Alla scoperta della capolista del Girone C…ecco l’Atalanta Primavera

L’Atalanta Primavera si è presentata ai blocchi di partenza del Girone C con diversi giovani di talento e prospettiva, con l’obiettivo di cercare di dar continuità al buon lavoro del settore giovanile atalantino.
L’inizio è stato molto positivo, visto che i bergamaschi sono in testa al proprio campionato a sorpresa, considerando anche che il gruppo è parecchio diverso da quello dell’anno passato e con tanti ’99 titolari e al centro del progetto.
Negli anni, dai campi di Zingonia sono usciti giocatori come Montolivo, Pazzini, Zaza, Gabbiadini, Zauri, Gabbiadini e tanti altri ancora, anche negli anni precedenti.
Negli ultimi venticinque anni, inoltre, sono stati molti anche i titoli in bacheca per il vivaio nerazzurro: due Campionati Primavera (1992/93 e 1997/98), due con la Berretti (2005/06 e 2009/10), quattro con gli Allievi (1991/92,2001/02,2004/05 e 2015/16) e ben sei con i Giovanissimi(1994/95, 2001/02, 2003/04,2004/05,2007/08,2015/16). Aggiungete le tre Coppa Italia Primavera e siamo a quota 17 trionfi in 26 anni. Numeri di gran livello per una provinciale.
Tornando alla Primavera 2016-17, l’obiettivo, per bocca del tecnico Bonacina, sarà quello di qualificarsi alle prossime Finali Scudetto. Non sarà semplice, vista la presenza di squadre più forti come Inter, che si è rinforzata col colpo del croato Butic, e Roma.
Tra le concorrenti da tenere d’occhio per le zone di alta classifica si segnalano Cagliari,Genoa e Virtus Entella.
Segue la presentazione giocatore per giocatore della Primavera della Dea.
PORTIERI
Stefano Mazzini (classe ‘98): èil titolare della formazione di Bonacina, dopo che già lo scorso anno aveva scavalcato il pur bravo Turrin nelle gerarchie. E’ un buon portiere, forse fisicamente non troppo sviluppato, ma che ha avuto grandi miglioramenti negli ultimi mesi . Sarà probabilmente, questo, l’anno più importante della sua trafila nerazzurra nel settore giovanile.Ha svolto tutto il ritiro con Gasperini come terzo portiere, ruolo che avrebbe dovuto ricoprire per tutto l’arco della stagione. Poi l’arrivo di Berisha e la mancata cessione di Sportiello alla Fiorentina hanno modificato i programmi.
E’ originario di Trescore Cremasco, piccolo comune di 3000 anime non troppo distante dal confine tra la provincia di Crema e quella di Bergamo.
Roberto Taliento (classe ‘99): dodicesimo uomo della squadra di Bonacina, ha in comune con il grande Gigi Buffon il percorso a livello di ruolo. Partito centrocampista da bambino, non lascerà mai più la porta una volta indossati i guantoni.
L’Atalanta lo ha prelevato da giovane dalla Pro Sesto ed ora è arrivato ad essere il ragazzo prescelto tra i classe ’99 che hanno fatto la trafila.Lo scorso anno ha giocato titolare per buona parte della stagione, lasciando qualche volta il posto a Sangalli.Taliento, nonostante dei cambiamenti che avrebbero potuto creargli qualche difficoltà, ha invece reagito bene e si è imposto bene anche nel corso delle Final Eight, in cui l’Atalanta si è laureata campione.
Ha giocato al posto di Mazzini nel vittorioso match di Crotone.Vive a Brugherio, grosso paese di oltre 30000 abitanti della provincia di Monza e Brianza.
Robert Vidovsek (classe ‘99): portiere nel giro della Nazionale Under 17 slovena e di cui si parla bene anche tra i frequentatori di Zingonia. Bisognerà vedere se avrà modo di avere spazio in squadra. Non sarà facile, purtroppo per lui.
Dovrà dimostrare, allenamento dopo allenamento, di poter avere un ruolo importante nella prossima stagione.
