Cicchetti: "Cessione di Muriel spada di Damocle"

13.01.2015 09:12 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.tuttoudinese.it
Cicchetti: "Cessione di Muriel spada di Damocle"

In occasione dell'appuntamento con "A TuttoUdinese" su Radio Presenza, sabato è intervenuto l'agente Fifa Gianfranco Cicchetti, che ha parlato del mercato dell'Udinese, in particolare della cessione di Muriel, ma anche dei possibili nomi nuovi per il centrocampo e l'attacco, ma anche di talenti sudamericani, sempre molto seguiti dai bianconeri.

Qual è la sua sensazione dopo l’addio di Muriel, Brkic e Belmonte sulle scelte dell’Udinese?
L’Udinese è riuscita a sfoltire e togliere gli elementi in esubero presenti in rosa e per la prima volta l’Udinese ha venduto anche a gennaio, cosa molto rara in passato. E’ andato via un big come Muriel, non un titolare, ma un giocatore considerato un fiore all’occhiello della rosa bianconera. La sua è stata una cessione molto interessato, visto che l’Udinese ha ricavato comunque 12 milioni di euro, che dovrebbero essere reinvestiti per altri obiettivi. Sono stati ceduti anche altri giocatori come Coda, Brkic e Belmonte e non è escluso che possa accadere ancora qualcos’altro. Ora però mi attendo almeno un paio di arrivi, in particolare un centrocampista e un attaccante. I nomi sono diversi e nei prossimi giorni, fino alla chiusura del mercato del 2 febbraio, l’Udinese potrà mettere a segno almeno due colpi importanti.

Ha fatto bene l’Udinese a cedere Muriel o è stata una mossa azzardata?
E’ una domanda da un milione di dollari. Se dovessimo guardare gli ultimi due anni, l’Udinese potrebbe aver fatto l’affare del secolo, ma guardando alla prospettiva e alle qualità del giocatore, la sua cessione potrebbe essere un rimpianto. Ultimamente il colombiano non riusciva ad esprimere tutto il suo potenziale a causa di diverse problematiche, tra cui anche quelle fisiche, che ne hanno condizionato la sua avventura italiana. Purtroppo lo abbiamo visto solo a sprazzi e il miglior Muriel si è visto solo a Lecce, con Cosmi. Poi per via degli infortuni e forse anche perché Guidolin non lo vedeva, ha giocato poco ed è stato quasi sempre chiuso da un mostro sacro come Di Natale. La sua cessione è una spada di Damocle e per ora non si può stabilire se l’Udinese abbia fatto bene o male. Però al momento penso che abbia fatto bene.

La Sampdoria invece ha fatto bene ad acquistarlo a 12 milioni?
La Sampdoria ha reinvestito e non solo dopo la cessione di Gabbiadini. Aveva comunque un tesoretto derivante dalla cessione di Mustafi al Valencia. I blucerchiati hanno portato a casa anche un altro talento interessante come Joaquin Correa dell’Estudiantes, giocatore seguito anche dall’Udinese nei mesi scorsi. La Samp ha messo a segno due colpi veramente importanti e se dovesse acquistare anche Eto’o diventerebbe la mina vagante del campionato. Stiamo assistendo ad un mercato pirotecnico in Italia, considerando che siamo solo a pochi giorni dall’apertura della sessione. Negli ultimi anni non si era mai vista una cosa simile ed è un segnale di tendenza rispetto al passato, ma significa anche che in estate molte squadre hanno sbagliato la campagna acquisti e ora corrono ai ripari. Juve e Roma, ad esempio, hanno fatto bene in estate e a gennaio faranno poco e nulla.

Quali sono i nomi caldi per il mercato dell’Udinese?
Si parla di Kurtic della Fiorentina come possibile nome per il centrocampo e potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto, ma i viola prima di cederlo vorranno trovare un sostituto, vista la carenza numerica in quel settore, così come anche l’Udinese che, con l’assenza di Badu per la Coppa d’Africa e qualche infortunio e squalifica di troppo, a cui si è aggiunto anche il Sub20 con giocatori come Lucas Evangelista partiti per l’Uruguay, si è ritrovata con gli uomini contati. Potrebbe arrivare anche un attaccante e i nomi potrebbero essere diversi. I più interessanti potrebbero essere Niang del Milan, in prestito con diritto di riscatto, e Pavoletti del Sassuolo, nome uscito nelle ultime ore. C’è tanta carne al fuoco, ma i nomi potrebbero essere anche altri, poiché lo scouting friulano è uno dei migliori, per non dire il migliore, e ci ha spesso abituati a nomi a sorpresa che non erano stati elencati dalla stampa.

Tra i tifosi ci si chiede se sia meglio puntare su un giocatore esperto come fatto in estate con Thereau o su un giovane talento, magari sudamericano…
Bisognerà capire gli obiettivi. Se si cerca un giocatore pronto o fare un investimento in prospettiva, ma questo lo sanno solo i dirigenti friulani. Se bisognerà mettere una toppa come capita a gennaio, meglio puntare sull’usato sicuro e pensare a giocatori come Pavloetti o Gilardino, proposto all’Udinese, puntando su giocatori affidabili ed esperti che non richiedono ambientamento. Se non c’è questa esigenza e si vuole guardare ancora una volta al futuro, si potrebbe pescare all’estero e in questo l’Udinese è maestra. Mi aspetto molto dall’Udinese per il Sub20 Sudamericano, in programma tra pochi giorni in Uruguay. Tra Brasile, Argentina e proprio Uruguay, ci sono tanti buoni prospetti che l’Udinese conosce e penso che qualcosa possa arrivare, viste anche alcune voci che girano nell’ambiente sudamericano.

