Kabashi, Benedini, Bernardeschi e Belloni: quanti talenti tra Massa e Carrara!

05.06.2013 10:55 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Santoni - Il Tirreno
Kabashi, Benedini, Bernardeschi e Belloni: quanti talenti tra Massa e Carrara!

Chi potrebbero essere i giocatori nati nella nostra zona su cui puntare per il futuro? Collegandosi all'idea di una Carrarese decisa a puntare forte sul vivaio azzurro, abbiamo chiesto qualche dritta a Mino Bordigoni, prof di educazione fisica, ma soprattutto appassionato viscerale di calcio giovanile e conoscitore di giovani talenti italiani e internazionali. Bordigoni è una figura storica del calcio nostrano con esperienze nella Carrarese (dove fu segretario e allenatore della squadra Berretti), Massese e Spezia. «Per me è un passatempo», tiene a puntualizzare il professore. «Seguo le Primavere e gli Allievi Nazionali per tutta Italia assieme ai ragazzi e alle loro famiglie con le quali ho un rapporto splendido. Mi piace soprattutto seguire la crescita evolutiva e calcistica dei nostri giovani calciatori. Tutto a mie spese. Lo faccio solo per divertimento e passione». Insomma, quali sono i campioncini in erba nati ai piedi delle Apuane da annotare sul taccuino? Bordigoni parte da quattro classe '94: «Tra i '94 più in vista c'è sicuramente Federico Bernardeschi di Carrara. Esterno offensivo da dieci anni alla Fiorentina, in grado di giocare a destra e a sinistra, da quattro mesi si allena con la prima squadra. Questo ragazzo ha delle grosse capacità. E' un mancino eccellente e ha raggiunto un buon grado di maturazione fisica. Quest'anno è capocannoniere della sua squadra con 17 gol pur giocando da esterno. Ha giocato 23' minuti in un'amichevole prima di Natale contro il Montréal Impact di Nesta e Di Vaio. Ha sfiorato per tre volte l'esordio in serie A a Bergamo contro l'Atalanta, in casa col Torino e a Genova con la Sampdoria, ma in quell'occasione era infortunato. Ha un buon rapporto con i senatori dello spogliatoio viola. Montella lo vede bene e da quanto mi risulta lo continuerà a portare in prima squadra già dall'8 luglio nel ritiro di Moena. Altro nome caldo è Niccolò Belloni di Massa, esterno alto mancino passato dallo Spezia all'Inter, che un mese fa ha debuttato in Coppa Italia a San Siro contro la Roma. E' uno dei punti di forza della Nazionale Under 19. E' andato diverse volte in panchina con la prima squadra. Poi c'è Elvis Kabashi (di origini albanesi, ma nato e cresciuto a Massa. Suo fratello Jurgen è ex Carrarese e Massese, ora al Pietrasanta ndc) centrocampista di quantità, tra i migliori elementi della Juventus Primavera. E' cresciuto all'Empoli». Bernardeschi con la Fiorentina e Kabashi con la Juve parteciperanno alla fase finale del campionato Primavera che inizierà sabato. «Infine c'è Giacomo Benedini (figlio dell'assessore allo sport di Carrara Dante Benedini ndc). Difensore centrale da due anni titolare nel Siena Primavera, ex Empoli, Fiorentina, Spezia e Inter. Benedini dovrebbe rientrare nella prima squadra del Siena sceso in B, oppure potrebbe essere girato in prestito in C1». Sul fronte mercato Belloni e Kabashi potrebbero essere girati in prestito in B o in C. Bernardeschi rimarrà a Firenze, anche se è seguito da altre squadre. «Su TuttoSport hanno scritto che se Zeman dovesse tornare a Pescara, uno dei suoi obiettivi sarebbe proprio Bernardeschi». Il ragazzo piace anche allo Spezia e ad altre società di serie B. «Tra i '95 – continua Bordigoni - si è messo in mostra il nostro Filippo Lorenzini di Dogana di Ortonovo, centrale difensivo con un gran fisico di proprietà della Carrarese. Quest'anno è passato alla Primavera del Bologna, allenata dal massese Francesco Baldini (ex difensore di Napoli, Genoa, San Marino). Il Bologna lo vorrebbe riscattare definitivamente. Da non dimenticare il '96 Enrico Baldini di Massa. Gioca da centrocampista avanzato nell'Inter. Quattro anni fa era alla Carrarese, ma Gladis Conti, responsabile del settore giovanile dello Spezia, lo portò a La Spezia da dove venne girato all'Inter. «Tradizionalmente – osserva Bordigoni - il nostro territorio ha sempre dato i natali a numerosi giocatori che si sono poi affermati nella massima serie. Purtroppo questi ragazzi hanno dovuto trasferirsi in società più importanti e organizzate per affermarsi in platee più titolate. Per ogni società calcistica di tutti i livelli serve quello che io chiamo “Ccop”: Capitale, Competenza, Organizzazione e Programmazione. Questo è il mio motto».