Yannick Ferreira Carrasco, l’ultima pepita belga

04.06.2013 21:07 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Isabella Rubens - foothexagonal.com
Yannick Ferreira Carrasco, l’ultima pepita belga

Da diverso tempo ormai addetti ai lavori ed appassionati guardano al Belgio come ad uno dei più prolifici vivai del calcio continentale, e mentre sempre più numerosi sono i giocatori belgi che si ritagliano un ruolo da protagonisti nei più prestigiosi club europei, ecco che nuovi talenti si affacciano alla ribalta a ritmo sostenuto. Tra loro un ragazzo forse meno conosciuto di quanto meriti, penalizzato dalla mancanza di riflettori e di appeal di un campionato come la Ligue 2: si tratta di Yannick Ferreira Carrasco, uno degli artefici del ritorno del Monaco nell’élite del calcio francese dopo due anni di purgatorio, che in molti hanno già accostato ad Eden Hazard; un paragone naturalmente affrettato, ma che può trovare una sua giustificazione in alcuni tratti comuni, ovvero un grande talento naturale, un ruolo simile – sebbene i due abbiano caratteristiche fisico-atletiche del tutto differenti – ed un percorso calcistico che ha portato entrambi a muovere i primi passi nel natale Belgio, per poi completare la propria crescita nel centro di formazione di un club francese di primo piano ed esordire da professionisti in Francia.

MONACO, UN VIVAIO DI QUALITÀ – Durante l’estate 2012 il Monaco, forte dei milioni del magnate russo Rybolovlev, divenuto nuovo proprietario del club del Principato appena pochi mesi prima, non ha badato a spese per attirare diversi giocatori di fama internazionale ed allestire una squadra che potesse riconquistare rapidamente la Ligue 1: ma a conti fatti, a testimonianza di come – anche in uno dei periodi storici più bui attraversati dalla gloriosa società biancorossa – il centro di formazione monegasco sia rimasto uno dei migliori in assoluto in Francia, tra i protagonisti di spicco della cavalcata vincente verso la promozione troviamo diversi ragazzi cresciuti in casa che sono riusciti a conquistarsi un posto al sole a suon di prestazioni convincenti, da Valère Germain (1990) a Nampalys Mendy (1992) e Tristan Dingomé (1991), fino appunto a Ferreira Carrasco, il più giovane di tutti e forse il meno atteso, senz’altro una delle rivelazioni più interessanti della Ligue 2 2012-13. Soddisfatto di quanto mostrato dal giovane belga nel corso della preparazione estiva, nella quale era stato aggregato alla prima squadra, Claudio Ranieri lo ha lanciato a sorpresa alla prima giornata di campionato contro il Tours, schierandolo da titolare per il suo debutto assoluto da professionista: e Yannick ha ripagato la fiducia del tecnico romano con un esordio coi fiocchi, togliendo il pallone dai piedi del compagno Dirar per calciare nel sette la punizione che ha sbloccato il risultato e poi contribuendo ulteriormente al sonante 4-0 finale con un assist vincente, ancora su calcio da fermo. Da quel momento ha raccolto 26 presenze in Ligue 2 di cui 20 dal primo minuto, relegando in panchina un giocatore del calibro del nazionale svedese Emir Bajrami e mettendo insieme il più che soddisfacente bottino di sei gol e sei assist; tenuto temporaneamente lontano dai campi solo da un’operazione alle tonsille, che l’ha messo fuori gioco dalla ventiduesima alla ventiseiesima giornata, è riuscito a ristabilirsi pienamente e a riconquistarsi il posto da titolare in tempo per partecipare al trionfale finale di stagione.

