Top XI Germania 2016 – Europeo under 19

25.07.2016 21:46 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: sciabolatablog.altervista.org
Top XI Germania 2016 – Europeo under 19

Terminato ieri sera con il 4 a 0 francese sui malcapitati Azzurrini l’Europeo under 19, ecco la Top XI Germania 2016, ovvero i migliori undici (più qualche honorable mention per la panchina) della competizione.

Top XI Germania 2016

Alex Meret
Come avevo anticipato su Facebook presentando l’Europeo, il portierino classe 97 di proprietà dell’Udinese (ma che giocherà alla Spal la prossima stagione, in Serie B) si conferma essere il miglior estremo difensore del torneo. Tante parate importanti soprattutto nelle prime gare – come quella contro la Germania, dove tiene a galla la nazionale italiana di fatto rivelandosi decisivo nel passaggio del turno – a suggellare il suo valore. Oggi come oggi vedo un solo estremo difensore nato nel 1997 superiore a lui, in tutto il continente: Bartłomiej Drągowski, appena acquistato dalla Fiorentina (se non lo conoscete potete scaricare il mio “La carica vol. 3”, gratuitamente, da qui).

Clément Michelin
Fino al giorno della finale sono rimasto abbastanza in dubbio sul ruolo di terzino destro, col nostro Davide Vitturini – reduce da una buonissima stagione a Pescara – in corsa per la titolarità. Poi la finale ha visto il tracollo Azzurro, ed è giusto quindi premiare questo ragazzo molto diligente tatticamente ed anche efficace nelle sue scorribande offensive: con 3 assist a referto risulta il migliore sotto questo aspetto dell’intero Europeo, assieme con il compagno Harit ed il tedesco Horn.

Filippo Romagna
Per rendimento sicuramente uno dei migliori centrali dell’Europeo, se non il migliore in assoluto. Almeno sino alla finale, quando in quei primi venti minuti tragici compie due errori importanti (non è il solo che sbaglia, ma su entrambi i primi due goal francesi parte della responsabilità è da ascrivere anche a lui) e macchia fortemente il suo torneo. Alla fine, però, mi sembra giusto comunque premiarlo per quanto fatto nelle quattro partite precedenti: se l’Italia arriva – inaspettamente – in finale, molto è anche merito suo.

Issa Diop
Sempre presente e sempre puntuale, il centrale difensivo del Tolosa – con già diverse presenze in Ligue 1 – si conferma essere uno dei migliori centrali della competizione, contribuendo fattivamente alla concretizzazione di un risultato importante: quella francese risulta essere la miglior difesa dell’Europeo under 19, con 4 reti incassate in 5 gare (fino a prima della finale la migliore era quella italiana, crollata poi proprio al cospetto della Francia).

Federico Dimarco
Sicuramente una delle note più liete di questo Europeo under 19: il terzino interista, che l’anno prossimo giocherà (speriamo, temo parta dietro a Pasqual) ad Empoli, mette in mostra una grandissima tecnica, soprattutto di calcio. E’ un difensore ma segna quattro reti, tutte da calcio piazzato: tre rigori ed una punizione (decisiva, in semifinale).
Uno dei talenti più fulgidi di questo torneo. Vediamo se il vetusto calcio italiano saprà bruciare anche lui.
A margine: lo porterei direttamente in under 21, a giocarsi il posto coi vari Barreca e Masina…

Gonçalo Rodrigues
Con Ruben Neves e Renato Sanches già partiti verso altri lidi (titolare dell’under 21 il primo, campione d’Europa con la nazionale maggiore il secondo) è Gonçalo Rodrigues a doversi prendere in mano il centrocampo del Portogallo, sicuramente il migliore al mondo, oggi, se consideriamo la sola classe 97. Ne esce un buonissimo torneo disputato da un giocatore molto dinamico e combattivo, che da buon lusitano sa però dare anche qualità al suo palleggio.

Lucas Tousart
Sicuramente uno dei migliori giocatori in assoluto per rendimento. Capitano della nazionale francese, gioca praticamente a tutto campo aiutando sia la fase di non possesso, che quella di costruzione, che quella di rifinitura. Un giocatore di buona forza fisica ma anche non meno tecnica, con doti di leadership interessanti. Una ennesima pepita del vivaio lionese, che a mio avviso dovrebbe iniziare a trovare per lui un po’ di spazio anche in prima squadra…

Benjamin Henrichs
Si era già messo in mostra due anni fa, all’epoca dell’Europeo under 17, quando lo selezionai per la panchina della mia Top XI di quell’edizione. Il tempo è passato, la nazionale tedesca non ha raccolto risultati molto migliori – per altro di fronte al proprio pubblico – ma lui continua a dare dimostrazione di essere uno dei migliori interni in circolazione in Europa.

Steven Bergwijn
L’ala del PSV è ormai una certezza da anni a livello giovanile, oltre che un giocatore già nel giro della prima squadra. Con giocatori così non è mai facile capire quale carriera possano costruirsi, perché alla tecnica di base indiscussa abbinano sempre una straripante condizione atletica frutto di una maturazione precoce che non dà mai l’esatta idea del margine di crescita che il ragazzo può avere nel professionismo. Di certo c’è che ad oggi Bergwijn è tra i migliori classe 1997 d’Europa.

Jean-Kévin Augustin
Capocannoniere della competizione, anche grazie ad una nazionale che macina gioco e goal come nessuna, JK Augustin abbina atletismo e tecnica come poche altre punte in circolazione oggi in Europa a livello giovanile. Purtroppo per lui è cresciuto nella cantera del PSG, e lo sbocco in prima squadra non sarà facile. Già oggi, però, è un giocatore che meriterebbe un posto in Ligue 1.

Kylian Mbappé
A mio avviso indubbiamente il miglior giocatore della competizione. Vero, in finale non brilla come nelle altre gare (pur non facendo nemmeno male, intendiamoci), ma nel complesso è – pur sotto età, e questa è una cosa da tenere ben presente – il giocatore che più di tutti riesce a far saltare le difese avversarie a ripetizione. In particolar modo risulta devastante sia nella gara contro l’Olanda che in semifinale: un ragazzino da tener d’occhio per il futuro.

 

Scalzato dal ruolo di titolare che si era conquistato all’Europeo under 17, il vice di Meret a mio avviso è l’olandese Yanick van Osch.

Tra i difensori spazio invece al succitato pescarese Davide Vitturini, con il francese Christ-Emmanuel Maouassa sull’out opposto. Come centrali la mia scelta ricade sul croato Martin Erlić, classe 1998 in forza al Sassuolo, e sul francese Jérôme Onguene (Francia che così ha tutti e quattro i titolari difensivi tra campo e panca di questa Top XI Germania 2016).
A centrocampo cambio di modulo rispetto alla formazione titolare, con passaggio al 4-2-3-1. I due interni diventano così il cagliaritano Nicolò Barella, autore di un grande Europeo e purtroppo smarritosi in finale (con un epilogo diverso avrebbe potuto giocarsi con Rodrigues un posto da titolare) e l’olandese Abdelhak Nouri, che nella sua formazione fa la mezz’ala sinistra creativa.

I tre trequartisti alle spalle dell’unica punta, che è l’olandese Sam Lammers, sono i francesi Ludovic Blas (a destra) ed Amine Harit (in mezzo), oltre che l’inglese Isiah Brown (a sinistra).

Un formazione davvero niente male nemmeno quella delle riserve!