Greatti: "Calciatori di prospettiva? Contano i tempi di gioco"

07.10.2013 10:04 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Greatti: "Calciatori di prospettiva? Contano i tempi di gioco"

Come si valutano i giovani calciatori? Come faccio a riconoscere se un calciatore è davvero un talento? Calciomercato.com ha posto all’Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi di Reggio Emilia per aspiranti osservatori di calcio (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), e all’osservatore professionista Paolo Greatti, docente nei suddetti corsi ed ex osservatore di Udinese e Frosinone, alcune domande sui parametri che vengono utilizzati per valutare i giovani calciatori di prospettiva.

L’osservatore come può capire se un giovane calciatore sia un calciatore di prospettiva?

Se evidenzia tempi di gioco già buoni nei campionati giovanili. Tale caratteristica non è scontato saperla individuare. Solo l’osservatore esperto, ed è tale colui che ha visto tante partite e osservato un numero considerevole di giovani calciatori, potrà permettersi di valutare se un calciatore sia o meno in possesso dei tempi di gioco. Ma c’è di più: solo un osservatore esperto potrà osare, alla prima e unica osservazione di un giovane calciatore, di sentenziare se il calciatore stesso sia in possesso o meno dei tempi di gioco!

Come si fa a distinguere un giovane calciatore di prospettiva da uno normale?

Una regola d’oro da seguire è la seguente: occorre capire cosa renda diverso un calciatore da un altro! Un errore abbastanza comune dell’osservatore alle prime armi consiste nel farsi ingannare dalla struttura fisica o dalla capacità tecnica del calciatore sotto osservazione. Erroneamente viene ritenuto calciatore di prospettiva il calciatore dotato di struttura fisica al di sopra della media oppure il calciatore con tecnica sopraffina. Non bisogna farsi ammaliare dalle suddette caratteristiche! Bisogna andare a fondo nell’analisi del calciatore, non ci si può soffermare solo sulla struttura fisica o sulle qualità tecniche. Occorre individuare se il calciatore sia anche dotato di buoni tempi di gioco. In altre parole, non si può affermare che un calciatore capace di fare buone giocate, giocate importanti, sia al 100% un calciatore di talento, di sicura prospettiva. Mentre osserviamo il giovane calciatore, infatti, dobbiamo accorgerci che le giocate sono eseguite in maniera naturale, le cose difficili devono apparire realizzate con facilità. Ecco il talento: il ragazzo aspetta una frazione di secondo in più per eseguire la giocata, ciò per ritardare la giocata stessa e portare a segno un assist per un compagno con i tempi giusti! Oltre alla qualità tecnica – calcia bene e indirizza ottimamente il pallone – fa la giocata al momento giusto, indirizza il gioco con i tempi giusti, spiazzando anche gli avversari di gioco. Il calciatore è un giovane di prospettiva perché, oltre a una tecnica di base eccellente, possiede la naturalezza del gioco, sa quando passare la palla, sa individuare il tempo giusto per passare la palla ai compagni, e, non per ultimo, fa tutto questo con apparente facilità.

Un giovane atleta che evidenzia buoni tempi di gioco sarà sempre da considerare un calciatore di sicura prospettiva?

Si ritiene di sì, con l’avvertimento di tenere in debita considerazione il percorso e lo sviluppo del giocatore dai 12 anni in poi. I tempi di gioco dovranno, infatti, essere sempre supportati da una buona crescita fisica, e dal miglioramento delle caratteristiche atletiche e tecniche, senza dimenticare anche le qualità caratteriali del giovane calciatore che non dovranno mai passare in secondo piano.