Il 4-4-2 la genesi del calcio per Boscaglia

Roberto Boscaglia dopo essersi fatto le ossa in giro per la Sicilia, da Agrigento a Caltanissetta, passando per Alcamo, si è ormeggiato sulle rive trapanesi portando con se il suo bagaglio calcistico marchiato 4-4-2. Il modulo, è certamente quello, che almeno in cadetteria, da più sicurezze e che rende una squadra normale come il Trapani, una temibilissima avversaria. I granata isolani fanno del gioco offensivo un vero e proprio baluardo perché si sa, la miglior difesa è l'attacco, ma è proprio questo il loro primo tallone di Achille.

DIFESA MA NON TANTO

In porta ci vuole un portiere ben preparato fisicamente e molto reattivo, in questo Gomis è una sicurezza con una reattività che a volte incendia gli animi ed esalta. Tutto questo perché la frequenza dei tiri in porta è notevole, vista l'offensività della squadra, che spesso si espone al contropiede avversario. I terzini devono essere sincronizzati: se uno sale ad aiutare la fase offensiva dal lato in cui si sviluppa l'azione, l'altro resta bloccato o comunque sulla linea dei mediani pronto a rinculare qualora ce ne fosse bisogno. I due centrali infine devono essere alti e molto forti di testa, molti dei gol del Trapani infatti nascono da calci piazzati e interventi dei centrali difensivi.   

CENTROCAMPO CON LE ALI

Tutto ruota attorno al lavoro degli esterni di metà campo, identikit che deve rispecchiare le seguenti caratteristiche: ambidestro, veloce, agile, bravo nel dribbling e nel creare la superiorità numerica nell'1vs1, bravo nell'inserirsi senza palla trovando la via del gol dalla zona centrale dell'area di rigore. Per chiarire il discorso, si guardi il seguente video, dove vengono evidenziati 3 gol fatti dall'esterno Basso in questa stagione di Serie B 2014/2015

GUARDA IL VIDEO

I mediani hanno prettamente capacità di rottura e sono impiegati prevalentemente per contenere le offensive avversarie ma non viene disdegnata la capacità di inserirsi e concludere a rete.  

ATTACCO BOMBA

La coppia offensiva deve essere ben assortita con gente che sappia buttarla dentro in qualsiasi modo. Il duo preferito da Boscaglia, è un attaccante centrale un po' più rapido e bravo nell'1vs1 che possa saltare il marcatore e andare in porta e un corazziere centimetrato, la punta centrale per così definirla,  che riesca a spizzare la sfera sui cross a beneficio dei compagni di reparto o sfruttare il fisico per farsi sentire in area di rigore mettendola dentro di testa. I numeri finora dicono 38 reti segnate 16 delle quali confezionate dalla coppia Abate (6) - Mancosu (10).

UN ESEMPIO DI FASE OFFENSIVA

Durante il possesso palla, il Trapani attacca spesso e volentieri con 6-7 uomini in cui troviamo per ruolo: i due centrocampisti centrali (CC), i due esterni di centro campo (CS e CD) uno dei due terzini (TS o TD) i due attaccanti (PC e AC).

 

Come si evince dallo schema in figura (GUARDA IMMAGINE), la palla finisce subito al CS che ha 3 soluzioni: scaricare indietro per l'accorrente TS; dribblare, raggiungere il fondo e crossare in mezzo per AC, PC e CD che nel frattempo si è inserito in area; dribblare, rientrare e tirare in porta.  

ARMI SEGRETE

Rispondono ai nomi dei 3 esterni principali messi in campo a turno da Boscaglia: Nadarevic (20 gare 4 gol e 7 assist), Basso (12 gare 3 gol) e Falco (19 gare 1 gol e 8 assist)

PUNTI DEBOLI

I numeri parlano chiaro finora: 45 gol subiti con una media di circa 2 goal a partita suddivisi in 18 subiti in casa e 27 subiti fuori casa, conseguenza di quest'atteggiamento così prominente. I centrali sono lenti e soffrono le imbucate da dietro degli attaccanti che partono in linea. Stranamente poi, sofferenza particolare si registra sui calci d'angolo a sfavore, dove spesso le torri avversarie riescono a trovare la via della rete nonostante i centimetri (non pochi) a disposizione dei granata. La propensione offensiva espone a contropiedi letali che spesso non vengono arginati.