Eduardo Macia, il braccio destro di Pradé che pilota il mercato viola
Gonzalo Rodriguez e Borja Valero sono i suoi fiori all'occhiello, e scusate se è poco. Ma nella lista di giocatori portati a Firenze ce ne sono tanti altri, più o meno famosi, più o meno azzeccati. Il soggetto in questione è Eduardo Macia, ex giocatore e dirigente del Valencia, ex capo scouting del Liverpool, ex direttore sportivo dell'Olimpiakos ed attuale direttore tecnico della Fiorentina. Arrivato in viola nel 2011, Macia è stato un "uomo ombra" per il primo anno, quando ha lavorato in silenzio sui mercati esteri alla ricerca di talenti per la prima squadra. Dopo un anno di ambientamento, Macia ha convinto tutti, tanto che a fine 2012 ecco la promozione a direttore tecnico, in sostanza il braccio destro del ds Daniele Pradè. Lo spagnolo, assieme all'ex dirigente della Roma, è uno dei maggiori artefici della rinascita gigliata guidata da Vincenzo Montella. Non ama i riflettori, Macia, come dimostrano le pochissime interviste concesse dal suo arrivo in Italia. A taccuini e microfoni il dirigente viola ha sempre preferito il lavoro, lo scouting nel vero senso della parola. Grande conoscitore del calcio a livello europeo, Macia ha ottimi contatti in Spagna (sua terra natale) e in generale in tutto il centro Europa. Preciso, meticoloso, attento alla vita privata oltre che sportiva dei calciatori, Macia ha un contratto con la Fiorentina fino al 2016. Ma se la strada tracciata si dimostrerà (come sembra) quella giusta, non c'è motivo per non pensare ad un futuro ancora a tinte viola.