Caldara, Conti e Gagliardini, l'Atalanta ha già i loro eredi: ecco la classe del '99

25.12.2016 15:23 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.calciomercato.com
Caldara, Conti e Gagliardini, l'Atalanta ha già i loro eredi: ecco la classe del '99

Sfornare un talento dietro l’altro avendo anche  la capacità di valorizzarli nell’arco di poche stagioni. Il settore giovanile dell’Atalanta non smette mai di stupire e la riprova arriva anche dalla splendida stagione che stanno vivendo alla corte di Gian Piero Gasperini i vari Caldara, Gagliardini e Kessie protagonisti in campo e, soprattutto, sul mercato. Il presidente Percassi si appresta ad incassare cifre importantissime per tutti e tre e si sfrega le mani pensando a chi, anche se più lentamente, sta crescendo nella formazione Primavera e sogna in qualche anno  di prendere il loro posto.

99 IS THE NEW 94 – Caldara, Gagliardini, Conti, ma anche Grassi arrivano tutti dalla magica annata dei classe ‘94/’95 che nel 2012-13 sfioró lo Scudetto Primavera arrendendosi in finale soltanto alla Lazio di Cataldi e Keita Balde. Un progetto tecnico, con Bonacina in panchina, che ora sta dando i suoi frutti e che l’Atalanta vuole ripetere anche con i ragazzi nati nel 1999, vincitori soltanto un anno fa dello scudetto nella categoria Allievi Nazionali (contro l’Inter in finale). Oggi quei ragazzi fanno parte di una Primavera che si sta giocando con Inter, Roma ed Entella la testa del girone C il più equilibrato e ricco di patos dell’intera competizione.

DA BASTONI A MELEGONI – Il 3-5-2 schierato da Bonacina ricorda molto lo schieramento tattico della prima squadra di Gasperini e non è un caso che anche nell’incontro di Coppa Italia contro il Pescara il tecnico di Grugliasco abbia potuto attingere e far esordire alcuni dei prospetti più interessanti che, tra l’altro colonizzano da tempo anche le nazionali giovanili italiane.


Il primo, sceso in campo da titolare, è sicuramente Alessandro Bastoni, difensore centrale schierato a sinistra nella difesa a tre e perno della Nazionale Under 17 e Under 18. Mancino puro (deve ancora crescere molto con il piede debole) è imperioso nel gioco aereo e pronto nell’anticipo. Sa anche sganciarsi in progressione e per lo stile di corsa oltre che per l’attitudine in campo ricorda molto il primo Giorgio Chiellini.

 Anche lui partito titolare in Coppa Italia, Christian Capone è il classico attaccante moderno brevilineo e bravo nello stretto. Sa calciare con entrambi i piedi e se quest’anno viene spesso schierato nel ruolo di seconda punta, sa allargarsi anche da esterno d’attacco. Anche lui fa parte delle selezioni giovanili azzurre in cui veste solitamente la maglia numero 10. Lo voleva il Liverpool, ma ha scelto di restare per studiare da vicino i movimenti del Papu Gomez.

Non ha preso parte della sfida di Coppa Italia, in cui è rimasto seduto in panchina, il centrocampista Filippo Melegoni. Mezzala classica, è il giocatore che tocca il maggior numero di palloni in una squadra che vuole provare a manovrare palla a terra. Smista il gioco con grande eleganza, sa impostare con entrambi i piedi e si getta spesso fra le linee con tempi di inserimento che ricordano il primo Marchisio, o anche lo stesso Gagliardini. Fisicamente è ancora molto esile, è lì che deve migliorare.

Alessandro Mallamo è stato l'uomo dei gol pesanti nella passata stagione negli allievi nazionali e fra i tre del centrocampo nerazzurro è forse quello con doti più offensive. Anche lui è nel giro delle Nazionali giovanili italiane e, sebbene non sia altissimo, abbina una grande facilità di calcio ad un'inesauribile capacità di corsa. Un giocatore moderno, di sacrificio, come è diventato nel tempo Emanuele Giaccherini.

Una sfornata di giocatori già in rampa di lancio a cui vanno aggiunti anche il terzino Enrico Del Prato e l'esterno ivoriano Emmanuel Latte Lath. Il vivaio dell'Atalanta non smette di stupire. Per la gioia della proprietà bergamasca, ma anche di tutto il movimento italiano.