Medaglia a FS24: "Incredibile che in serie A alcuni non usino i droni"
La tecnologia è parte integrante del calcio, ovviamente non solo attraverso il progetto VAR, ma soprattutto nel quotidiano di ogni allenatore, preparatore atletico e analista tattico.
Con l'aiuto del Ingegnere e match analyst calabrese Marco Medaglia, collaboratore AIAPC (Associazione Italiana Analisti di Performance di Calcio), footballscout24.it affronta l'argomento droni
Mister Sarri ha reso celebre l'uso dei droni per il miglioramento della fase difensiva. Cosa pensi dell'utilizzo di questo strumento?
I droni sono diventati ormai degli strumenti importantissimi nelle valutazioni posizionali dei giocatori. Permettono di analizzare con oggettività posizione movimenti e sincronismi, singoli, di squadra e di reparto. In realtà, se non ricordo male, dovrebbe esser stato mister Delio Rossi durante la sua esperienza alla Sampdoria nel 2013, ad aver utilizzato tali strumenti per la prima volta in una squadra di A, ma certamente 5 anni fa tali tecnologie presentavano differenti possibilità di lavoro rispetto agli attuali ancora più prestanti. Sarri è stato sicuramente uno dei primi allenatori in un top club europeo a sfruttarlo assieme ad altre tecnologie (come i GPS), nelle valutazioni giornaliere per gli allenamenti. Vorrei ricordare anche come mister Sarri sia sempre stato innamorato di statistiche, numeri, analisi della propria squadra e dell’avversario. Lui stesso già durante le sue esperienze nelle serie minori (3a Categoria, Promozione, Eccellenza), usava aggiornare costantemente sul suo pc ad ogni fine allenamento, le schede personali fatte sui proprio giocatori o sui prossimi avversari dopo aver visionato numerose partite, per conoscere in anticipo punti di forza e deboli di tutti i singoli e di squadra. Un allenatore davvero meticoloso, che ha sempre voluto conoscere per filo e per segno i propri rivali e i propri giocatori, e che non poteva non fornirsi di strumenti tanto utili in una squadra professionistica, appena avuto un minimo di disponibilità economica. L’utilizzo di Droni e GPS è ciò che in realtà mi aspetterei da tutte le squadre di massima serie, anche se non sottovaluterei il loro impiego nelle seconde. I dati che si possono ottenere e le valutazioni che si possono effettuare con tali mezzi sono incredibili, e se pensiamo al loro costo, è davvero incredibile pensare che vi siano club ancora sprovvisti. Il loro costo è irrisorio in percentuale agli stipendi annuali che vengono elargiti di anno in anno, ma quanti giovamenti ne trarrebbe una rosa, il tecnico e tutto lo staff con il loro utilizzo? Poter gestire ed avere una visione chiara e semplice di tutta la fase difensiva, ma anche delle transizioni e della fase offensiva, poter allenare al meglio sincronismi, cambi di modulo, linee di copertura e distanze tra reparti, ma anche particolari strategie. Sicuramente i Droni è con l’utilizzo dei GPS che rendono al massimo, potendo così permettere di effettuare analisi qualitative con i primi e quantitative con i secondi. Con quest’ultimi si possono addirittura monitorare gli affaticamenti e quindi ottimizzare la gestione delle risorse in vista delle gare, ottenere grafici di motion analysis, energetici, lunghezze percorse, prestazioni in camminata, corsa breve, sprint, di resistenza, comprendere oggettivamente gli stati di forma e davvero tanto altro.
I neofiti possono utilizzarlo per fare le prime esperienze di Match Analysis? Che costi dovrebbero affrontare?