UN PASSO INDIETRO… - Ma facciamo un passo indietro per conoscerlo meglio. Origini miste spagnole e portoghesi, Ferreira Carrasco nasce nel 1993 nei pressi di Bruxelles e gioca inizialmente nelle realtà minori di Stade Everois e Diegem Sport, prima di approdare nel settore giovanile del Genk all’età di undici anni; il suo talento è subito evidente, tanto da farne un habitué delle nazionali giovanili belghe fin dall’U16: ed è proprio in un’amichevole tra il Belgio U16 ed i pari età del Lussemburgo che lo nota Stéphane Pauwels, all’epoca osservatore per il Monaco, decidendo immediatamente di organizzare per il ragazzo un provino con il club del Principato, nel quale Yannick impressiona tutti fin dal primo allenamento, vedendosi proporre un contratto nel giro di pochi giorni. E così nel luglio 2010 il sedicenne Ferreira Carrasco sceglie di impegnarsi per tre anni con il Monaco e di trasferirsi nel sud della Francia, sebbene anche il Valencia fosse sulle sue tracce e sebbene l’allenatore del Genk Franky Vercauteren avesse provato fino all’ultimo a convincerlo a restare, tempestandolo di telefonate e promettendogli un pronto esordio in prima squadra. Con la maglia biancorossa, prima della stagione 2012-13 di cui abbiamo già ampiamente parlato, il belga gioca dunque altre due stagioni: nel 2010-11, l’anno della retrocessione in Ligue 2, vince la Coupe Gambardella (la più prestigiosa competizione giovanile francese, ndr) con la squadra U19, mentre nel 2011-12 disputa 21 partite in quarta divisione con la squadra riserve segnando 7 gol

CON I DIAVOLI ROSSI - Nel frattempo Ferreira Carrasco continua la trafila con le rappresentative giovanili dei Diavoli Rossi e, dopo 24 presenze e 4 reti complessive – di cui gli appassionati italiani ricorderanno forse quella segnata agli azzurri in Italia-Belgio 2-1 della Fase Elite dell’Europeo U19, maggio 2012 – lo scorso novembre arriva la prima convocazione in U21 seguita pochi mesi dopo dall’esordio, con il commissario tecnico Johan Walem che lo manda in campo nella ripresa di Belgio-Cipro del 25 marzo 2013 (2-0), partita valida per le qualificazioni all’Europeo di categoria del 2015. La recentissima promozione in nazionale maggiore di Maxime Lestienne e Thorgan Hazard, se non si rivelerà episodica, dovrebbe con buona probabilità regalare una maglia da titolare a Ferreira Carrasco, che avremo modo di ammirare all’opera al Festival Espoirs di Toulon (noto in Italia come “Torneo di Tolone”, ndr) al via il 28 maggio. Ma il ragazzo non si pone limiti e sogna già il Mondiale 2014 in Brasile, speranza che oggettivamente sembra al momento poco realistica: a parte la concorrenza spietata, Yannick parte con l’handicap di essere praticamente sconosciuto in patria, dove l’attenzione è tutta per i belgi della Premier League. Nonostante queste considerazioni, però, il suo scopritore Pauwels resta ottimista: “Fino a poco tempo fa, i miei connazionali non sapevano nemmeno chi fosse Eden Hazard; ho detto a Marc Wilmots che vale la pena prendere un aereo per andare a dargli un’occhiata”.

CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE - Ferreira Carrasco è un elemento molto dotato tecnicamente che può giocare indifferentemente sia sul fronte destro che su quello sinistro dell’attacco: destro naturale, è stato impiegato prevalentemente sulla sinistra da Ranieri, che ama schierare i cosiddetti “piedi opposti” sulle due fasce, e che ha sfruttato così la sua capacità di convergere al centro e di rendersi estremamente pericoloso tra le linee, nella posizione di mezzapunta in cui ha mosso i suoi primi passi calcistici. Prima di virare sul 4-2-3-1 in cui il belga ha occupato generalmente il vertice sinistro sulla linea dei trequartisti (vedere immagine sotto), il tecnico romano ha iniziato la stagione con un classico 4-4-2 nel quale Yannick ha dimostrato di sapersela cavare bene anche da esterno puro di centrocampo; per le sue caratteristiche, sembrerebbe adatto anche ad un ruolo di attaccante esterno in un 4-3-3. Tra i suoi principali punti di forza, la grande disinvoltura con cui usa entrambi i piedi e la notevole precisione con cui colpisce la palla, che ne fanno tra l’altro un ottimo tiratore di rigori, punizioni e calci d’angolo. Struttura morfologica longilinea e piuttosto esile, falcata ampia, è lontano dal prototipo dell’esterno d’attacco moderno che fa dello scatto la sua arma principale per bruciare l’avversario diretto: infatti non raggiunge punte di velocità straordinarie, ma è ugualmente abile nell’eludere le marcature e nel creare superiorità numerica grazie alla sua eccellente capacità di dribblare negli spazi stretti, al suo repertorio di finte e cambi di direzione, alla fantasia e precisione con le quali è in grado di servire assist preziosi ai compagni. Raramente cerca la giocata fine a se stessa o s’intestardisce nel possesso palla, si tratta piuttosto di un giocatore molto intelligente nella lettura del gioco, capace di mettersi al servizio del collettivo e di dare fluidità alla manovra offensiva. Ranieri, parlando con i media francesi, ne ha elogiato la voglia di apprendere e l’attenzione alle consegne tattiche; nei suoi tre anni monegaschi ed in particolare in questa prima stagione da professionista ha lavorato con buon profitto sui suoi punti deboli, ovvero la fase di non possesso, un fisico da irrobustire ed una certa tendenza a brillare a intermittenza, un’incostanza che resta tuttora il suo principale limite e che fa pensare che il ragazzo abbia ulteriori margini di miglioramento.

