Cicchetti Consiglia: Gaston Pereiro, l’erede di Recoba

21.01.2015 18:31 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.milanews24.com
Cicchetti Consiglia: Gaston Pereiro, l’erede di Recoba

Per un ragazzo cresciuto nel mito di Alvaro Recoba, per il quale è arrivato a tatuarsi il suo volto sul braccio destro, deve essere il massimo giocare insieme al suo idolo di infanzia e condividerne spogliatoio e soprattutto la vittoria di un campionato. Tutto questo è successo ad un ragazzo di appena diciannove anni, che con il suo talento e le sue magie sta incantando tutto l’Uruguay. E’ lui l’erede designato de ‘El Chino’? Al Nacional Montevideo ci credono fortemente e già si spellano le mani vedendo crescere ogni giorno le quotazioni di questo gioiellino cresciuto in casa che ha contribuito e non poco alla conquista del torneo Apertura della Primavera Division uruguaiana. Gaston Pereiro ha davvero tutte le componenti per essere considerato il prototipo del giocatore moderno. 188 cm, piede sinistro vellutato, fiuto del gol, personalità, capacità di inserimento con o senza palla, tecnica e visione di gioco da giocatore vero. E’ un ‘enganche’ che ha però ben poco di sudamericano, con le sue caratteristiche da dinoccolato (ma molto elegante) che si rifanno più ad un fantasista nord-europeo che ad un funambolo nato a quelle latitudini. Classe ’95, è una delle migliori espressioni della nuova generazione di calciatori uruguaiani. La Nazionale Celeste U20 gli ha affidato la maglia numero dieci della propria rappresentativa e Pereiro non ha tradito le attese, con un gol pesantissimo (con un preciso colpo di testa su inserimento da dietro, uno dei colpi migliori del suo vasto repertorio) contro il Brasile e il punteggio pieno nel girone eliminatorio. Fiducia ben ripagata e spalle larghe per questo gigante buono che nel suo club viene spesso utilizzato come trequartista nel 4-2-3-1 alle spalle di un’unica punta, ma che può tranquillamente agire da centrocampista offensivo o da mezzala, grazie alla sua qualità e alle ottime doti fisiche. Ottima la stagione appena conclusa, terminata con nove reti messe a segno nell’anno solare 2014 tra i due campionati disputati, davvero niente male per un giovane alle prime esperienze da titolare in prima squadra. E’ pronto per l’agognato salto in Europa? Per molti è un predestinato, un ‘craque’ in grado di diventare in futuro un potenziale top-player, per i detrattori, invece, è un giocatore ancora alla ricerca della giusta collocazione tattica e che ha un passo forse un pò troppo compassato per i ritmi europei. La verità probabilmente sta nel mezzo, soprattutto in considerazione della giovanissima età e di una crescita ancora da completare. Le premesse perché possa essere protagonista in Europa ci sono tutte, così come hanno notato da tempo Juventus, Udinese e Milan in campo italiano (nonostante lo status da extracomunitario) e l’onnipresente Atletico Madrid in campo europeo.