Napoli, Luperto: "Lavoro per tornare, Sarri un maestro!"

10.02.2017 11:36 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.tuttonapoli.net
Napoli, Luperto: "Lavoro per tornare, Sarri un maestro!"

Rafa Benìtez lo vide e fu subito amore, tant’è che lo volle in ritiro a Dimaro. Era l’estate dei Mondiali, nel Napoli c’erano tante assenze a causa delle vacanze prolungate dei nazionali e Sebastiano Luperto fu accorpato alla prima squadra proprio su richiesta del manager madrileno. Nel 2014, l’ex tecnico azzurro lo osservò e volle tenerlo con sé. Impressionato dalle sue doti, dalla sua abnegazione, dalla sua voglia di non mollare mai. Da lì, poi, anche l’esordio in Serie A nella stagione 2014/15 e in Europa League in quella successiva.

Il talento c’è, l’aveva visto Benìtez e adesso il difensore centrale classe ’96 lo sta mostrando tutto alla Pro Vercelli, in Serie B, dove si è trasferito in prestito per fare esperienza, per mettersi in mostra e tornare alla base con un anno da titolare e da pilastro. Sì, perché in Piemonte Luperto è già diventato un perno fondamentale della squadra e vive un’esperienza a dir poco positiva: “Finora alla Pro sto vivendo un’avventura importante, sto acquisendo l’esperienza necessaria per fare bene anche in futuro”.

Hai lavorato sia con Maurizio Sarri che con Rafa Benitez. Che differenza hai notato tra i due allenatori? “Benìtez era più per un calcio internazionale, mentre Sarri cura di più di dettagli, è un perfezionista. Non che lo spagnolo non li curasse, ma Sarri è più meticoloso”.

Il Napoli è finito nel mirino della critica, sia in passato che in questa stagione, perché subisce troppi gol. Come lavora Sarri su questo reparto? “Il mister sulla linea difensiva è il numero uno, un maestro. Ci lavora benissimo, cura ogni particolare, ogni centimetro. Vuole perfezione in tutti i movimenti che si fanno, devono essere sincronizzati, altrimenti si creano degli spazi e la difesa non funziona come dovrebbe”.

La Gazzetta dello Sport ti ha menzionato tra i migliori talenti della Serie B, dicendo che sarai presto pronto per grandi palcoscenici. Quali sono i tuoi piani per il futuro? “Voglio giocare in Serie A. Principalmente col Napoli, sarebbe una soddisfazione in più perché sono tanto affezionato alla città. Mi sento un po’ a casa”.

Tant’è vero che a Capodanno sei tornato a Napoli e l’hai festeggiato con gli azzurri. Sul web ha spopolato un video di Jorginho che canta ‘O surdato ‘nnammurato’. Ci racconti cosa avete fatto? “Sì, sono sceso prima a Napoli e poi mi sono recato a Lecce. Siamo stati insieme, sono tutti dei grandi uomini prima che grandi calciatori, molto umili. Ci siamo divertiti”.

Qual è il compagno col quale hai legato di più? “Sono dei bravi ragazzi, ho legato con tutti. Mi sento ancora oggi con Jorginho, Allan e Chiriches. Ma, ripeto, si è creato un gran bel rapporto con tutti gli azzurri”.

Hai vissuto anche il ritiro a Dimaro, prima del passaggio alla Pro Vercelli. Qual è stato il giocatore che ti ha impressionato di più? “Zielinski. E’ arrivato dopo il ritiro, non c’era a Dimaro, ma appena l’ho visto mi ha stupito. E’ fortissimo”.

Pochi giorni fa De Laurentiis ha parlato di rottura di Higuain, poco prima del suo addio, con una parte dello spogliatoio. Tu l’hai avvertita? “No, non si è avvertita minimamente, anzi credo proprio che non ci sia stata nessuna rottura. Personalmente non ho visto nessuno screzio, Gonzalo andava d’accordo con tutti. Non c’erano problemi da questo punto di vista. Si è creato subito un gran bel gruppo, perché erano e sono tutti grande persone, quindi nello spogliatoio il clima era perfetto”.