera della Fiorentina Giocatore di grande tecnica ma a volte troppo poco concreto e spesso egoista, rispetto alla passata esperienza nel Bel Paese ha arretrato il raggio d’azione, passando da trequartista a centrocampista che imposta il gioco. Nonostante non sia molto robusto dal punto di vista fisico, mi sembra molto migliorato anche in fase di interdizione, cosa che non doveva fare in zona più avanzata. Molto bravo nella battuta dei corner, Sogliano lo ha notato guardando una partita in cui era impiegato Lucas Evangelista, giocatore che il Verona seguiva molto da vicino prima che passasse all’Udinese.