La nuova Inter 1-4-3-1-2 di Roberto Mancini

15.09.2015 20:27 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Roberto Mattina - calciocalcio.net
La nuova Inter 1-4-3-1-2 di Roberto Mancini
© foto di Oscar Federico Bodini/Flickr

Dopo una prima stagione travagliata, in cui è stato più Roberto Mancini a doversi adattare all’organico, è arrivato il calciomercato che ha regalato al tecnico jesino il materiale umano tecnico-tattico per approntare una formazione competitiva che ben interpretasse la sua idea di calcio. L’1-4-3-1-2 che tanto sognava la passata stagione il Mancio finalmente diventa realtà e oggi vogliamo scoprire bene pregi e difetti, meccanismi e ingranaggi di questa nuova Inter già capolista di stagione.  

DIFESA A 4 CON LICENZA DI PALLEGGIO

La difesa a 4 è un must di Mancini che parte da lì per costruire la squadra e le azioni offensive; se la miglior difesa (come si suole dire) è l’attacco, beh i difensori interisti ne sono la piena incarnazione: Miranda-Murillo hanno il compito di impostare l’azione partendo da dietro e scaricare ora per il metodista, ora per i terzini qualora il compagno di centrocampo fosse marcato a uomo (vedi nella gara contro il Carpi).

Inoltre i due terzini oltre che partecipare al giro palla, hanno licenza di offendere sfruttando le catene create con gli interni di centrocampo e gli attaccanti. Juan Jesus o Telles e Santon in questo sono autorizzati a “mangiare campo” verso l’area avversaria facendosi trovare pronti al dialogo con i compagni o pronti al cross in mezzo.

MEDIANA DURA E QUALITATIVA

 

In mezzo regna la solidità: che giochi Medel o Felipe Melo il ruolo di metodista viene comunque affidato ad un lottatore di forte personalità in grado di reggere il peso della linea dirigendo i compagni e dettando i tempi. Fondamentale in quel ruolo anche l’applicazione tattica in fase di non possesso. Gli interni di centrocampo devono avere anch’essi molta forza fisica ma soprattutto qualità di tiro dalla distanza: un dogma di questa Inter è infatti il tiro dalla trequarti campo e in questo sia Guarin (in gol nel derby) che Kondogbia sono eccellenti interpreti.

ATTACCO A 2 COL TREQUARTISTA O A 3 IN LINEA

In avanti finora l’Inter si è sempre schierata con il 4-3-1-2 nonostante la presenza di Perisic contro il Milan potesse far pensare ad un passaggio ad un più offensivo 4-3-3. Invece l’ex Wolfsburg ha giocato trequartista dietro Jovetic e Icardi; i movimenti sono interessanti, perché le punte sono chiamate a venire in contro ai compagni raccogliendo i loro passaggi sulla trequarti per poi scoccare il tiro da fuori area. Spesso infatti più che la percussione i nerazzurri prediligono il tiro da fuori area. In caso di attacco a 3 poi scontata la possibile presenza di Ljajic sull’esterno. Jovetic capocannoniere finora con 3 reti in 3 gare di campionato è il giocatore più offensivo e pericoloso della squadra.  

ESEMPIO DI FASE OFFENSIVA

Un esempio interessante di fase offensiva dell’Inter è dettato da uno degli schemi più comuni usati da mancini: la punta viene incontro per dettare il passaggio in verticale o l’appoggio del terzino che si era sovrapposto, raccoglie palla e scarica il tiro in porta

ARMI SEGRETE

Come più volte detto, l’arma segreta dell’Inter è rappresentata dalla qualità di Jovetic; il montenegrino infatti possiede un’ottima tecnica che ne fa per forza di cose un giocatore determinante.  Finora con 3 gol in 3 giornate di campionato ha dimostrato quanto determinante possa essere il suo contributo alla causa, ma ancor più decisivi potrebbero risultate i suoi assist, soprattutto i lob a scavalcare la difesa per l’inserimento dei compagni. Altra arma incredibile, la freddezza sotto porta di Icardi bomber vero.

PUNTI DEBOLI

L’Inter attaccando molto con i terzini, soprattutto dal lato destro presidiato da Santon, si scopre abbastanza e presta il fianco all’attacco laterale degli avanti avversari. Spesso infatti Miranda o chi gioca centrale destro, deve coprire il campo lasciato vuoto dal terzino, creando non pochi squilibri nella retroguardia che si trova spesso uno contro uno. In queste prime uscite peraltro, i giocatori della difesa interista si sono trovati a dover affrontare spesso gli avversari nell’uno contro uno dimostrando non troppa sicurezza e facendosi in alcuni casi saltare.

Nei calci d’angolo difendendo comunque sempre a zona, a volte si prende qualche rischio, quindi studiarsi i calci piazzati a favore contro l’Inter potrebbe portare buoni frutti.