DIFENSORI
Alberto Alari (classe ’99): è il primo bergamasco doc del gruppo di Bonacina che andiamo a presentarvi, essendo Alari di Grumello del Monte. Centrale di difesa di assoluto livello, dovrà pazientare un po’ quest’anno, visto che la presenza di ragazzi più esperti di lo costringeranno, probabilmente, spesso alla panchina.Forte fisicamente e non per questo inelegante e sgraziato nelle movenze, rappresenta un alternativa di lusso per Bonacina. Ci sentiamo di dire che Bonacina lo testerà in qualche occasione, essendo un profilo da seguire con attenzione, uno dei migliori difensori in Italia tra i classe 1999.
Alessandro Bastoni (classe ’99): uno dei nomi da evidenziare e sottolineare in questa lista. Ragazzo che abbina fisico, rocciosità difensiva ed eleganza, tre attributi che fanno di lui un ottimo difensore.Gasperini lo ha scelto già per la prima squadra, promuovendolo come parte integrante del suo progetto tecnico. Il calcio dei grandi è forse ancora leggermente lontano per lui, visto che ha ancora qualcosa da migliorare in fase di lettura delle situazioni e nell’anticipo.
Ha anche il vizio del gol ed è da sempre punto fermo delle nazionali giovanili, con cui ha anche disputato un Europeo Under 17. Decisivi i suoi gol in finale e semifinale per la vittoria del titolo Under 17 lo scorso anno.C’è da auguragli che i tantissimi chilometri che separano la sua Piadena (Cremona) e Zingonia verranno un giorno ricordati come un sacrificio rappresentante una base preparatoria per una carriera da giocatore di livello.
Enrico Del Prato (classe ’99): Bastoni, descritto in precedenza, è figlio dell’ex calciatore della Cremonese Nicola. Anche Enrico Del Prato lo è, essendo stato generato dall’ex capitano dello storico Albinoleffe dei miracoli Davide.Del Prato è un terzino destro di buon livello, ordinato e disciplinato tatticamente ed in grado di fare la sua figura anche in fase offensiva.
Bonacina conta moltissimo su di lui sulla corsia di competenza, anche perché è sempre stato un ragazzo tenuto in considerazione da tutti gli allenatori avuti nel corso della sua trafila nel settore giovanile.Comunque andrà la sua carriera, può vantarsi di una soddisfazione che molti campioni non hanno avuto in anni di carriera ad alto livello, ovvero il fatto di alzare un scudetto da capitano, come fatto da lui alle finali di Cesena nel giugno scorso.
Alberto Dossena (classe ’98): Lo scorso anno non ha giocato nemmeno un minuto, anche a causa di molti problemi fisici, mentre quest’anno ha già messo piede in campo due volte. Centrale di piede destro adattabile anche a terzino, ha un fisico importante ed un discreto senso della posizione come caratteristiche principali. Bresciano di Bovezzo, comune praticamente confinante con il capoluogo di provincia, si allena sui campi di Zingonia da due anni, dopo che l’Atalanta lo aveva scovato tra le fila del Lumezzane.
Riccardo Gatti (classe ’97): assieme a Badjie è l’unico fuoriquota a disposizione di Bonacina. In virtù della maggior esperienza rispetto ai compagni, l’Atalanta ha scelto di affidargli la fascia di capitano per questa stagione. La cosa non gli ha portato molta fortuna all’esordio stagionale, vista l’espulsione rimediata nel rocambolesco match giocato contro il Frosinone. Difensore centrale contraddistinto da un ottimo tocco di palla, in passato ha anche agito in mezzo al campo, proprio in virtù di questa sua buona qualità tecnica. Lo scorso anno affiancava il possente croato Kresic in una coppia di difensori parecchio affidabili, ora tocca a lui e Bastoni proseguire la grande stagione passata. L’inizio pare promettere bene…Vive a Lierna, bel paesino del lecchese di circa 2000 abitanti situato sulla sponda orientale del lago di Como.
Stefano Marchetti (classe ’98): centrale difensivo di fisico e buon senso della posizione, aveva avuto già modo di giocare qualche minuto nella scorsa stagione. E’ uno dei tantissimi ragazzi che l’Atalanta ha pescato negli anni dalla provincia di Milano, un lavoro non facile vista la concorrenza dei colossi della città meneghina. Sullo spazio che avrà vale il discorso fatto per Dossena: dovrà farsi trovare pronto in caso do necessità.
