Personality scouting: ecco un esempio!

06.12.2018 20:59 di Francesco Fedele   vedi letture
Personality scouting: ecco un esempio!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ai più, lo scouting è quel sistema di ricerca-analisi volto a cercare i talenti del domani per la propria squadra e, in relazione alla compagine con la quale abbiamo a che fare, si cercano anche giocatori in grado di contribuire da subito al raggiungimento degli obiettivi societari. Di cosa si avvale un sistema scouting di qualità e, soprattutto, che evoluzioni ha subito?

Senza tornare troppo indietro nel tempo, negli ultimi anni la ricerca dei giocatori è cambiata, ed anche profondamente. Non si è più di fronte ad osservatori che visionano le gesta sul campo di un giocatore. Non bastano più 3 gol in una partita per essere selezionato, per intenderci. Un osservatore non deve più tener conto delle capacità tecniche di un ragazzo ma anche di ciò che combina fuori dal campo. Il motivo? Semplicemente intuibile. Sono tantissimi i casi di talenti pagati milioni di euro e che, nonostante ottime capacità tecniche, rovinano tutto con atteggiamenti poco professionali fuori dal rettangolo verde (che spesso finiscono poi per influenzare le prestazioni di gioco ed il rapporto con tifosi e società). Ecco che una corretta ricerca del talento deve prevedere una corretta analisi di tante componenti, all’apparenza banali, ma necessarie ai fini di una approfondita conoscenza del giocatore oggetto del desiderio. Vi proponiamo un caso palese: nel maggio 2011 il Manchester City mandò osservatori in Italia a visionare l’allora tesserato dell’Udinese Alexis Sanchez, che sicuramente non necessita di ulteriori presentazioni. Un dossier di 56 pagine sul cileno, contenente informazioni quali tempo libero passato a suonare il pianoforte, partite di tennis con amici, un’analisi che assomigliava più ad un tentativo di spionaggio, che seguiva questo modello di seguito riportato dal sito www.fourfourtwo.com:

Obiettivo: Alexis Sanchez

15:00 – Ultimo ad uscire dal campo di allenamento, il soggetto sale a bordo di una macchina sportiva (Audi R8 bianca), scherza con i membri dello staff e sembra molto sereno.

15:20 – Dopo essere rincasato da pochi minuti, il soggetto appare con due cani (entrambi Labrador, uno giallo ed uno bianco) e va a fare jogging per la città. Ancora vestito in tenuta da allenamento

16:30 – Gioca a tennis con un amico. Vince le partite con qualità, se rilassato (il servizio necessita allenamento)

Tutto questo fino a quando Sanchez non va a dormire, e questo tipo report è stato stilato diverse volte. A cosa può servire sapere che il servizio a tennis necessita di pratica?

Dossier Approfondito

Se quanto riportato sopra suona come spionaggio – il tipo di indiscreta sorveglianza portata avanti da un investigatore privato o tabloid di far sbarcare nelle proprie squadre un calciatore viziato ed agiato – non fatevi ingannare. Non è così. Queste note sono alquanto romanzate (anche se, a dir la verità, solo un po’) e presse dal rapporto dello scout a quei tempi del Manchester City, ora al Liverpool, Barry Hunter, durante della sua missione in Italia, quanto i Citizens trattarono l’acquisto di Alexis Sanchez, calciatore a quei tempi in forza all’Udinese.

L’originale investigazione (che davvero conteneva informazioni riguardanti le partite a tennis e il tempo libero passato a suonare il pianoforte) formò parte dell’esauriente dossier di 56 pagine sul giocatore cileno, condotto con il permesso del club e, in misura minore rispetto a quanto poi realmente portato in Inghilterra, del giocatore. Ma, come voi sicuramente saprete, questo spionaggio risultò alla fine inutile, con il giocatore che firmò per il Barcellona (prima del trasferimento all’Arsenal nel 2014). Tuttavia, sebbene in questo caso l’operazione si sia conclusa con un insuccesso, questo è solo un esempio per testimoniare come la strategia dei club per visionare e portarsi a casa i propri obiettivi sia cambiata.

Al giorno d’oggi, l’abilità sul campo è solo un pizzo di un ampissimo puzzle con sempre nuovi aggiornamenti. Con le società che continuamente sperperano somme di denaro talmente ingenti da poter sostenere l’economia di una piccola nazione, le caratteristiche fuori dal campo del giocatore stanno diventando sempre più importanti ai fini della conoscenza approfondita dello stesso, con qualsiasi debolezza caratteriale/psicologica o presunta tale che viene analizzata di continuo. Osservare un giocatore in una partita in trasferta e consegnare il report al manager è un punto, ma cosa si sa, o cosa si può sapere circa una temperata notte estiva nell’Algarve (Portogallo)? E che tipo è il suo agente? Siamo sicuri che la sua fidanzata, modella, non sarà troppo una distrazione durante la stagione?

Benvenuti nell’età del “personality-scouting”. I calciatori con segreti da nascondere avranno bisogno di non metterli in pratica.