Dal 2013 fino a Suso: il Milan e l'inversione a U nello scouting

16.11.2016 09:15 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: milannews.it
Dal 2013 fino a Suso: il Milan e l'inversione a U nello scouting

Correva l'anno 2013 e le parole di Barbara Berlusconi parvero a molti un j'accuse netto, la volontà di mettere un punto e far tabula rasa. Da quell'anno, invece, da quando il Milan ha preso coscienza di dovere e volere oltrettutto potenziare la propria rete di scouting, la questione è cambiata. E' stato un anno zero, di un nuovo inizio. Quello dove il Milan di Adriano Galliani e Rocco Maiorino ha deciso di aumentare sia il numero di osservatori che di capillarità della rete. Più settore giovanile, meno investimenti 'tanto per', sebbene questo sia chiaramente un progetto e non certo attuabile in pochi giorni. Suso è la molla per scrivere queste righe, visto che l'ad Galliani ha specificato che "è il frutto del lavoro di Maiorino e dello scouting". Sotto impulso di Barbara e Galliani dal 2013, il Milan ha riorganizzato una rete con Tremolada e Monaco come responsabili, più professionisti d'esperienza quali l'ex Genoa, Bega, che segue i ragazzi in prestito e Paresce, profondo conoscitore del calcio internazionale. Niang e Suso sono gli uomini copertina, inoltre c'è stato un netto aumento del rapporto diretto col settore giovanile che ha portato in prima squadra ragazzi come Calabria, Donnarumma, Locatelli. In società, nonostante un inizio altalenante, visto che ambientarsi al nuovo campionato non è mai facile, c'è grande fiducia in Gustavo Gomez. Classe 1993, paraguaiano e vincitore del campionato argentino col Lanus, chi lo conosce bene garantisce che sarà un perno del Milan del futuro. Un club che, da tre anni a questa parte, ha deciso per una profonda svolta anche nel settore scouting. Che serva da monito, e da binario, anche per la società di Fassone e Mirabelli. Che i cinesi non gettino al vento il lavoro e le basi di un treno impostato da Galliani, Barbara e Maiorino.