Pro Vercelli, Bunino: "Sogno di diventare come Cavani"

30.08.2014 20:14 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: Simone Negri - Mondoprimavera.it
Pro Vercelli, Bunino: "Sogno di diventare come Cavani"

Il grande salto dalla Primavera alla prima squadra è un momento tanto bello quanto delicato per un giovane che si affaccia per la prima volta al calcio professionistico. Inserirsi in un contesto completamente nuovo non è semplice, ma talvolta alcuni ragazzi riescono a stupire per il loro rapido ambientamento: è decisamente il caso di Cristian Bunino, attaccante della Pro Vercelli, una delle note più liete della fase precampionato della formazione piemontese. Dotato di un fisico possente e di un ottimo fiuto del gol, il terminale offensivo classe 1996 si sta ritagliando sempre più spazio nella squadra guidata da mister Cristiano Scazzola, un tecnico che lo conosce molto bene e che è pronto a puntare su di lui. La redazione di MondoPrimavera.it ha intervistato in esclusiva il giovane Bunino, per cogliere direttamente le sensazioni ed i pensieri dell’attaccante nativo di Pinerolo a pochi giorni dal primo impegno in campionato.

Ciao Cristian, raccontaci brevemente tutte le fasi della tua carriera, dagli inizi fino ad adesso.

“Ho cominciato a giocare a calcio nella squadra del mio paese, i dilettanti del Vigone. I miei primi passi li ho mossi giocando come difensore, poi andando avanti negli anni sono passato a fare prima il centrocampista, e poi la punta centrale. In seguito è arrivata la chiamata della Juventus, che mi ha portato in bianconero e mi ha inserito nella rosa dei Giovanissimi. Dopo un anno alla Juve, dove ho vissuto una bella esperienza, sono passato al Chisola: in quell’annata ho segnato tantissimo e siamo arrivati alla finale regionale, purtroppo persa. In un’amichevole contro la Juventus segnai tre reti, e convinsi in questo modo la dirigenza bianconera a riportarmi sei mesi in prestito a Torino, dopodiché mi sono trasferito alla Pro Vercelli“.

E adesso sei arrivato in prima squadra e stai facendo molto bene. Com’è stato l’impatto con la nuova realtà?

“Sì, fortunatamente sto facendo bene. Una volta arrivato nel calcio dei “grandi” cambia tutto, cambia il modo di pensare, cambiano i ritmi, è un altro mondo diciamo. Comunque mi sto trovando bene, all’inizio logicamente ho fatto un pò di fatica perché i ritmi sono molto diversi rispetto alla Primavera, ma con il tempo mi sono adattato. E’ bello farne parte, giocando con adulti che hanno esperienza e malizie ho la possibilità di imparare molto e quindi di crescere ulteriormente“.

Che rapporto hai con il tecnico Scazzola e con i tuoi compagni di squadra?

“Mi trovo molto bene con tutti, sia il mister che i giocatori mi aiutano sempre, se sbaglio qualcosa cercano di correggermi. Scazzola è molto bravo, mi sta facendo crescere molto. Tra l’altro lo conoscevo già, dai tempi in cui lui allenava la Primavera ed io facevo parte degli Allievi Nazionali: gli ultimi due mesi della stagione li passai ad allenarmi con i più grandi, quindi posso dire che ci conosciamo bene“.

Recentemente il direttore sportivo  Massimo Varini ha speso delle belle parole sul tuo conto. Conosci i piani della società riguardo al tuo futuro? 

“Non so molto, sono qui per cercare di maturare e di crescere come giocatore. Qualunque sarà la loro decisione, mi farò trovare pronto. Chiaramente, se decideranno di darmi spazio in prima squadra ne sarei molto felice“.

C’è un attaccante in particolare al quale ti ispiri? 

“Mi piace molto Ibrahimovic, è un fenomeno e penso ci sia poco da aggiungere. Se invece devo cercare un giocatore nel quale mi vedo un pò di più, allora dico Cavani, ma anche Immobile, due attaccanti bravissimi nell’attaccare la profondità come piace fare a me. Arrivare al loro livello sarebbe il massimo (ride, ndr)”.

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?

“Come ho già detto, il mio obiettivo principale è quello di migliorare ogni giorno. Voglio crescere in modo tale da poter rimanere in prima squadra, ma sarei molto contento anche di far bene con la Primavera. Non mi pongo obiettivi a livello realizzativo, anche se chiaramente per un attaccante fare gol è la cosa che conta di più“.

 

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