Da esperto di calcio sudamericano, quale potrebbe essere un nome papabile per l’Udinese?
Ci vorrebbe un’intera pagina di quaderno per scrivere tutti i ragazzi talentuosi che potrebbero arrivare. Dipende dal tipo di giocatore che l’Udinese sta cercando, ma dovessi fare un nome su tutti, in Brasile ce ne sono diversi, ma potrei dirti Nathan dell’Atletico Paranaense, oppure Gabriel Boschilia del Sao Paulo. Giocatori molto interessanti che l’Udinese conosce benissimo, così come Malcolm del Corinthians, altro giocatore che gli scout friulani conoscono molto bene, come anche Kenedy della Fluminense. Guardando all’Uruguay, c’è Gaston Pereiro del Nacional Montevideo, che è un predestinato, un giocatore assolutamente forte. Nell’Uruguay Under-20 manca anche Kevin Mendez, giocatore acquistato dalla Roma e andato in prestito al Perugia, questo può far capire il livello dell’attacco della Celeste. Un nome che più volte è stato proposto all’Udinese è quello di Guillermo Cotugno del Danubio, in possesso del passaporto italiano, con Vincenzo D’Ippolito che ha il mandato per l’Italia. Potrebbe essere un nome buono per l’Udinese, poiché si tratta di un difensore interessante, sulla falsa riga di Gimenez dell’Atletico, che ha annullato Balotelli al Mondiale. Ci sono tante soluzioni e, come spesso accade, l’Udinese non si farà trovare impreparata.

Più difficile invece arrivare a Niang e Gilardino?
Non è detto. Per Gilardino dipende dal suo ingaggio e dall’età visto che quest’anno compirà 33 anni. Niang invece è un giovane buono sia per l’immediato che in prospettiva, fossi nell’Udinese lo prenderei subito perché secondo me ha potenzialità importanti e, a 20 anni, ha tutto per fare bene. Non è facile giocare nel Milan a 18 anni come lui ha fatto. Ricordo la gara del Camp Nou quando dopo un contropiede micidiale colpì il palo. Fu un’azione che avrebbe potuto cambiare la storia del Milan in quella Champions, lì si intravidero le sue potenzialità che, anche per problemi caratteriali, non è esploso al Milan ma all’Udinese sono bravi a far crescere i giovani e questa potrebbe essere la soluzione ideale sia per il giocatore che per l’Udinese.

Niang è però molto seguito anche in Premier, che ha un fascino maggiore rispetto alla Serie A…
In Inghilterra è in Newcastle la squadra maggiormente interessata all’ex-Caen e potrebbe esserci un intreccio di mercato con il Genoa. I rossoblu via Newcastle dovrebbero acquistare Facundo Ferreyra, argentino di proprietà dello Shakhtar e gli inglesi vorrebbero sostituirlo con Niang. Udinese e Genoa hanno anche buoni rapporti, confermati dal passaggio di Edenilson al Grifone e per questo non sono da sottovalutare questi intrecci.

Sembra però che l’Udinese dovrà dire addio a Bergessio, che sembra sempre più vicino al Cagliari…
Bergessio non credo sia stato un obiettivo primario dell’Udinese, che credo si sia limitata a qualche sondaggio. Bergessio è comunque un giocatore che conosce bene la Serie A ed è in grado di arrivare in doppia cifra, ma credo serva più al Cagliari che all’Udinese.

In uscita, il mercato è chiuso nonostante gli interessamenti di grandi club per gente come Widmer ed Heurtaux?
Il supermarket Udinese continua a sfornare grandi talenti come Heurtaux, Widmer, ma anche Gabriel Silva, Bruno Fernandes, che sono i nomi che vanno per la maggiore, senza dimenticare lo stagionato Danilo e l’ottimo Allan, che hanno grande mercato. Per Allan c’erano interessamenti da Russia e Ucraina prima che ci fossero i problemi che hanno perseguitato quella zona e credo che in estate sarà ancora caccia ai talenti friulani per la gioia del cassiere dell’Udinese, che si appresta a fare nuove plusvalenze.

Scuffet, che sembrava un predestinato, non sta trovando spazio. Meglio lasciare il Friuli e provare una nuova piazza o continuare in bianconero?
Credo che nel calcio e nella vita sia importante avere equilibrio. Probabilmente i paragoni con Buffon sono stati esagerati, visto che si parlava di un 18enne che giocava le prime partite in Serie A, ma sono esagerate anche le voci attuali secondo cui se non gioca deve andar via. Scuffet deve fare il suo percorso di crescita, ma ha tutto per arrivare ad altissimi livelli. Ha fisico e personalità, ma anche scaltrezza e furbizia per essere un top player. Ha le stigmate del campione ma deve fare il suo percorso, anche alle spalle di un grande portiere come Karnezis che in pochi credevano fosse così forte. Deve aspettare il suo turno e quando arriverà potrà certamente mostrare ancora le sue qualità, come in Coppa Italia. Magari il prossimo anno si potranno fare valutazioni diverse, ma penso sia meglio per il ragazzo restare a Udine piuttosto che peregrinare in giro.