Ecco chi è Ondrej Duda, obiettivo dell’Inter

28.06.2015 14:48 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footballscouting.it
Ecco chi è Ondrej Duda, obiettivo dell’Inter
© foto di Osca Federico Bodini /Flickr

Dalle sue parole trapela una voglia matta di vestire il nerazzurro, il classe 1994 Ondrej Duda, trequartista di proprietà del Legia Varsavia, ha fatto capire senza tanti giri di parole ai giornali slovacchi la chiusura imminente della trattativa che lo porterà all’Inter entro la prossima settimana: “I club continuano a parlarsi e a trattare. Entro questo fine settimana, al massimo la fine della prossima sarà definitivo il mio trasferimento .La Serie A è un campionato al top, ma quello che mi serve è la fiducia del club, proprio come la ho avuta qui al Legia”. Di sicuro il ragazzo viste le esternazioni non manca di personalità, riuscirà Mancini a riporre in lui la fiducia richiesta per la sua papabile consacrazione ?

Nasce il 5 dicembre 1994 a Snina, piccola città vicino al confine ucraino. La prima maglia che indossa è quella del club della sua città, l’MFK Snina, prima di approdare al più prestigioso Kosice, prima squadra slovacca ad accedere alla fase ai gironi nella storia della Champions League. Assaggia la maglia della prima squadra nella stagione 2012-2013, ma la definitiva consacrazione avviene l’anno dopo: 33 presenze condite da otto marcature e quattro assist. Decide di non rinnovare il contratto e il Legia Varsavia non si lascia sfuggire l’affare acquistandolo per soli 300mila euro. L’impatto è celestiale, Ondrej Duda regala giocate di altissimo livello e puro spettacolo infuocando gli spalti dello Stadion Miejski, 44 presenze totali ed esordio europeo durante la qualificazione, mancata, ai gironi di Champions League, otto reti messe a segno e nove assist, numeri che attirano l’interesse di moltissime big europee, Inter su tutte.

Duda, o Dudinho come viene soprannominato in Polonia per via delle sue giocate più sudamericane che mitteleuropee, è il classico trequartista con il dieci sulle spalle. Stilisticamente elegante, dotato di una tecnica sopraffina in grado di elevarsi sempre e costantemente dagli avversari quando è in campo. Se bisogna trovare un aggettivo che lo identifichi nell’uno contro uno oserei un “fatale”, lascia raramente via di scampo, l’imprevedibilità unita al suo tocco di palla incantano e disorientano allo stesso tempo. Giocatore ideale per il 4-3-1-2 di Roberto Mancini in posizione di trequartista, in grado di creare il filo conduttore tra centrocampo e attacco, darà sicura concorrenza ai futuri compagni di squadra per un posto da titolare.