ESCLUSIVA Botturi: "Centri di formazione? Inter all'avanguardia. Vi spiego la differenza con le affiliazioni"

24.04.2016 17:24 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA Botturi: "Centri di formazione? Inter all'avanguardia. Vi spiego la differenza con le affiliazioni"


Dopo la lunga esperienza al Mantova, il giovane dirigente bresciano Christian Botturi sta per iniziare una nuova avventura nel Centro di Formazione dell'Inter a Montichiari. Ecco l'intervista rilasciata a footballscout24.it:

Botturi lascia Mantova con qualche rimpianto?
Dal punto di vista umano sicuramente....in due anni ho legato con il tessuto sociale mantovano conoscendo gente fantastica, umana e appassionata verso i colori biancorossi. Lavorativamente parlando mi sento di aver fatto il massimo, considerando che in due anni ho cambiato 4 presidenti e tre direttori generali. Con una situazione del genere è stato impossibile avere una linea guida, un budget definito per il settore giovanile. Non parliamo dell'assenza delle strutture, che ci portavano a girare per tutta la provincia con grosse difficoltà per le famiglie. Dopo tutto, però, grazie anche a persone qualificate come Elia Pavesi(allenatore Berretti) e Gabriele Graziani(allievi nazionali), abbiamo raggiunto le finali nazionali con le due categorie, risultato storico per la società riallacciando i rapporti con le società Pro che hanno iniziato ad "attingere" dal nostro settore. Le cessioni di Placidi, portiere 1999 al Chievo Verona, Pernigotti 1999(Centrocampista) e Ruggiero 2001(portiere) al Genoa, sono state cessioni motivo d'orgoglio del lavoro svolto. Senza parlare dell'esordio in prima squadra di Jeson Del Bar, attaccante classe 1997 e Andrea Boccalari, centrocampista 1998 che ha tutte le carte in regola per prendere le chiavi del centrocampo del Mantova del futuro.

Dei Centri di Formazione si parla da decenni, perchè siamo in ritardo in Italia sotto questo aspetto?
In italia siamo in ritardo sotto tanti aspetti. Siamo ottimi predicatori verso lo sviluppo giovanile e poi, non facciamo nulla. Non investiamo sulle strutture, sui tecnici e su iniziative extra calcistiche che possono essere da supporto per lo sviluppo generale del movimento. La federazione si sta muovendo e, con un piano quinquennale, si è posta il raggiungimento di più di 200 centri di formazione su tutto il territorio nazionale entro il 2020. Il Belgio, la Germania e soprattutto la Francia, sono da anni che fanno dei centri di formazione, la base del lavoro....e i risultati parlano chiaro!
Dobbiamo farci un bagno di umiltà, aggiornarci e far fare esperienze all'estero ai nostri ragazzi per raggiungere la qualità lavorativa dei paesi sopracitati.


Quando e come è stato contattato dall'Inter per il progetto del CDF di Montichiari?
La collaborazione con l 'Inter non nasce oggi, ma viene da un rapporto di stima con tutto l'ambiente, soprattutto con il Direttore Roberto Samaden, uomo di assoluto valore umano e professionale. Mi è bastato capire il progetto di sviluppo dei CDF e l'importanza che questi hanno per il settore giovanile neroazzurro per lanciarmi in questa nuova avventura.
Per me è motivo d'orgoglio avvicinarmi ad un ambiente Top, non solo in Italia,perchè mi permetterà di crescere sono tanti aspetti e potermi confrontare con persone altamente qualificate.


Cosa distingue un CDF da una normale scuola calcio affiliata ad un grande club?
Il CDF è un'esclusività dell'INTER sul territorio nazionale e ha caratteristiche ben diverse dalle numerose affiliazioni che le altre società professionistiche hanno sul territorio. Montichiari, dal 1 luglio, diventerà l'undicesimo CDF in Italia, in una delle provincie più estese nel territorio nazionale. Come base logistica partiamo da un centro sportivo che, in Italia, può annoverarsi tra i più belli attualmente in circolazione e, sotto il profilo tecnico, ricordo che sui campi di Montichiarello hanno fatto i primi passi giocatori come Alberto Brignoli,Manolo Gabbiadini,Francesco Signori e Federico Bonazzoli.
Ci sono tutte le carte in regola per fare un ottimo lavoro. Inizia adesso un lavoro duro, in cui dalle belle parole dovranno parlare il lavoro sul campo I CDF sono concepiti come una vera ramificazione di Interello, casa del settore giovanile dell'Inter,in cui il direttore tecnico preposto dovrà portare i metodi di lavoro dell'attività di base neroazzurra, formando i tecnici, i preparatori coordinativi, dei portieri scelti. Durante l'anno, quindi, oltre ad una formazione interna obbligatoria, ci saranno momenti informativi, perchè l'obiettivo è anche quello di muovere idee e promuovere momenti di confronto per tutti.