ESCLUSIVA FS24, Il Cobra Tovalieri: "Una scuola calcio per togliere i ragazzi dalla strada. Il Torneo Nardoni? Un piccolo Viareggio"

Il rapporto con giovani, la scuola calcio da lui fondata, i suoi principi, i tornei internazionali.
Parliamo di tutto questo con Sandro Tovalieri, fino al termine di questa stagione alla guida degli Allievi della As Roma ed ex calciatore di molte squadre, tra le quali Roma, Bari e Cagliari.
Sandro Tovalieri e i giovani: perchè ha scelto di lavorare con loro e non con giocatori professionisti?
Sono padre di due bambini e ho sempre avuto una grandissima passione per il calcio. Nel mio ultimo anno di carriera, insieme a mia moglie, è nata l’idea di aprire una scuola calcio per togliere i ragazzi dalla strada, per provare a dare loro un futuro, per farli crescere e divertire seguendo i valori dello sport. Da quel punto di partenza, anno dopo anno, è cresciuta la passione, la società ha avuto sempre nuovi obiettivi, i bambini sono aumentati e ora abbiamo raggiunto un buon livello. Ho avuto, inoltre, la fortuna e la soddisfazione di lavorare 5-6 anni come allenatore nel settore giovanile della Roma e il bagaglio di esperienza mi è servito come slancio sia per la mia avventura con la scuola calcio sia per fare dei corsi per poter allenare dei professionisti in futuro.
Ci parli meglio della sua “creatura”, la scuola calcio A.S.D. Racing Club
E’ una società che cerca di costruire dei giocatori ma nello stesso tempo di creare un ambiente educativo trattandosi di una scuola calcio. Puntiamo molto sull’aggregazione; il ragazzo che viene da noi deve, in primo luogo, poter conoscere e fare amicizia con i propri compagni poi, ovviamente, c’è anche l’aspetto tecnico, perchè cerchiamo di costruire squadre competitive che possono regalare soddisfazioni ma ricordando sempre che si sta parlando di bambini e che il divertimento deve essere alla base di tutto. La nostra è una società che, come spiegavo in precedenza, nel corso degli anni è cresciuta molto, abbiamo circa 250 iscritti e, molto probabilmente, il prossimo anno ne avremo ancora di più. Abbiamo una struttura con spazi molto ampi, adatti ai ragazzi. Disponiamo di 2 campi, uno di erba sintetica e uno, tra poco, di erba naturale, uno di calcio a 8; a breve verranno costruiti 4 campi da calcetto. A settembre sarà attiva anche la palestra, all’interno della “Pineta dei Liberti”, che garantirà ai genitori di poter fare attività sportiva durante gli allenamenti del proprio figlio. Nell’organigramma societario, oltre a me e al Presidente Antonio Pezone, c’è il Dg Andrea Viola (ex giocatore di Como e Lodigiani), il direttore sportivo Marco Ridolfi, il preparatore atletico Gianluca Pomanti, il preparatore dei portieri Claudio Marinelli, e altre persone (custode, segretari) funzionali alla società. in più ci avvaliamo di uno staff tecnico di primo livello, tutti allenatori con il patentino di abilitazione. Seppur essendo una società dilettantistica siamo stati chiamati a partecipare a tanti tornei importanti e credo che, con tutto il rispetto per altre società della nostra zona, è stato un motivo di orgoglio essere invitati a giocare in stadi come il “Renato Curi” di Perugia o contro grandi squadre come Juventus, Roma o nella finale di un Torneo a Ferentino contro il Torino. Credo sia anche una grande occasione di crescita per la nostra società e per i nostri ragazzi.
Vi avvalete di scout per reperire o segnalare giovani calciatori?
Al momento non abbiamo scout per le segnalazioni di calciatori ma stiamo cercando di organizzarci al meglio per far si che la nostra realtà cresca maggiormente e diventi ancor più professionale.
Oltre alla formazione dei giovani sotto l’aspetto umano, qual’è il vostro obiettivo?
Il nostro obiettivo è quello di dare ai ragazzi l’opportunità di approdare in società importanti come è successo a molti con Roma, Ternana, Pescara, Bari, Perugia e Empoli. Se c’è un ragazzo che reputiamo idoneo cerchiamo di dargli la soddisfazione di approdare in grandi squadre ma in generale, se questo non dovesse accadere, cerchiamo di fare in modo che i nostri iscritti e le loro famiglie possano passare un anno all’insegna del puro e sano divertimento.
