L’Independiente scopre Mancuello

09.10.2014 11:36 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Bracco - www.calciosudamericano.it
L’Independiente scopre Mancuello

E’ senza dubbio uno degli uomini copertina dell’Independiente targato Almiron. Federico Mancuello ci ha messo tanto ad esplodere, probabilmente troppo, ma in questa stagione si è reinventato in campo e sta dando una grossa mano ad una squadra infarcita di giovani.

FIGLIO DEL DIABLO - D’altronde non poteva essere altrimenti, visto che Mancuello è uno dei prodotti più importanti del vivaio Independiente. Nato a Reconquista (la stessa città che ha dato i natali ad un certo Gabriel Omar Batistuta) nel 1989, è entrato da ragazzino nella scuola calcio del Diablo dopo essere stato notato ad un torneo giovanile. Nel 2008 arriva l’esordio in Primera Division nelle fila del club per cui negli anni è diventato tifoso, e nel quale giocherà con continuità fino al 2011 mettendo insieme una sessantina di presenze con qualche sporadico gol a fare da contorno.

PRESTITO E RITORNO - Nella seconda metà del 2011 però viene spedito in prestito al Belgrano. Nello scacchiere tattico di Zielinski si inserisce poco e male, perchè “el Ruso” lo ritiene un’alternativa al suo undici titolare, con il quale ha conquistato una storica promozione battendo il River Plate in uno spareggio epico. L’equivoco è soprattutto tattico, visto che il ragazzo nasce esterno offensivo ma viene spesso dirottato a terzino, con il risultato di perdere lucidità in zona gol. Con il Belgrano finisce l’anno e torna indietro, dove trova un Independiente raso al suolo, che a fine stagione retrocederà.

GOLEADOR – Oggi ha gli stessi gol di Gutierrez, punta del River Plate conla quale si gioca il titolo di cannoniere. Come, un esterno? No, perchè nel frattempo Almiron, tecnico subentrato al dimissionario De Felippe, lo sposta in mezzo a far girare il pallone. “Il mister aveva bisogno di una mezzala e io mi sono offerto di occupare il ruolo richiesto“. Questa frase fa capire lo spirito di abnegazione del ragazzo, oggi considerato un esempio per i più giovani: “Siamo un’ottima squadra. Non era facile tornare subito tra i grandi e imporre il nostro gioco. Grazie al tecnico stiamo facendo bene, e a me piace la nuova posizione, gioco un sacco di palloni“. All’inferno (tradotto, Primera B Nacional) Mancuello c’è stato, aiutando l’Independiente a tornare subito nella prima divisione argentina. “E’ stata un’annata utile a capire che se non hai umiltà, non vai da nessuna parte“. Sante parole.

TITOLO SFUGGITO - Difficilmente il Diablo riuscirà a prendere il River Plate in classifica, ma Mancuello guarda il bicchiere mezzo pieno: “Tre partite fa con loro abbiamo perso, però non abbiamo smarrito le speranze – dice il mancino di casa Independiente – noi dobbiamo continuare su questi binari e i risultati arriveranno“. Onorando quella che è “una camiséta importante e gloriosa“.