ESCLUSIVA FS24 - Grammatica: "Zaniolo, qualità evidenti anche ai tempi della Fiorentina. Ecco cosa ci convinse a portarlo all'Entella"

05.09.2018 22:03 di  Francesco Fedele   vedi letture
ESCLUSIVA FS24 - Grammatica: "Zaniolo, qualità evidenti anche ai tempi della Fiorentina. Ecco cosa ci convinse a portarlo all'Entella"
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© foto di Federico De Luca

La sua convocazione nella Nazionale maggiore ha sorpreso un po’ tutti nel mondo del calcio, data la poca esperienza tra i professionisti. Quello di Nicolò Zaniolo è però un nome noto oramai da anni agli addetti ai lavori, che ne hanno sempre riconosciuto ed elogiato le qualità. Uno di questi è sicuramente Andrea Grammatica, che ne curò il passaggio alla Virtus Entella quando il classe ’99 militava nella Fiorentina. Attualmente direttore sportivo della Primavera della SPAL, con competenze anche sull'estero, oltre ad essere responsabile dei giocatori della prima squadra in prestito in Serie B e in Serie C, l'abbiamo raggiunto in esclusiva per FS24:

Zaniolo all’Entella: come nacque l'operazione?

“Com’è noto, prima di approdare alla Virtus Entella, Zaniolo era un calciatore della Fiorentina. L’ho seguito spesso, era un elemento con caratteristiche prettamente offensive, da seconda punta, e la nostra idea, assodate le sue qualità tecniche, era quella di poterne leggermente arretrare il raggio d’azione. All’Entella, sin dalle giovanili, le nostre formazioni prevedevano l’utilizzo del trequartista, e Zaniolo poteva essere l’interprete giusto. Ha avuto uno sviluppo fisico incredibile, nonostante la fisicità non fosse la sua caratteristica principale. Mi impressiono per capacità balistiche, con entrambi i piedi. Gli vidi inoltre fare un gol in rovesciata, gesto che ha ripetuto in Primavera con l’Entella. Aveva inoltre una dote innata, ovvero il primo controllo, con il quale riusciva ad orientarsi con il corpo in campo. Quanto ho descritto, a mio avviso, era sufficiente per continuare a seguirlo, anche perché alla Fiorentina era poco utilizzato. Alternammo quindi i due scout specializzati per quella fascia d’età durante il periodo di osservazione, poi lo videro sia il sottoscritto che il responsabile del settore giovanile. Il giudizio finale fu positivo all’unanimità, quindi fu semplice decidere di attendere l’evoluzione della sua situazione di mercato per convincerlo a sposare il nostro progetto”.

Descritto in questa maniera, è ancora più evidente la sua qualità e il suo essere un calciatore abile in tutti i fondamentali.

“Era un calciatore che pareva sapesse sempre dove fosse la porta, pur avendo ottime doti di rifinitura. Difatti, quando ha cominciato a giocare con la prima squadra, era evidente la sua capacità di legare il gioco come trequartista. C’è stata poi l’esplosione fisica di cui parlavo prima, e quindi si è completato. Deve sicuramente migliorare nella continuità di corsa e nella costanza di rendimento nell’arco dei novanta minuti, perché va ancora a fiammate. Ha la personalità per incidere nella gara, ma per incidere anche da centrocampista deve crescere sotto questi aspetti”.

Torniamo al presente: come prosegue la tua esperienza alla SPAL?

“Al meglio. Il mercato è andato bene, mi sono occupato in particolar modo delle uscite e dei prestiti in Serie B e Serie C. Al di là della prima squadra, ho curato molte operazioni riguardanti il mercato europeo degli Under 19, portando in Italia profili a mio avviso molto interessanti, come Farcas dall’Ajax, Nikolic dal Partizan e Uzela dallo Zalgris. Parliamo di calciatori già nel giro della prima squadra, sebbene inizialmente aggregati alla formazione Primavera. Sono soddisfatto del mio lavoro e della mia posizione perché mi permette di mantenere i contatti con cadetteria e terza serie, seppur in una dimensione diversa, perché adesso mi trovo in una società di Serie A che smista tanti calciatori, li segue per poi decidere con chi proseguire il rapporto di lavoro, tenendo conto di ogni modalità di trasferimento decisa. A certi livelli cambiano le possibilità, gli interlocutori, le gare da seguire. Sono inoltre a stretto contatto con la prima squadra, ciò mi gratifica molto”.