Bevilacqua: "Olympia Agnonese sorprendente, Pizzutelli da tenere d'occhio"

Nonostante la giovane età l'Agente Fifa Francesco Bevilacqua ha già le idee molto chiare e il fiuto per i talenti. Il 24enne procuratore vastese, ha iniziato questa professione da un anno e mezzo. Oltre ad aver collaborato con la Vastese proponendo alcuni giocatori, tra i quali il portiere Antonio Cialdini, lavora con l'avvocato Donato Di Campli, agente di Marco Verratti e non solo, per il quale segue i ragazzi delle giovanili.
Perché hai deciso di intraprendere questa professione?
Era da sempre quella alla quale mi volevo avvicinare perchè mi piace il calcio e mi piace lavorare con i giovani. Purtroppo per diversi guai fisici e anche per una scarsa tecnica, ho dovuto smettere di giocare quando ero piccolo. Devo ringraziare tutte le persone che in questo tempo mi sono state vicino, a partire da chi c'era quel giorno a Roma quando ho sostenuto l'esame di abilitazione, alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei ragazzi, che danno un senso al lavoro che svolgiamo insieme.
Quale percorso di studi hai seguito?
Mi sono laureato in Economia e Management nel 2011 e attualmente proseguo gli studi universitari per la laurea magistrale. Per quanto riguarda l'esame da Agente Fifa, ho studiato privatamente per farmi trovare pronto all'esame di abilitazione che ho superato nel marzo del 2012.
Come si svolge il tuo lavoro?
Da un anno sto lavorando con l'avvocato Donato Di Campli, ho la fortuna di seguire i giocatori delle giovanili, quelli che potrebbero potenzialmente essere il futuro del calcio.
Segnalane qualcuno.
Tra i più promettenti ci sono Leonardo Guerra, classe 1996 attualmente al Bologna Calcio, Federico Pizzutelli e Marco Troccoli, entrambi classe 1995 di proprietà del Bari Calcio che quest'anno hanno vissuto una stagione fantastica in prestito rispettivamente all'Olympia Agnonese e al San Nicolò, in Serie D.
Quante partite vedi dal vivo in una settimana?
2-3 partite tra Allievi, Berretti e Primavera e le prime squadre di Promozione, Eccellenza e Serie D. Cerco di girare tutte le società dove giocano i miei ragazzi per essergli quanto più possibile vicino. Vivendo tra Vasto e Bologna viaggio parecchio, ma questo non mi pesa in quanto per vedere le gioie dei miei ragazzi farei anche 1.000 km alla settimana.
Qual è la squadra che ti ha impressionato di più quest'anno?
Sono rimasto molto impressionato dall'Olympia Agnonese, ha fatto un campionato nettamente sopra le aspettative arrivando a pari punti con una corazzata come l'Ancona in Serie D. Tra i più positivi in rosa, oltre al già citato Pizzutelli, senza dubbio dico Lucio Boris Di Lollo, ragazzo dal futuro assicurato per il quale ho già ricevuto parecchie richieste dalla Lega Pro, Damiano Partipilo, regista di centrocampo che ha fatto un'annata importante, e Vito Leonetti, giovane seconda punta che ha fatto 10 gol in stagione crescendo tantissimo da inizio stagione attirando l'attenzione di tanti club.
Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi del tuo lavoro?
Quando ami un lavoro è difficile vedere lati negativi. I lati positivi sono sicuramente la gioia nel vedere felici i miei ragazzi, le loro famiglie e condividere insieme queste emozioni.
La vostra è una figura molto discussa, sono critiche fondate?
Come tutte le figure che hanno una forte responsabilità è difficile tirarsi via dalle critiche. Quello che dico spesso ai miei ragazzi e ai loro genitori, è che noi procuratori non abbiamo la bacchetta magica e diamo ogni giorno il massimo. Vorrei far notare che nei noti fatti degli scandali sul calcioscommesse la categoria dei procuratori è l'unica a non essere mai stata tirata in ballo.
In mezzo ai ragazzi alla premiazione del torneo Città di Palazzolo in mezzo ai ragazzi alla premiazione del torneo Città di Palazzolo
Avere un procuratore in categorie come la Promozione o l’Eccellenza, ma anche in Serie D, non è esagerato?
La legge non rende obbligatorio da parte dei calciatori avere un procuratore, in nessuna categoria, anche in Serie A. La figura del procuratore deve essere quella di un tutore del giocatore, una persona che ne deve curare gli interessi permettendo al ragazzo di concentrarsi solo ed esclusivamente sugli allenamenti e sulle partite.
Cosa ne pensi della stagione del calcio vastese?
Vasto a livello calcistico è storicamente vista come una grande piazza, quando vado in giro per l'Italia e dico che sono di Vasto tutti mi chiedono che fine ha fatto la "vecchia" Pro Vasto. Valuto molto positivamente la stagione della Vastese, partita con molto scetticismo e che alla lunga ha raggiunto il proprio obiettivo della promozione diretta in Eccellenza, grazie allo splendido lavoro effettuato dalla dirigenza e dal direttore sportivo Alfonso Calvitti. Il Vasto Marina ha passato un periodo delicato, ma alla fine è riuscita a salvarsi e ora mi auspico una sana e proficua collaborazione tra le due società. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal Real Tigre, ha avuto un'intensità e una grinta fantastica che gli hanno permesso di raggiungere l'obiettivo Promozione.
La tua collaborazione con la Vastese continuerà?
Spero che si possa fortificare questa collaborazione con la Vastese, da parte mia c'è la disponibilità di mettere a disposizione le mie competenze e il mio lavoro per riportare la Vastese nelle categorie che le competono. Penso che aver portato Cialdini a Vasto, un grande portiere che ha sempre giocato in Serie D, sia stato da parte mia un segnale forte e sono contento che i tifosi se ne siano accorti.
Come può il nostro territorio far emergere i propri giovani?
Ci vogliono investimenti importanti nei settori giovanili, in questo senso da due anni il Vasto Marina porta la propria Juniores a vincere il campionato Juniores d'Elite e questo deve essere sicuramente un punto di partenza. Anche la Vastese ha vinto il campionato di Juniores Chieti, sicuramente questo permette ai giovani di giocare con continuità.
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E' vero che a Vasto mancano strutture e figure adeguate per fare calcio sia a livello giovanile che superiore?
Vasto ha uno stadio tra i più belli in Abruzzo, dove non dimentichiamo che veniva a giocare anche il Pescara nell'ultimo anno di serie C1. Dovrebbero essere riviste e migliorate le strutture per gli allenamenti, a mio avviso manca un campo dove allenarsi sistematicamente sul sintetico, visto che sempre più spesso ci si trova a giocare la domenica su terreni artificiali.
Quale nostro concittadino può arrivare in alto in ambito calcistico?
Mi auguro il meglio per Nicola Fiore, ex Pro Vasto, quest'anno all'esordio in Prima Divisione con il Catanzaro, che a mio avviso ha tutte le carte in regola per poter giocare in Serie B.