La tecnologia arriva in Italia?

16.01.2015 09:48 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footballscouting.it
La tecnologia arriva in Italia?

Dentro o fuori? Questo è il dilemma.

Il gol di Astori in Udinese-Roma è l’ennesimo caso di rete fantasma, non certo il primo, né, purtroppo, l’ultimo.

Una cosa, però, osservando la gara del “Friuli” siamo riusciti a capirla: gli arbitri di porta sono pressoché inutili, tanto, alla fine, la decisione spetta all’arbitro principale che può tranquillamente ignorare i suggerimenti del collega piazzato nei pressi dell’aerea.

Forse sarebbe il caso di affidare ai giudici di porta delle sfere di competenza specifiche e dotarli di insindacabilità in certe circostanze, quali i gol dubbi.

Certo è che la storia del calcio vive di episodi fortuiti e i gol fantasma si ripetono sistematicamente, finendo, inevitabilmente, per danneggiare una squadra e favorirne un’altra. Basti chiedere agli inglesi che hanno vinto il loro unico mondiale grazie a un pallone che, forse, non era neppure entrato.

Questa situazione, insomma, logora tutti, in primis gli arbitri. Sì perché sono loro a finire davanti ai riflettori quasi ogni domenica per non aver correttamente valutato tali situazioni. Anche perché capire se sia gol o meno non è facile, dal momento che la perpendicolare al punto estremo della circonferenza verso il centro del campo deve aver superato del tutto la linea per poter parlare di rete valida. Ora, posto che si tratta di eventi rapidissimi (il portiere cerca di allontanare la palla il prima possibile) e che gli arbitri non possono, dopo la bomboletta, tenere anche una riga e una squadra, la soluzione va trovata altrove. Infatti se è vero che anni fa non c’erano strumenti utili allo scopo, ora, nel 2015, la tecnologia può aiutare tutti, anche lo spettacolo del calcio.

Gli inglesi (ai quali ora i gol fantasma risultano probabilmente più indigesti) lo sanno bene e anche la FIFA ha convenuto che l’“occhio di falco” possa risolvere questo annoso problema. Di cosa si tratta? Si tratta di un apposito sistema di rilevamento che capisce se il pallone (munito di chip) sia entrato in porta. La segnalazione arriva praticamente in tempo reale al direttore di gara, mediante un apposito orologio.

Questo sistema è stato usato con successo in Brasile durante i Mondiali, basti pensare che una rete della Francia contro l’Honduras è stata assegnata in questo modo.

La Bundesliga si adatterà presto (già l’anno prossimo). In Italia, invece? I costi elevati e il consueto tradizionalismo sembrano ostacoli insormontabili. Anche se il presidente della lega di Serie B Abodi sembra pronto a fare breccia nel conservatorismo tricolore. Abodi vorrebbe poter usare la “goal-line technology” già dalla prossima stagione, almeno nei play-off.

In attesa di iniziative concrete, di fondi da investire e di risposte certe a tutti gli amanti del calcio non resta che ritrovarsi il lunedì nella speranza di capire, dopo una ventina di replay, se il pallone era entrato. Le polemiche circa i gol-non gol, insomma, almeno per ora, sono destinate a continuare.