Lorenzo Migliorelli (classe ’98): terzino destro fluidificante, in virtù di un passato da esterno offensivo sia negli Allievi nerazzurri che nelle sue esperienze precedenti, ha forse avuto meno spazio del previsto in queste prime partite.
Lo scorso anno aveva lasciato intravedere buone doti, che sembravano confermare la bontà della scelta di promuoverlo in Primavera dopo soli sei mesi (davvero ottimi) negli Allievi. Aldilà della sua titolarità o meno, Bonacina lo considera un elemento molto importante, che può essere utile anche a gara in corso. Lui. Ovviamente, ha l’obiettivo di giocare da titolare, essendo nel “suo anno”.E’ uno dei ragazzi non in convitto che fa più chilometri per arrivare agli allenamenti. E’ infatti di Castiglione delle Stiviere, grossa cittadina non distante dal confine tra la provincia di Brescia e Mantova (di cui è il centro con il maggior numero di abitanti, se si esclude il capoluogo).
Tommaso Ogliari (classe ’99): terzino sinistro campione d’Italia nella scorsa stagione con l’under 17, ora in Primavera si trova davanti l’ottimo Zambataro, su cui la società punta molto dopo la positiva scorsa stagione. E’ un terzino che privilegia la fase difensiva a quella di spinta, e proprio per questo non facilmente superabile dagli avversari. E’originario, così come Mazzini, di Trescore Cremasco.
Eyob Zambataro (classe ’98): ragazzo nato in Etiopia ed adottato da genitori italiani assieme al fratello (portiere classe 2000 e fino all’anno scorso in forza all’Atalanta), dopo aver passato un’infanzia non facile e con anche un passaggio in orfanotrofio, in Italia ha avuto modo di togliersi grandi soddisfazioni con il pallone. Dopo aver giocato da esterno offensivo per molti anni, Walter Bonacina ha deciso di ritagliargli un ruolo da titolare nella posizione di terzino mancino nella scorsa stagione. Eyob ha risposto molto bene,crescendo sempre di più anche dal punto di vista difensivo. Efficace anche nella metà campo avversaria e quando va al cross, anche se questa era una caratteristica già nota.
Ha tutto per diventare un giocatore di calcio. Vive a Monza assieme a Roberto ed Elena, i suoi genitori adottivi.
Enrico Zanoni (classe ’99): la società ha scelto di confermarlo in virtù dell’ottima stagione passata, nel corso della quale si è alternato con successo sulla corsia di destra con Ogliari. In comune i due hanno anche la provincia di residenza, visto che anche Zanoni vive ed è originario del Cremonese. Rispetto al pari ruolo e compagno ha una maggior propensione offensiva.Bonacina gli ha concesso qualche minuto, nella parte finale di gara, contro il Novara.
Centrocampisti –
Modou Lamin Badjie (classe ’97): pescato dallo scouting nerazzurro in Africa, segnatamente nell’accademia gambiana del Real De Banjul, è il secondo fuoriquota della squadra assieme a Gatti.
In mezzo al campo è elemento molto importante, in grado di dare un ottimo contributo anche in fase di inserimento. Dopo sei mesi di apprendistato e pochissimo campo in Italia, ha ora la grande occasione per farsi vedere. La sta sfruttando bene.
Thomas Bolis (classe ’98): ragazzo che ha forse avuto meno spazio di quanto ci si aspettava in questo anno e più di Primavera, rappresenta comunque un possibile titolare per Bonacina in caso di passaggio al centrocampo a 3. Giocatore dal passo non velocissimo ma con piedi di buonissima qualità e con un bel tiro su calcio di punizione. Il gol contro il Novara è stato importantissimo, anche sotto l’aspetto dell’autostima. Vive ad Almenno San Bartolomeo ed è uno dei ragazzi che frequenta una scuola impegnativa in questo gruppo (liceo linguistico):
Andrea Colpani (classe ’99): il sistema di gioco e la concorrenza non lo aiutano ad avere spazio dall’inizio, ma Bonacina lo vede come un elemento di buonissima affidabilità. Lo scorso anno ha formato il duo di centrocampo campione d’Italia assieme al gioiello Melegoni. Lo scorso anno ha praticamente sempre giocato da titolare, crescendo moltissimo e segnando spesso e volentieri, timbrando il cartellino anche in gare importantissime come la finale del torneo di Arco e la semifinale scudetto vinta ai supplementari sulla Juventus di Moise Kean.
