Ricardo Kishna ai raggi X, ecco l’obiettivo della Lazio

C’è da limare ancora qualche dettaglio nella trattativa, ma Ricardo Kishna nei prossimi giorni sarà un giocatore della Lazio, per volontà sua e di Mino Raiola, suo agente. L’esterno olandese firmerà un contratto di quattro anni a 1,2 milioni di euro a stagione, nelle casse dell’Ajax finiranno tre milioni di euro. Ancora da definire i tempi del pagamento, i lancieri vogliono che venga eseguito in un’unica soluzione, la società di Lotito vorrebbe dilazionarlo in più tranche.

Nato a L’Aia il 4 gennaio 1995, possiede il doppio passaporto, olandese e surinamese per via delle origini del Padre. Molto legato alla famiglia tanto da avere tatuato il volto della sorella sul braccio, Ricardo Kishna cresce nel club della sua città, l’Ado Den Haag per passare all’età di 15 anni nel più prestigioso vivaio giovanile d’Olanda, quello dell’Ajax. Inizia vestendo la casacca dell’Under-19, per poi passare l’anno successivo a quella del Team B dei Cigni, sei le presenze condite con due marcature. Nello stesso anno Frank de Boer considera il ragazzo pronto per l’approdo in prima squadra, insieme a Jairo Riedewald e Riechedly Bazoer, e lo fa esordire nel febbraio 2014 contro l’AZ Alkmaar, risultato ? Gol all’esordio e un destino già scritto. L’ultima stagione è stata quella della sua definitiva consacrazione a livello internazionale, esordio in Champions League e un totale di 40 presenze, sette marcature e 13 assist. Durante il mercato invernale le richieste per il giovane sono state tante: Juventus, Liverpool e Milan erano pronte a volare ad Amsterdam per chiudere l’operazione, ma la volontà di Ricardo Kishna di finire la stagione con la maglia dell’Ajax è stata decisiva, volontà che ha permesso alla Lazio di muoversi con più tempo e definire tutti i dettagli per il suo trasferimento in biancoceleste.

Esterno sinistro tecnico e fisico, Ricardo Kishna ha avuto una crescita esponenziale durante questa stagione nelle trafile dell’Ajax. Una personalità forte che gli ha permesso di mettere in mostra il suo repertorio su palcoscenici importanti senza nessun tipo di timore. Il suo marchio di fabbrica è decisamente l’uno contro uno, tenta spesso il dribbling per poi arrivare sul fondo e mettere la palla in mezzo per la testa degli attaccanti. All’occorrenza può anche giocare sulla fascia destra, anche se il suo mancino lo costringerebbe ad accentrarsi snaturando il suo tipo di gioco.