Inghilterra, momento d’oro per il Newcastle dei giovani: dove arriverà?

18.11.2014 21:03 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footballscouting.it
Inghilterra, momento d’oro per il Newcastle dei giovani: dove arriverà?
© foto di wikipedia

 

Il club del nord est dell’Inghilterra infatti presenta da tempo un’ottima linea verde che nel tempo ha visto giocatori del calibro di Andy Carroll, Nile Ranger, Adam Campbell, Sammy Ameobi e ultimamente Adam Armstrong scendere in campo. Sono poche le società che possono vantare giocatori di questo calibro, anche se più o meno blasonate: il Manchester United ad esempio ha visto in Danny Welbeck l’ultimo dei suoi talenti sbocciati, mentre il Southampton, la cui storia in ambito di Academy è celebre, non produce qualcosa di importante dai tempi dell’esordio di Theo Walcott, e così via.

Contro il Manchester City, nella gara di coppa di lega, quattro dei giocatori che hanno contribuito all’importante vittoria esterna dei Magpies provenivano dalle giovanili del club, e contro il West Bromwich erano due i titolari che partivano dall’undici iniziale (senza considerare l’assenza di Rolando Aarons, uno dei migliori talenti emersi dalle giovanili del club). Questo significativo cambiamento nella filosofia della società inglese è stata legata alla considerazione che i giocatori stranieri non hanno portato i risultati sperati nell’ultimo periodo dimostrandosi per lo più solo costosi.

Alan Pardew, allenatore dei bianconeri, recentemente ha sottolineato come tale decisione sia stata elaborata da tutto lo staff e che abbia portato a puntare “sui giovani che avevamo qui nella nostra zona. Ora è il momento di raccogliere quanto seminato e, se non ci fosse la possibilità di trovare ragazzi in questa zona, si deve radicarli qui e creare un legame con la nostra città“. Tutto ciò ha permesso al club di creare un Academy di ridotte dimensioni ma di grande talento da cui lo staff tecnico riesce a tirar fuori il meglio, considendo un budget di 2.5 milioni di sterline annuali (meno del 4% del fatturato del club).

Non è naturalmente tutto rose e fiori perché è stato necessario superare alcuni problemi organizzativi come la possibilità per le giovani leve di allenarsi con la prima squadra o la divisione di settori fra le giovanili ed i campioni bianconeri; tutte situazioni che la società ha ora preso di petto e sta cercando di risolvere a mano a mano.

Il futuro dei Magpies passa quindi dalla capacità di organizzare la propria struttura giovanile e formare nuovi talenti che possano fare le fortune del club.