ESCLUSIVA FC Copenhagen trionfa in Superliga: Augustinsson si conferma, che sorpresa Santander!

27.05.2016 07:53 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davor Milito - People in Sport
ESCLUSIVA FC Copenhagen trionfa in Superliga: Augustinsson si conferma, che sorpresa Santander!
© foto di Camw/wikipedia


Da qualche giorno l'FC København (più comunemente noto come FC Copenhagen) si è laureato Campione di Danimarca, vincendo con 3 giornate d'anticipo la Superliga avendo 10 punti di vantaggio sul SønderjyskE secondo con 9 punti ancora disponibili.
Una stagione dominata dagli uomini di Solbakken, con brevi periodi di cali di concentrazione che hanno portato risultati a sorpresa, ma che hanno saputo compattarsi nelle ultime 4 giornate, vincendo tutte e 4 le partite.
La differenza in questa stagione l'hanno fatta gli contri diretti con il sopra citato SønderjyskE e l'FC Midtjylland terzo: 3 vittorie su 3 contro i primi, 2 vittorie ed un pareggio con i secondi: totale di 16 punti sui 18 disponibili. Partiamo ad analizzare i vari reparti che hanno formato il 4-4-2 del tecnico norvegese.


Quest'anno tra i portieri c'è stata un'alternanza forzata a causa del grave infortunio avvenuto al 34enne Andersen (17 partite per lui), che ha portato la società a tornare sul mercato assicurandosi, seppur in prestito, un portiere di ottimo livello: tale è Robin Olsen, danese di passaporto svedese recentemente convocato da Hamrén per la
spedizione Europea della Svezia.
Punto fortissimo di quest'anno è stato il reparto arretrato, composto da ottimi giocatori, sebbene anche questa area sia stata puntellata durante il mercato di gennaio. La difesa che ha favorito l'accelerazione dopo la sosta invernale è senza dubbio rappresentata da: Peter Ankersen, arrivato nell'estate 2015 in prestito con diritto di riscatto dai Red Bull di Salizburgo, ”Zanka”Jørgensen, che tra i suoi tanti difetti si è comunque ritagliato un  ruolo importantissimo nella squadra,
l'eccellente acquisto invernale di Erik Johansson, ex Malmö FF e ”chioccia” del torinista Jansson tre stagioni fa ma che non ha trovato grande fortuna il Belgio con il KAA Gent, ed il talentuosissimo Ludwig Augustinsson, l'unico del reparto ad aver giocato (finora) tutte le partite segnando un goal e padrone indiscusso della fascia sinistra.
La cessione più importante di tutta la stagione, è stata quella riguardante Amartey, il quale si è trasferito al Leicester City, ma che comunque nel girone di andata giocato in Danimarca veniva impiegato più frequentemente come difensore centrale, così come lo era ai tempi del Djurgårdens IF in Svezia. La coppia centrale ha costutito la spina
dorsale della squadra, con due giocatori complementari e di sicuro affidamento: William Kvist, 1985 ex Wigan capace di agire davanti la difesa da frangiflutti, e Thomas Delaney (1991, 4 goals per lui in stagione a 3 giornate dal termine), capitano/leader della squadra e Nazionale A danese che raccoglie tutte le caratteristiche del centrocampista
box-to-box e capace di dettare i tempi di gioco. Sulle fasce si sono alternati 3 uomini: lo slovacco Benjamin Verbic,
il “mancino della fascia destra” Kasper Kusk , tornato ai suoi altissimi livelli di Aalborg dopo la deludente parentesi olandese con l'FC Twente, ed il lungo degente Youssef Toutouh , rientrato dopo la pausa invernale da un gravissimo
infortunio. Soprattutto questi ultimi due hanno lasciato il segno, segnando (ad ora) rispettivamente 6 e 5 goals in stagione.
Con un Cornleius sorprendentemente relegato al ruolo di terzo attaccante, è stato l'anno di una (ulteriore) conferma e di una sorpresa dopo le prime dieci giornate giocate veramente sottotono. Nel primo caso parlo di Nicolai Jørgensen,
esterno offensivo/seconda punta finora a quota 12 reti in campionato e già pronto per il definitivo salto nel grande calcio europeo, mentre nel secondo mi riferisco al paraguagio Federico Santander, anch'egli a quota 12 al momento.

Quindi l'11 può essere così riassunto. 4-4-2: Olsen; P. Ankersen, “Zanka”, Johansson, Augustinsson; Kusk (Verbic), Kvist, Delaney, Toutouh (Verbic); Santander, N.Jørgensen.

Vedremo cosa succederà la prossima stagione con la riforma della Superliga, che abbandonerà le 12 squadre per passare a 14, con la conseguente introduzione di play off e play out per l'Europa e per le retrocessioni. Potrebbe essere un cambiamento che darebbe la possibilità ai clubs di migliorare e di crescere ulteriormente per avvicinarsi a livello di qualità e di ranking a quelli delle leghe a loro superiori. Intanto personalmente mi godrò direttamente la conclusione di questo campionato, per poi pensare al prossimo. Saluti dalla Danimarca alla Redazione ed a voi lettori.