Rugani e…quella frase “consapevole”

23.04.2015 06:56 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dr Fabio Ciuffini - www.calcioscouting.com
Rugani e…quella frase “consapevole”

Non passa inosservata, agli occhi di uno Psicologo dello Sport un’affermazione come quella di Daniele Rugani, giovane e talentuoso difensore dell’Empoli:

“Ancora è presto per parlare di futuro, io per il momento non so nulla. Ma credo che sarebbe la soluzione migliore per me restare un altro anno qui. Io rimarrei volentieri, anzi spingerei per avere ancora questa possibilità. A Empoli sto benissimo e penso che confermarmi in questa squadra sarebbe l’ideale per completare il mio percorso di crescita”. (calciomercato.com)

Perché è così interessante questa dichiarazione?

Per due motivi, apparentemente in contraddizione ma che fotografano benissimo la realtà del nostro calcio.

Il primo motivo è dato dalla consapevolezza e maturità alla base della necessità di investire su se stesso in modo “orientato”, sfruttando l’opportunità di un altro anno in una squadra e società che vive di giovani calciatori da sempre e che rappresenta ambiente ideale per la crescita sportiva e personale di un ragazzo.

Rugani insomma, preferisce rimandare gloria e sogni (Champions League, ingresso in una squadra di blasone, etc…) che costituiscono rinforzi esterni notevolissimi, investendo su se stesso con grande maturità. Non male per un calciatore che ha davvero dimostrato grande talento e spessore in tutti i campi d’Italia, con una disinvoltura ed autorevolezza che solo un’elevata auto-efficacia può garantire.

L’altro aspetto che colpisce, è dato dal fatto che la volontà espressa dal calciatore si inserisce in un contesto di calcio che storicamente non ha il coraggio di osare, specialmente in quelle società che hanno il dovere “morale” di vincere e vincere subito. Probabilmente in altri Paesi Europei il ragazzo non si sarebbe posto il problema, considerando che i talenti di 20 anni vengono regolarmente lanciati nel calcio che conta senza pensarci troppo su.

In ogni caso, complimenti a prescindere a Rugani, per le doti tecniche ed il potenziale, ma anche per la misura che dimostra nel valutare se stesso in relazione al contesto calcistico che vive, con i suoi pro ed i suoi contro.

Chapeau!