L'Udinese di Delneri 2016/17

11.08.2017 19:51 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
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L'Udinese di Delneri 2016/17
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

INTRODUZIONE

La squadra di Delneri ad oggi presenta più del 50% di sconfitte nelle partite giocate in trasferta, con all’attivo quasi 30 goal subiti fuori casa, a dispetto dei 15 segnati. Nel presente report si vuole sottolineare l’atteggiamento tattico della squadra friulana, secondo i matches disputati contro Napoli e Torino in trasferta.

Lo schieramento titolare prevede generalmente Felipe al posto di Hertaux, e a volte Perica può prendere il posto dal 1’ di Thereau. Il resto dei titolari, se non presenti infortuni o squalifiche, rimane generalmente invariato. Con Perica in campo, c’è minore tendenza della punta alle fasi difensive (cosa che invece fa il francese come trequartista davanti alla linea dei centrocampisti o addirittura come esterno o terzino sinistro nei momenti di difficoltà). Il francese crea molto movimento e più imprevedibilità nella giocata offensiva, mentre il cileno vede meglio la porta e si comporta come vera e propria punta aggiuntiva al colombiano, lasciando al solo De Paul i compiti difensivi, che si aggiunge alla linea di copertura della mediana, come centrocampista laterale destro.

FASE DI POSSESSO

La fase di possesso palla della squadra di Delneri mostra una propensione ad ignorare la costruzione del gioco dal basso, raramente si ricerca Hallfredsson come vertice basso per l’inizio della manovra, molto più spesso invece la squadra tenta il lancio lungo alla ricerca della fisicità di Zapata punta centrale, per fare da boa sugli esterni, o direttamente su quest’ultimi De Paul, Thereau e Jankto (sempre presente in fase d’inserimento offensivo). Probabilmente perché i due mediani centrali non risultano particolarmente dotati tecnicamente, e se attaccati in pressione, portano facilmente ad una perdita del possesso. Le giocate si basano sul lancio lungo del portiere (o del difensore) verso la zona offensiva, sulla giocata in profondità su Zapata quando si è pressati alti, e sui passaggi brevi e con pochi tocchi tra i 3 giocatori sulla trequarti (Thereau-Jankto-De Paul) in fase di sviluppo del gioco.

INTRODUZIONE

La squadra di Delneri ad oggi presenta più del 50% di sconfitte nelle partite giocate in trasferta, con all’attivo quasi 30 goal subiti fuori casa, a dispetto dei 15 segnati. Nel presente report si vuole sottolineare l’atteggiamento tattico della squadra friulana, secondo i matches disputati contro Napoli e Torino in trasferta.

 

FORMAZIONE

La squadra friulana contro il Napoli si presenta con un modulo di base costituito da un 4-3-3 che vede i seguenti giocatori titolari:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo schieramento titolare prevede generalmente Felipe al posto di Hertaux, e a volte Perica può prendere il posto dal 1’ di Thereau. Il resto dei titolari, se non presenti infortuni o squalifiche, rimane generalmente invariato. Con Perica in campo, c’è minore tendenza della punta alle fasi difensive (cosa che invece fa il francese come trequartista davanti alla linea dei centrocampisti o addirittura come esterno o terzino sinistro nei momenti di difficoltà). Il francese crea molto movimento e più imprevedibilità nella giocata offensiva, mentre il cileno vede meglio la porta e si comporta come vera e propria punta aggiuntiva al colombiano, lasciando al solo De Paul i compiti difensivi, che si aggiunge alla linea di copertura della mediana, come centrocampista laterale destro.

 

FASE DI POSSESSO

La fase di possesso palla della squadra di Delneri mostra una propensione ad ignorare la costruzione del gioco dal basso, raramente si ricerca Hallfredsson come vertice basso per l’inizio della manovra, molto più spesso invece la squadra tenta il lancio lungo alla ricerca della fisicità di Zapata punta centrale, per fare da boa sugli esterni, o direttamente su quest’ultimi De Paul, Thereau e Jankto (sempre presente in fase d’inserimento offensivo). Probabilmente perché i due mediani centrali non risultano particolarmente dotati tecnicamente, e se attaccati in pressione, portano facilmente ad una perdita del possesso. Le giocate si basano sul lancio lungo del portiere (o del difensore) verso la zona offensiva, sulla giocata in profondità su Zapata quando si è pressati alti, e sui passaggi brevi e con pochi tocchi tra i 3 giocatori sulla trequarti (Thereau-Jankto-De Paul) in fase di sviluppo del gioco. In fase di rifinitura si punta sul tiro dal limite dell’area di uno dei 3 descritti o sul cross per il colpo di testa della prima punta. La squadra in fase offensiva vede allargarsi Jankto (mezz’ala sinistra) e De Paul sugli esterni della trequarti, e Thereau inserirsi centralmente come trequartista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il modulo schierato in fase offensiva è rappresentativo di un 4-2-3-1, in cui spesso uno dei due centrocampisti centrali (Badu o Hallfredsson) si presenta a sostegno dei 3 trequartisti, pur mantenendosi più arretrato, per scarico in caso di necessità. Jankto, assieme al francese, crea molto movimento scambiandosi spesso con Thereau sulla sinistra. A volte si allarga il francese e Jankto attacca lo spazio centralmente, altre lascia l’opportunità all’ex Chievo di fare da seconda punta lavorando attorno a Zapata.

 

TRANSIZIONE OFFENSIVA

L’interpretazione del modulo in fase offensiva vede i 4 terzini dare raramente supporto al centrocampo contro squadre blasone, rimangono generalmente arretrati a comporre il classico schieramento a 4, lasciando la fase offensiva ai giocatori già descritti precedentemente (Zapata, Thereau, Jankto e De Paul), fornendo sostegno solo con uno dei due centrali di centrocampo. Con squadre di media-bassa classifica, invece, risultano più propositivi nella zona di metà campo.

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