Si fa presto a dire cantera: L'Espanyol...la forza di un sentimento perico

Da un decennio circa nel vocabolario degli appassionati di calcio italiani è entrato il termine spagnolo 'cantera' grazie ovviamente al tam tam dei media e ai successi internazionali del Barcellona. Di recente si sente parlare anche di Academy, le scuole di formazione calcistica presenti in centro Europa e in Gran Bretagna.
Ma quanto ne sappiamo veramente noi italiani? Per colmare questa lacuna la redazione di footballscout24.it ha inaugurato la nuova rubrica 'Si fa presto a dire...cantera'.
Dopo aver scoperto i segreti del settore giovanile di Malaga e Bilbao con Marco Zibardi (talent scout internazionale, osservatore professionista abilitato dal recente corso FIGC, che ha vissuto per più di un decennio all'estero tra Spagna, Inghilterra e Turchia) oggi il nostro mappamondo si è fermato in Catalunya, in casa dell'Espanyol
La prima domanda sorge quasi spontanea . Come si può convivere nella stessa città con il Fc Barcelona o meglio conosciuto Dream Team?
Nel decennio vissuto nella città Condal rimasi veramente sorpreso dalle tante persone seguitrici dell'Espanyol. La maggior parte dei supporters hanno un'età avanzata e molte dei quali di origine catalane molto radicate. Qualcun altro per simpatia, giusto per il fatto di vedere il piccolo Davide sconfiggere il gigante Golia.Per la cronaca, l'ultima vittoria perica risale nel 2009 con la doppietta dell ex Ivan De la Pena.
A livello giovanile invece la differenza tra le due compagini non sembra così evidente. Ci illustri in modo dettagliato la loro Ciudad Deportiva e le diverse filosofie fra i due club .
Bisogna sicuramente differenziare i due club per la loro grandezza e le loro ambizioni. Nel caso del FC Barcelona parliamo di uno dei club più importanti dell élite mondiale dove il budget è quasi illimitato e grazie ai tanti soci si può permettere di investire parecchi milioni di euro anche per la cantera e quindi acquisire giocatori provenienti da tutto il mondo. Il fatto di poter setacciare l'intero mondo nella ricerca di nuovi talenti è sicuramente un vantaggio per la squadra blaugrana ma allo stesso tempo può distogliere l'attenzione verso il vicinato dove la catalunya ha sempre offerto grandi talenti e di conseguenza arricchire la squadra contraria sempre ben attenta con lo scouting locale. La filosofia di entrambi i club è pressoché identica, anche se come dicevo poc'anzi, a grandezze differenti. Entrambe le compagini vogliono portare sempre più canterani in prima squadra e mentre nel caso del Fc Barcelona è d'obbligo vincere tutte le competizioni a cui partecipano, il tifoso perico si conforma con un degno piazzamento nella Liga e magari togliere qualche punto nei derby cittadini. La loro Ciudad Deportiva è stata costruita nel 2001 e si trova al limite fra Barcelona ed il Comune di Sant Adria de Besos, a poche centinaia di metri dal famoso Porto Olimpico . È perimetrata su una superficie di 60mila metri quadrati ed oltre ad ospitare la prima squadra , si allenano e giocano tutte le squadre della cantera e la squadra femminile. È composta da due campi regolamentari a 11 in erba naturale ed un campo regolamentare in erba sintetica , un campo a 7 in erba artificiale ed un campo in erba naturale dove si allenano i portieri . Oltre ai campi da calcio , vi troviamo una palestra , gli uffici con la segreteria del club , un ristorante ed il negozio sportivo. Dal 2012 è stata battezzata con il nome di Ciudad Deportiva Dani Jarque in memoria del capitano scomparso a causa di problemi cardiaci. Negli ultimi tre anni mi è capitato più volte di assistere a tornei internazionali dove vi partecipavano alcune squadre dell Espanyol con differenti annate e posso dire di aver visionato ragazzi molto interessanti . Il giovane che mi ha colpito maggiormente è senza dubbio Adrian Bernabè, un talentuoso trequartista mancino di soli 15 anni purtroppo ceduto lo scorso anno ai cugini del Fc Barcelona.
Ultimamente la prima squadra non sta vivendo un bel periodo, può essere che l'instabilità del Club ha inciso parecchio nei risultati?
Certamente. Quando il club vive di continue instabilità è quasi una conseguenza che anche i giocatori ne risentano portando queste "incertezze" nel rettangolo di gioco . Da pochi mesi è arrivato un importante gruppo cinese a governare il club e chiaramente ci vuole del tempo per assimilare il sentimento espanolysta e sviluppare le linee guida della nuova proprietà . La prima squadra nel campionato in corso ha già cambiato guida tecnica (esonerato Sergio) ed i risultati con il nuovo allenatore (Costantin Galca ) non sembrano arrivare . Un caro collega mi ha confidato che la nuova proprietà capitanata dal presidente Chen Yansheng sta valutando l'ennesimo cambio in panchina e sembra circolare con insistenza il nome di Joaquín Caparros.
Quando è stato il periodo di maggior splendore del club ?
Sicuramente il periodo migliore del club è quello passato sotto la guida del presidente Daniel Sanchez Llibre dove oltre a vincere due Coppe del Re' , è stato anche finalista di una Coppa Uefa e Supercoppa Spagnola . Nella sua gestione dal 1997 al 2011 abbiamo visto passare parecchi giocatori di qualità ed alcune plusvalenze interessanti oltre a costruire un nuovo stadio , fiore all'occhiello della società .
Tra le file dell'Espanyol hanno militato alcuni giocatori italiani . Ne ricorda qualcuno ?
Precisamente hanno indossato la casacca perica solo cinque calciatori italiani . Viene ricordato con molto calore ed affetto Moreno Torricelli in quanto il suo modo di giocare incarnava alla perfezione con le aspettative del pubblico tanto da diventarne un idolo indiscusso . Lo stesso Samuele Longo autore di tre reti in diciotto presenze non ha demeritato sfoggiando delle buone prestazioni . Meno fortuna purtroppo han avuto i due portieri Bardi e Di Magno . Un capitolo a parte lo merita Pablo Daniel Osvaldo, oriundo diventato italiano nel 2007 dove anche se pur militando per una sola stagione viene sempre rimpianta la sua cessione. Artefice di ben 20 reti in 44 partite ha sempre impressionato per potenza , tecnica e fiuto del gol . Penso sia stata la sua miglior stagione da quando e' calciatore professionista anche perché per le sue caratteristiche ritengo dia il meglio di sé giocando in avanti come unica punta supportato da tre trequartisti come attuava la squadra allenata da Mauricio Pochettino. Mi ricordo molto bene il derby (tra l'altro il primo nel nuovo Estadi Cornella - El Prat ) dove fece una partita impressionante lottando su ogni pallone come un toro inferocito. In quel match terminato a reti inviolate mi impressionarono molto i vari Busquets, Pedro, Pique, Callejon ed Osvaldo oltre ai tre extraterrestri Messi , Xavi ed Iniesta .