E’ bresciano e da quest’anno vive nel convitto della Casa del Giovane, per evitare continui spostamenti e concentrarsi di più sul campo.
Matteo Gasperoni (classe ’98): infortunato al momento, sarà una vera e propria arma in più quanto ritornerà dai suoi guai fisici. Dopo un anno da protagonista nel corso della stagione 15-16, Gasperoni è ora chiamato al definitivo salto di qualità. Giocatore di quantità e qualità, non riuscì ad andare all’Europeo Under 17 in Bulgaria, nel 2015, solo a causa di un brutto infortunio.Quando tornerà, per Bonacina ci sarà parecchia scelta in più in mediana.
E’ un dei ragazzi pescati fuori regione, visto che l’Atalanta lo ha prelevato dal Cesena un anno fa, quando era già un centrocampista noto a livello nazionale.
Alessandro Mallamo (classe ’99): le sue doti sono assolutamente note a tutti, ma si sarebbe anche potuto pensare di qualche difficoltà di adattamento alla categoria per lui. Così non è stato, visto che Mallamo ha disputato 4 gare su 4 da titolare fino ad ora. Il tutto anche condito da un gol, importantissimo, siglato a Santa Flavia contro il Palermo.
Da sempre nel giro azzurro, ha forse solo un piccolo possibile vantaggio in ottica futura: il fatto di fare parte di una nidiata di ragazzi ( i’99 nerazzurri) che rischiano di togliergli un po’ di visibilità. Bravo in progressione ed a giocare tra le linee, è anche parecchio duttile, visto che può giocare in u n po’ tutti i ruoli offensivi di centrocampo e trequarti.
Vive a Melegnano, in provincia di Milano, e frequenta il Liceo Scientifico. Ha un fratello, Andrea, che milita nella formazione Giovanissimi regionali della Dea.
Filippo Melegoni (classe ’99): è uno degli elementi da segnarsi di questa squadra. Ragazzo con doti importantissime, sia tecniche che fisiche, ha unito a queste una grande capacità di applicazione e miglioramenti continui, che gli hanno permesso di fare benissimo anche nelle stagioni in cui ha giocato sotto età, nel corso della sua trafila sui campi di Zingonia. Il suo repertorio comprende le due fasi di gioco, tagli, verticalizzazioni e lanci ad effetto. A volte tende un po’ a esagerare con le giocate di fino, complicandosi la vita. Un qualcosa che ha in comune con il suo grande idolo, Paul Pogba. In Nazionale è sempre stato un punto fisso, fino ad arrivare a giocare da titolare un Europeo U17 con un anno d’anticipo. Nei giorni scorsi ha segnato il primo gol, sempre sotto età, in Under 19 nel match giocato contro il Portogallo.
Giorgio Pagliari (classe ’99): è il ragazzo che da meno tempo frequenta Zingonia nel gruppo di Walter Bonacina. Pagliari è infatti arrivato dal Tolentino, club di Eccellenza umbra, con cui si era messo in grandissima luce nelle ultime due stagioni.
Seppur in una categoria dal livello tecnico non eccezionale, Pagliari ha dimostrato personalità e qualità in un campionato formato da giocatori già adulti. E’ figlio di Giovanni, ex allenatore (tra le altre) di Perugia e Frosinone, oltre che vice Di Canio all’Udinese negli ultimi mesi. Non sarà semplice, tornando a Giorgio, avere spazio nel corso della stagione.
Attaccanti
Christian Capone (classe ’99): ragazzo estroso e di fantasia, è spesso e volentieri nel giro delle nazionali giovanili. In alcuni momenti è stato leggermente discontinuo nel mostrare il suo buon potenziale, ma va sottolineato come il suo avvio di stagione sia stato di livello: 4 reti in 4 gare, non male per essere all’esordio in Primavera e a confronto con ragazzi più vecchi.Inizialmente sembrava un giocatore portato ad essere un trequartista, ma poi le sue caratteristiche di qualità nell’uno contro uno e facilità realizzativa lo hanno avvicinato alla porta, giocando da seconda punta o esterno d’attacco.
Può crescere ancora in molti aspetti, ma è un ragazzo di prospettive interessantissime. Vive ad Abbiategrasso, in provincia di Milano.
