Il nuovo Milan di Brocchi

15.04.2016 11:14 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: newgproject.wordpress.com
Il nuovo Milan di Brocchi
© foto di delfort/Wikipedia

Nel calcio, si sa, può cambiare tutto in un attimo. Dopo la sorpresa scaturita dall’annuncio dell’esonero di Mihajlovic, bisogna già concentrarsi per capire come potrà essere da qui a fine stagione l’assetto tattico del Milan con il tecnico ex-Primavera Brocchi. Proviamo ad andare ad analizzare ciò che il neo-allenatore ha fatto nel settore giovanile e trasportiamolo in prima squadra.

La fase di possesso palla

L’inizio della manovra

Primavera – All’inizio della manovra, Brocchi ha sempre preteso una circolazione della palla a terra e con un buon ritmo. In situazione di rinvio dal portiere, i due centrali di difesa si posizionano sui vertici dell’area di rigore, creando lo spazio in mezzo per l’abbassamento del mediano. in caso di pressing su quest’ultimo, ecco attivarsi una rotazione dei centrocampisti, con l’abbassamento di una delle due mezz’ali (più frequente quella di destra) per ricevere palla. I due terzini alzano sin da subito la loro posizione, rimanendo molto larghi per garantire ampiezza.

Prima Squadra – Il Milan di Mihajlovic ha spesso provato a impostare l’azione palla a terra ma non sempre con i risultati sperati. Nella Prima Squadra manca quella qualità in grado di superare la prima linea di pressing avversario e questo ha comportato un elevato numero di palloni persi in uscita.

Lo sviluppo del gioco

Primavera – Lo sviluppo della manovra di Brocchi era caratterizzato da un possesso palla finalizzato alla conquista dello spazio. Si vedevano spesso cambi di gioco per pescare i terzini alternati a scambi nello stretto tra i i tre centrocampisti e il trequartista. Uno dei problemi principali del 1-4-3-1-2 è mantenere un ampiezza in grado di favorire gli inserimenti centrali. Ecco perchè alle due punte e al trequartista venivano spesso richiesti movimenti ad allargarsi. Avendo in rosa delle mezz’ali in grado di inserirsi con buoni tempi in area di rigore, i movimenti degli attaccanti erano fondamentali.

Prima Squadra – Certo il sistema di gioco era diverso. Il 1-4-4-2, di base, ha caratteristiche differenti. Tuttavia, alcuni punti in comune li possiamo trovare, per esempio nella costante proiezione offensiva dei terzini o nei movimenti ad allargarsi delle punte. E il trequartista? Forse, il giocatore più adatto potrebbe essere Bonaventura, visto che già con Mihajlovic si accentrava più di Honda e con maggiore qualità. Tuttavia, l’ex-atalantino sarebbe la mezz’ala perfetta di Brocchi, che richiede anche tanto sacrificio in fase di non possesso palla.

La fase di non possesso

Primavera – La squadra di Brocchi teneva la difesa molto alta per favorire un pressing molto offensivo. I giocatori del Milan avevano il compito di creare densità in zona palla per poi riconquistare il pallone ed effettuare ottime transizioni positive. Come ogni squadra che applica un pressing simile, i rossoneri diventavano vulnerabili in caso di cambi di gioco ben effettuati.

Prima Squadra – La condizione psicologica che ha ereditato dalle gestioni precedenti di sicuro non ha aiutato Mihajlovic ad applicare le sue idee in fase di non possesso. Anche qui, il tecnico serbo ha sempre spronato la linea difensiva a rimanere alta, esortando i terzini ad accorciare velocemente e con cattiveria sull’esterno. Purtroppo, la squadra troppe volte è risultata spaccata in due, con la difesa troppo bassa forse e vulnerabile in caso di ripartenza avversaria.