ESCLUSIVA Osservatore Esposito: "Bifulco? Perfetto mix tra Insigne e Callejon"

18.11.2014 20:44 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA Osservatore Esposito: "Bifulco? Perfetto mix tra Insigne e Callejon"

In attesa del rientro di Lorenzo Insigne e dalle definitiva maturazione di Insigne Jr e Gennaro Tutino, la linea offensiva del Napoli Primavera puo' contare sul prolifico Alfredo Bifulco, classe 1997. Potrebbe esser lui la sorpresa di Rafa, il giovane asso nella manica da piazzare sul tavolo del campionato? Probabilmente no, sopratutto con un Napoli ancora in corsa per l'agognata qualificazione Champions.
Bifulco resterà in Primavera e proverà a trarre giovamento dai consigli di un vecchio volpone come Callejon, cui sembra ssomigliare per precisione e movimenti.

Ai microfoni di footballscout24.it l'osservatore campano Marco Esposito, formatosi con il Roi e con il corso di Footballsolution ne traccia un breve profilo tecnico tattico

 

Bifulco, in prospettiva è più un vice Callejon che un vice Insigne?
Sì, diciamo che potrebbe essere definito come il perfetto mix tra le caratteristiche di Insigne e quelle di Callejon. E' un destro naturale e gioca sull'esterno proprio come loro due; è un ragazzo che negli ultimi anni è cresciuto molto sia nello spirito di abnegazione, sia per quanto riguarda la vena realizzativa. Ha una grande velocità e un'ottima resistenza atletica, è bravo anche tecnicamente e nell'attacco alla profondità. Sta giocando come esterno destro nel 4-2-3-1 ma potrebbe tranquillamente giocare anche in un 4-3-3. Sotto il profilo tecnico tattico è un giocatore completo visto che riesce anche a dare manforte nella fase di non possesso e ad adattarsi anche come seconda punta in un reparto a due.

La Primavera adotta sempre lo stesso modulo di Rafa con la prima squadra?
Oramai sono due anni che la squadra di Saurini sta adottando lo stesso stile di gioco di quella di Benitez, un po' come accade al Barcelona dove le giovanili cercano di emulare il famoso 4-3-3 di marca "Guardiolana". L'unica differenza è che il tecnico degli azzurrini è un po' meno integralista dello spagnolo; molto dipende dalla posizione di Antonio Romano che spesso si alza sulla linea dei trequartisti trasformando il 4-3-3 nel famoso 4-2-3-1. Penso che sia un'idea molto intelligente (quella di utilizzare lo stesso modulo) in modo tale che i giovani di maggiore prospettiva possano calarsi nella realtà della prima squadra senza incontrare particolari differenze sotto il profilo tattico.

E' fattibile un esordio in prima squadra nei prossimi mesi?
La possibilità di un esordio in prima squadra penso sia ancora remota, in Italia non riusciamo ancora a dare fiducia a giovani di prospettiva, all'estero invece si. Il Napoli lotterà fino alla fine per un posto in champions e dubito che la società voglia sottoporre a pressioni e relative critiche il giovane talento azzurro. Voglio fare un appunto, però, per dimostrare la differenza tra l'Italia e l'estero: nel Basilea e nell'Anderlecht ci sono due '97 come Embolo e Tielemans che giocano oramai in pianta stabile con la prima squadra da oltre un anno. Una possibilità molto più realistica sia quella che Bifulco possa andare in prestito in B o Lega Pro il prossimo anno per farsi le ossa. Il calcio giovanile penso sia una cosa, quello dei "grandi" è tutt'altra cosa.

Rispetto a Tutino e a Roberto Insigne quali sono le differenze tecnico-tattiche? Chi ha più prospettiva?
Partiamo da Roberto Insigne che tra l'altro ha fatto molto bene in questo inizio di stagione con la maglia della Reggina segnando anche 6 gol; lui è il classico esterno del 4-3-3 è dotato di un'ottima tecnica e ama molto tagliare verso l'interno per concludere a rete con il suo velenoso mancino. Deve migliorare nei ripiegamenti nella fase di non possesso, potrebbe giocare da seconda punta, ma non è la sua vera collocazione tattica. Tutino invece ha una maggiore duttilità visto che può fare l'esterno ma anche la seconda o addirittura la prima punta, anche lui ha grande estro ma si dovrà vedere come reagirà, a livello mentale all'infortunio patito ad inizio stagione. Bifulco invece è un calciatore che ama attaccare la profondità, sfrutta molto il suo cambio di passo ed è molto bravo anche nelle acrobazie, deve migliorare nella continuità nell'arco dei 90 minuti. In conclusione penso che tutti e tre i talenti partenopei abbiano grandi margini di miglioramento e di conseguenza grandi prospettive.