Diciamo che per un neofita Match Analyst non è del tutto fondamentale, è sicuramente un supporto aggiuntivo alle valutazioni generali e specifiche di un comportamento sportivo, per qualsiasi professionista meticoloso e che vuole ottenere più dati possibili utili a sviluppare il proprio lavoro nella migliore condizione possibile, ma non fondamentale, soprattutto alle prime esperienze. Dipende ovviamente anche dal livello sportivo del quale si parla, ma in ogni caso, considerando i costi molto più accessibili rispetto a qualche anno fa degli stessi, sono sicuramente molto vantaggiosi in relazioni alle migliorie che possono apportare ad una squadra. Se pensiamo ad uno professionale per società di ingegneria, tra drone e software di gestione, può avere costo medio attorno ai 50'000 euro, alcuni possono arrivare anche oltre, ma parliamo sempre di un mezzo che una squadra di Serie B potrebbe tranquillamente permettersi, considerando che non ha spese di esercizio successive, ma l’acquisto una tantum. In ogni caso quelli possono essere i costi di uno strumento molto sofisticato e comprensivo di analisi 3D, di georeferenziazione e coordinate con determinati Datum, cose che nello sport non sono del tutto necessarie. Uno stesso mezzo, con funzioni “semplificate” adatte allo sport (buona durata della batteria e fotocamera di buona qualità) può essere acquistato già dai 1000 ai 2000 euro, quindi per società sportive in cui non vi è molta disponibilità economica. E’ chiaro che una squadra che punta ad un lavoro di qualità, e che ha spese annuali di esercizio (stipendi) già sul milione di euro totale (squadra di A che lotta per la retrocessione), o attorno a qualche centinaio di migliaio di euro (squadre di B) può spendere anche qualcosa in più e prendere hardware di qualità, e ottenere un database giornaliero sul rendimento e le performance dei proprio giocatori. In ogni caso già con qualche migliaio di euro si possono avere ottimi risultati sulle riprese di allenamenti e partite. Anche per quanto riguarda i GPS si parla di prezzi molto inferiori rispetto a qualche anno fa. Marche di una certa qualità e abbastanza precise, possono raggiungere anche i 1000 euro cadauno di prezzo, ma anche in questo caso se non si hanno possibilità economiche sufficienti, si può optare per qualcosa a minor prezzo attorno ai 300-400 € ciascuno, quindi per 22 giocatori circa, parliamo in base alla qualità di prezzi totali dai 7000 ai 22000 euro.
La visione dall'alto permessa dal drone in quali aspetti è più efficace rispetto alla visione 'laterale'?
Per quanto concerne tutta la parte tattica è sicuramente un vantaggio su tutti gli aspetti. Semplifica le valutazioni spaziali e in rapporto al tempo, i movimenti di reparto e i singoli risultano più chiari e intuitivi nelle correzioni. E’ dimostrato che brevi video permettono concentrazione e apprendimento 3 volte più veloci rispetto a colloqui e discorsi in campo o negli spogliatoi. Come detto da mister Conte (in uno dei suoi libri), “le parole volano, le immagini restano, i video inchiodano!”.
Ogni match analyst ha il suo set di strumenti di lavoro. Raccontaci come organizzi la tua giornata davanti al pc
Diciamo che l’utilizzo degli strumenti principali è dato da un pc con buone prestazioni, ottime conoscenze informatiche e tattiche, e di software di scrittura e presentazione (per esempio Word e Power Point per Windows). A questi si aggiungono software per l’analisi tattica, e personalmente suggerirei sempre (soprattutto a chi non ha una preparazione di tipo scientifico), una base anche semplice di statistica e matematica, che ritengo molto interessanti. In linea generale , ci si munisce dei documenti o file di lavoro relativi alla squadra da analizzare, che sia la propria o avversaria e si sviluppa un report cartaceo, focalizzato poi su richiesta dell’allenatore su punti o fasi specifiche. Ciò avviene dopo l’analisi video sviluppata su più partite, alcuni sostengono 6, altri 3-4, dipende da tempo, situazione professionale e disponibilità. A tutto ciò segue alla fine una breve presentazione PowerPoint con i punti chiave ed un video report sintetico (o dei tagli video) che possano rappresentare le costanti tattiche, i focus richiesti, una swot analysis (punti deboli e di forza), dipende poi sempre da chi vuole il determinato lavoro, perché richiederà l’organizzazione dello stesso in un certo modo. I dati di base sui quali lavorare possono essere reperiti da aziende professionistiche che lavorano a questo, con ovvi costi di accesso, o direttamente sul campo se si ha il tempo, non si ha la possibilità economica o se squadre di categorie non presenti in questi database. Si possono realizzare differenti studi e analisi in campo sportivo, dipende sempre dal programma iniziale del progetto che si vuole portare avanti. Le squadre più all’avanguardia (Barcellona, Man. City, etc.) sono organizzate con interi dipartimenti di Match Analysis e quindi numerosi Match Analyst che organizzano e dividono i compiti con supervisione di Direttore di dipartimento, e per alcuni allenatori è proprio il cuore dell’intero progetto (chiedere a mr. Guardiola). Io personalmente preferisco fare sempre un’analisi statistica degli ultimi 5-6 matches, per comprendere quali costanti numeriche esistono nelle basi del modello di gioco avversario e del proprio gioco, le tendenze o le capacità dei giocatori avversari e dei propri. Spesso i numeri mostrano attitudini che nella sola analisi tattica possono sfuggire o nascondersi dietro altri eventi, che possono “distrarre” da un valutazione oggetti, per poi effettuare un’analisi completa della squadra, sia fisica che tattica: studio di tutti i singoli, analisi caratteristiche fisiche, tattiche e tecniche, ai comportamenti di squadra e reparto, palle inattive, approccio e impatto mentale alle situazioni, etc. Ovviamente tutto ciò deve essere di supporto allo staff, quindi è giusto proporre sempre al termine dei report delle soluzioni adatte alle circostanze, che possano effettivamente portare dei vantaggi al comportamento della squadra e quindi al risultato.