C’è qualcuno che è riuscito nel grande salto?
Diversi, faccio un paio di esempi. Due anni fa un nostro ragazzo, Testi (classe 1997), è passato al Pescara; un altro giovane, Cinaglia (classe 1994), in passato ha giocato qui e quest’anno abbiamo avuto la grande soddisfazione di vederlo in panchina con il Torino in una gara di Serie A. Anche se il ragazzo non è entrato in campo, lo stare tra i “grandi” gli ha regalato grande gioia ed è stato un piacere ricevere i suoi ringraziamenti nei nostri confronti sulla “Gazzetta dello Sport”.
Parliamo del “Memorial Laura Nardoni”, giunto alla 5° edizione. Come è strutturato il torneo?
Il torneo prende il nome ed ha l’intento di ricordare mia moglie, che è stata in passato anche presidente di questa società, scomparsa purtroppo alcuni anni fa. E’ un torneo per ragazzi classe 2000 che parte il 31 agosto con la presentazione delle 16 squadre partecipanti. Dal 1 settembre iniziano le gare dei 4 gironi eliminatori, ci saranno 4 partite al giorno e la vincente di ogni girone accederà alle semifinali.Le finali si disputeranno domenica 8 settembre cui seguirà la premiazione di tutte le squadre, anche quelle eliminate durante la prima fase. Ormai siamo diventati un piccolo “Viareggio” perchè non è facile, per una società dilettantistica come la nostra, avere la partecipazione di squadre nazionali ed internazionali di primissimo livello.Una grande soddisfazione per la sua società, anche considerando le numerose presenze di ospiti e addetti ai lavori che seguono il torneo Siamo molto contenti di poter giocare contro questi grandi club e cercare di metterli in difficoltà.Si vedono belle partite e ragazzi interessanti da seguire con attenzione ma, l’aspetto che conta di più, è il grande rispetto che si crea tra tutti i partecipanti, che è il vero scopo di questa manifestazione. Abbiamo avuto, nel corso di questi anni, ospiti importanti come Spalletti, Di Livio e Montella, che è stato testimonial del torneo un paio di anni fa. Quest’anno abbiamo contattato diverse persone che hanno dato la loro disponibilità ma, anche per scaramanzia, preferisco ancora non fare nomi.
In questi giorni sta effettuando dei provini su ragazzi dal 1997 al 2001.Quali sono i parametri di valutazione dei giovani calciatori che sceglierà?
Stiamo effettuando provini soprattutto per la società. Se un ragazzo vuole venire a giocare da noi, e lo riteniamo adatto, lo facciamo entrare nel gruppo, purchè sia libero da impegni con altre società.Per quanto riguarda il torneo, essendo gli organizzatori e una squadra dilettante, abbiamo la facoltà di poter schierare anche ragazzi classe 1999.Se pensiamo ci sia qualche ragazzo competitivo da far partecipare al torneo, lo inseriamo nella squadra che prenderà parte alla manifestazione, altrimenti verrà scelto per la scuola calcio. Il ragazzo, per essere scelto, deve dimostrare tecnicamente e caratterialmente sul campo di poter essere idoneo a giocare sia in un campionato con il Racing Club, sia in un torneo competitivo quale il “Memorial Laura Nardoni” che vede la presenza, ad esempio, di Juventus, Valencia, Inter e tante altre.
Avete già scelto una base di squadra per il Memorial?
Abbiamo già una squadra con 22 ragazzi.Ovviamente non sono tutti adatti per giocare il torneo, ecco perchè stiamo selezionando altri giocatori da poter inserire. Se riusciamo ad aumentare la qualità della squadra con gli “esterni” ben venga ma, a parità di livello, preferiamo scegliere un ragazzo già all’interno della nostra società. E’ un discorso che ho sempre fatto ai giovani calciatori e ai genitori presenti ai provini e, in tutti questi anni, non ci sono mai stati problemi.
Oltre al “Memorial Laura Nardoni” avete in programma altri tornei?
Siamo stati invitati a settembre, per un torneo riguardanti alcune categorie, a Graz, in Austria. Stiamo valutando l’opportunità di partecipare perchè crediamo che, oltre ad essere una bellissima esperienza, ci permetterebbe di conoscere nuove realtà e di far conoscere la nostra. Il nostro intento, infatti, è quello di poter giocare vari tornei internazionali con tutte le categorie che abbiamo. Per i ragazzi, che rappresentano la priorità, aumenterebbe il loro bagaglio tecnico e formativo.