Salvatore Elia (classe ’99): uno dei ragazzi a cui più ha giovato l’ultima stagione. Nonostante la grande qualità e quantità di bravi giocatori nel settore offensivo, Elia si è ritagliato uno spazio importantissimo nel corso. L’esterno sinistro ha infatti messo a segno ben 9 reti, dimostrando anche una grandissima crescita sotto ogni punto di vista, che lo ha portato a essere preso in considerazione dai ct della nazionali giovanili (compreso lo stage di preparazione all’Europeo, da cui poi è stato tagliato). Impressionante se parte in velocità, può migliorare sotto porta e nella gestione del piede debole.
E’ a tutti gli effetti una freccia importante all’arco di Bonacina. Avrà un po’ meno spazio quando torneranno dagli infortuni i centravanti.E’ originario della provincia di Lecco, anche se è nato a Prato.
Emmanuel Delan Junior Latte Lath (classe ’99): talento di livello grandissimo, non a caso è già stato preso in considerazione da Gasperini per la prima squadra. E’ già un calciatore vero quasi a tutti gli effetti, anche grazie all’attenzione che l’Atalanta e Gasperini gli hanno riservato ultimamente, che gli ha trasmesso tanta fiducia. Velocissimo ed in grado di disorientare gli avversari della stessa età grazie alla sua velocità, può agire sia da prima punta che da esterno d’attacco.Lo scorso anno ha contribuito allo Scudetto nerazzurro con 23 reti totali. L’infortunio nella finale con l’Inter ha forse leggermente lasciato l’amaro in bocca, ma poco importa. Ha esordito con la prima squadra ad agosto in Coppa Italia, nel match vinto per 3-0 sulla Cremonese. E’ originario proprio della provincia di Cremona
Simone Mazzocchi (classe ’98): centravanti dall’ottimo fiuto del gol e in grado di dare una buona mano alla squadra anche in fatto di lavoro per la stessa, ha purtroppo patito un’operazione (ernia dello sportivo) che lo ha costretto a stare lontano dai campi per queste prime settimane della stagione. Il suo ritorno pare, però, sempre più vicino. Autore di una bella stagione lo scorso anno, che ha portato Bonacina a preferire lui al fuoriquota (e buon attaccante, ora un po’ in difficoltà a Forlì) Parigi, spera di ripetere la crescita che lo stava contraddistinguendo nella passata stagione, per poi provare a fare gol anche nei campionati professionistici dal prossimo anno. Molto considerato nel giro azzurro, deve sperare di non avere più altri infortuni brutti sulla sua strada (uno lo ebbe quando era ancora molto giovane).
Ragazzo molto positivo anche all’interno del gruppo, vive a Milano e gioca da molti anni all’Atalanta (che un anno lo cedette alla Tritium, richiamandolo alla base dopo i molti gol segnati a Trezzo sull’Adda).
Levente Szabó (classe ’99): attaccante parecchio sottovalutato da molti addetti ai lavori, ha avuto il merito di inserirsi benissimo nel tessuto di una squadra molto ben rodata dallo scorso gennaio, segnando 9 reti in 15 gare (uno molto importante nella semifinale contro la Juventus, appena entrato dalla panchina).
Centravanti di stazza e potenza, non è magari elegantissimo e velocissimo nelle movenze, ma assai efficace. Al momento è infortunato, un peccato, visto che avrebbe potuto mettersi in mostra, anche vista l’assenza forzata di Mazzocchi. Dovrà farsi valere, vista la grande qualità presente nei vari uomini offensivi nerazzurri.
Luca Tomas (classe ’98): attaccante piccolo di stazza e veloce di gamba, nonostante non abbia un nome noto come gli altri avanti del reparto offensivo ha tutto per fare bene. Ha sempre risposto bene, anche nei pochi minuti in cui è stato chiamato in causa lo scorso anno, per questo Bonacina sa di poter contare su di lui. E’ impiegabile sia come trequartista che come esterno del tridente. Ha in comune con Mazzocchi il passaggio alla Tritium, salvo poi essere tornati entrambi a Zingonia, con l’Atalanta convinta delle loro prestazioni. Ricorda Maxi Moralez nei movimenti. Già un gol quest’anno, molto importante, siglato a Crotone.