L'ex grifone Onorati: "Tornei al Genoa solo per fare lo scout"

Chi non ricorda Roberto Onorati, centrocampista di grande mobilità e buona tecnica, grande protagonista della promozione in Serie A nella stagione 1988/89 del Genoa di Franco Scoglio e della conquista dell' Europa con Osvaldo Bagnoli? Dopo un lungo lasso di tempo di assenza dall'Italia e dai media, Pianetagenoa1893 è riuscito a trovarlo e ad intervistarlo in esclusiva. Con lui abbiamo parlato di tanti argomenti: a cominciare dal passato in rossoblù, delle vicende attuali del Genoa e della prossima partita che attende il Grifone contro la Fiorentina. La squadra viola è quella dalla quale Onorati è proprio arrivato al Genoa, con un prestito nella stagione 1988/89 e ritornato poi dal 1990 al 1996.
Onorati, innanzitutto parliamo di lei. Cosa fa adesso? E' Sempre nel mondo del calcio o ne è uscito completamente?
Adesso vivo a Cannes, diciamo che sono sempre nel mondo del calcio, anche se marginalmente, seguo i giovani giocatori, ma soltanto per divertimento, non per professione.
Ha qualche aneddoto/ricordo particolare della sua permanenza al Genoa?
Ricordi ne ho tanti, potrei raccontarne tantissimi legati a Scoglio, i ricordi più grandi potrei dire che sono che sono: la vittoria con la Juventus, l'ultima giornata del campionato 1990/91, con la quale abbiamo conquistato l'accesso in Coppa Uefa, le partite di Coppa Uefa, la vittoria a Liverpool, i ricordi sono davvero tanti.
Se poi vogliamo parlare di gol, ne ricordo uno in particolare, che non è quello che tutti mi ricordano fatto contro la Reggiana, ma è il goal che feci alla Roma a Marassi la II° giornata di campionato, nella stagione 1990/91, è stato il mio primo goal con la maglia del Genoa, ed è quello che ricordo con più piacere, perchè dopo essere stato in prestito al Genoa due anni prima, la Fiorentina mi aveva ripreso per darmi in prestito all'Avellino, ma io volevo tornare al Genoa. Quando ci sono tornato, il primo goal è per me il ricordo più bello. In più per me fare goal alla Roma ha sempre avuto un significato particolare essendo romano.
Gennaro Ruotolo, suo compagno di squadra nel Genoa, ha dichiarato a Pianetagenoa1893, che il suo sogno sarebbe quello di allenare il Genoa, lei tornerebbe al Genoa con qualche incarico?
Non tornerei, con nessun incarico per nessuna squadra. Il calcio preferivo viverlo in campo da calciatore, altri ruoli non mi piacciono. L'unico ruolo in cui tornerei al Genoa è come osservatore dei ragazzi, questa è l'unica ruolo del calcio che ancora mi piace fare.
Ha avuto modo di seguire le uitime vicende dei rossoblù? Cosa ne pensa?
Sì il Genoa l'ho sempre seguito. E' una società nella quale storicamente sono passati giocatori importanti e magari con qualche sacrificio in più da parte della dirigenza si poteva e potrebbe tutt'ora ambire a traguardi più importanti. Purtroppo i giocatori dal Genoa sono sempre passati ma poi sono andati via. Sulla squadra attuale posso dire che conosco Ballardini, che è venuto anche a trovarmi in Francia, quando lavoravo per Sacchi a Parma, e con lui le cose possono solo che migliorare. E' un allenatore bravo tatticamente ed è bravo anche a dare ai suoi giocatori la giusta grinta e la giusta determinazione per centrare l'obiettivo. E' molto abile perché riesce in entrambe le cose.
Chi potrebbe essere, se c'è, il nuovo Onorati di questo Genoa?
Faccio fatica a dire chi potrebbe essere oggi. Credo non ci sia, perchè il calcio che giocavamo noi era diverso da quello odierno. Noi avevamo un centrocampo molto bene assortito, con Ruotolo, Bortolazzi, Eranio, Branco, avevamo tattica e corsa.
Giocando nel Genoa avrà incontrato la Fiorentina da ex, come ha vissuto quelle gare?
Io ho esordito a Firenze, ironia della sorte contro la Sampdoria. Quando sono arrivato al Genoa per me la Fiorentina era come se non esistesse più e quindi non ho provato grosse emozioni. Non vivevo quelle gare da ex, sinceramente da romano, sentivo molto di più le partite contro le squadre romane. Ho nei ricordi della Fiorentina e delle partite giocate contro di loro, ma non ricordo nessuna emozione particolare.
Il prossimo avversario del Genoa, sarà proprio la Fiorentina, secondo lei come dovrebbero giocare i rossoblù, per contrastare i viola?
La Fiorentina gioca bene, è molto forte quando ha la palla e ha giocatori con grandi qualità, ma se è attaccata va in difficoltà.
Ho letto che forse non ci sarà Borriello per infortunio, ma se gioca Bertolacci, potrebbe mettere in difficoltà la retroguardia viola.
Il Genoa dovrà giocare come contro la Roma: l'importante con la Fiorentina è che non si chiuda troppo, deve provare ad attaccare e almeno un goal lo deve fare e poi si vedrà. In questo momento per il Genoa non è fondamentale giocare bene, ma la cosa basilare è portare a casa punti.
Lascerebbe un saluto per i tutti i tifosi rossoblù ceh ancora la ricordano con tanto affetto?
E' vero, mi ricordano davvero e io ringrazio tutti. Quanro mi sono iscritto a Facebook circa un mese e mezzo fa, ho ricevuto seicento richieste di amicizia e tutte da tifosi genoani, non mi aspettavo sinceramente che tanti si ricordassero di me, e la cosa mi ha fatto enormemente piacere.