UN CARATTERE FORTE – Oltre che dal punto di vista strettamente tecnico, Ferreira Carrasco sembra dare sufficienti garanzie anche sul piano mentale; gli amici dei tempi del centro di formazione assicurano che non si è montato la testa e chi lo conosce bene lo descrive come un ragazzo fortemente determinato a raggiungere i propri obiettivi, sostenuto da un carattere forgiato dalle difficoltà affrontate molto presto: quando appena adolescente è partito tutto solo per Genk, senza parlare una parola di fiammingo, vivendo presso una famiglia di accoglienza e tornando a casa soltanto per qualche ora il sabato dopo la partita, e prima ancora, quando il padre se n’è andato e la madre è rimasta sola ad occuparsi di lui e degli altri tre figli, arrangiandosi con un lavoro da centralinista; a lei oggi Yannick è legatissimo, tanto da aver scelto il 17 come numero di maglia in omaggio proprio al suo giorno di nascita. Jean Petit, figura storica del club monegasco ed attuale membro dello staff tecnico, non ha dubbi: “Ferreira Carrasco ha tutto per fare una grande carriera: tecnicamente è perfetto, fisicamente migliora sempre più, e mentalmente è uno tosto”. Insomma il Monaco si ritrova in casa un’autentica pepita da sgrezzare, e l’auspicio naturalmente è di vederla brillare in maglia biancorossa anche ad alti livelli e di non rivivere casi come quelli di Mollo o Eysseric, altri talenti cristallini svezzati alla Turbie e poi esplosi altrove; c’è da dire che, proprio come in nazionale, di certo non lo aiuterà una concorrenza destinata a diventare sempre più feroce, ora che il Monaco è tornato in Ligue 1 con l’ambizione di rivaleggiare con il PSG per il titolo e che stelle internazionali di prima grandezza sono annunciate ai piedi del Rocher. Ma Ferreira Carrasco, che ha recentemente accettato di prolungare il suo contratto fino al 2015, con un sostanzioso adeguamento salariale, non sembra per nulla intimorito: “Sono soddisfatto di aver dato un contributo alla squadra in questa stagione ma voglio di più, voglio giocare presto la Champions League. La concorrenza non mi spaventa, se la squadra viene migliorata da giocatori forti lo vedo come un bene, e per me che sono un giovane è anche un mezzo per progredire sempre più”.

Nome: Yannick Ferreira Carrasco

Ruolo: Esterno offensivo

Data di nascita: 4 settembre 1993

Luogo di nascita: Elsene, Belgio

Nazionalità: Belga

Altezza e peso: 1,80 per 66 kg

Piede preferito: Destro

Club di appartenenza: AS Monaco

Club precedenti: Stade Everois Racing Club, Diegem Sport, KRC Genk.

Debutto professionistico: 30 luglio 2012 (Monaco-Tours 4-0, Ligue 2)

Carriera in nazionale: Belgio U16 (1 presenza), Belgio U17 (2 presenze), Belgio U18 (9 presenze, 1 rete), Belgio U19 (12 presenze, 3 reti), attualmente in Belgio U21 (1 presenza).