Quali giovani si metteranno in mostra nella prossima stagione?

23.07.2015 20:34 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footbalscouting.it
Quali giovani si metteranno in mostra nella prossima stagione?

Come spesso capita d’estate, i dirigenti dei club di Serie A aggregano diversi giovani alle rispettive prime squadre.

In questo secondo editoriale estivo ci proietteremo quindi sula stagione che verrà, come giusto e normale che sia.

La maggioranza di loro non avrà spazio quanto inizieranno le gare “che contano”, ma i numerosi giovani che hanno debuttato nella passata stagione possono essere un precedente di buon auspicio.

Chi potrebbero essere i nuovi Verde e Donsah? Proveremo a dirvelo noi, in questo pezzo.
Per non dilungarci troppo, facendo così risultare la lettura meno piacevole, parleremo solo dei ragazzi che nello scorso campionato erano ancora nell’orbita dei campionati giovanili.
Questa la prima parte della presentazione

ATALANTA
Davide Merelli (1996): portiere autore di un’ottima stagione in Primavera, nonostante il cattivo andamento della squadra in campionato, aveva già partecipato allo scorso ritiro con mister Colantuono.
Forte fisicamente e molto presente tra i pali, ha lasciato in queste ore il ritiro. Per lui dovrebbe concretizzarsi presto il trasferimento al Forlì.

Boris Radunovic (1996): portiere serbo di grandissime prospettive, nell’ultima stagione ha giocato ben 21 gare nella massima serie del proprio Paese.  Alto ben 195 cm, farà il terzo portiere dietro Sportiello e Bassi (salvo scombussolamenti della situazione portieri).
Conta anche diverse presenze nelle nazionali giovanili.

Tiziano Tulissi (1997): talento cristallino e bergamasco doc, il ragazzo sta avendo l’occasione di mettersi in luce agli occhi dei tifosi nerazzurri nella valle in cui è nato e cresciuto.
Giocatore di qualità, predilige il ruolo di ala in un tridente. Tuttavia si sacrifica molto per i compagni, giocando spesso anche come esterno in un centrocampo a 5.
Al termine del ritiro potrebbe anche partire in prestito.

BOLOGNA
Mouhamadou Sarr (1997): dopo aver scalzato dalle gerarchie della Primavera l’ex titolare e coetaneo Albertazzi, piano piano questo portierino italo-senegalese ha mostrato di avere qualità eccezionali.
Al momento è il quarto portiere dietro a Mirante, Da Costa e Stojanovic. Ciò potrebbe anche portare ad un suo trasferimento in Lega Pro, visto che l’Aquila si era mostrata molto interessata nelle settimane passate.

Adam Masina (1994): terzino sinistro, lo scorso anno aveva iniziato addirittura in Primavera, più vecchio di due anni rispetto alla maggioranza dei compagni. Poi le carenze della squadra felsinea in difesa convinsero Lopez a puntare sul giovane italo-marocchino. Risultato? Da dicembre in poi ha praticamente sempre giocato, mettendo in mostra qualità e quantità notevoli.
Vien da chiedersi cosa aspettino i ct delle nazionali giovanili a inserirlo nel giro.

Vincenzo Silvestro (1998): giocatore di grande personalità e qualità, nella stagione passata ha collezionato qualche scampolo di gara in Primavera (quindi con ragazzi più vecchi anche di due o tre anni rispetto a lui).
Proprio in Primavera ha deciso un derby dell’Appennino con un bel tiro a volo. Non avendo ancora compiuto sedici anni, sembra avere tutti i requisiti per avere una carriera di ottime soddisfazioni.

Mattia Cozzari (1999): centrocampista di grande duttilità e mobilità, può svolgere quasi tutti i ruoli sulla linea mediana. Rossi lo apprezza molto e, al pari di Silvestro, lo ha schierato titolare nella prima amichevole della stagione. Il tutto anche perché al momento il Bologna non ha a disposizione altri centrocampisti, viste le difficoltà sul rinnovo di Matuzalem e l’infortunio di Pulzetti.
Nella passata stagione ha giocato sotto età con gli Allievi Nazionali ed è stato convocato nella nazionale Under  15.

Amadou Diawara (1997): talento di grande livello, è un centrocampista centrale di grande forza fisica e discreta qualità. Ha avuto l’opportunità di misurarsi sin da giovanissimo in una realtà professionistica (nel San Marino) ed ha sfruttato alla grande la chance, portando anche grandi club come Juve e Inter ad interessarsi al suo cartellino.
Alla fine, però, l’ha spuntata Corvino. Può ricordare il primo Yaya Tourè, anche se deve crescere molto negli inserimenti per arrivare ad assomigliargli.

CARPI
Andrea Liotti (1997): arrivato a gennaio a Carpi dopo essere rimasto svincolato dal Pescara, ha convinto la società a puntare su di lui e non su Corradi.
Ragazzo certamente interessante, sarà il titolare della prossima Primavera.

Maicol Murano (1996): forse sarà un ragazzo non ancora molto conosciuto, ma questo è un portierino con tutte le prerogative per fare bene anche a livelli importanti.
Dopo il fallimento del Padova ha scelto di giocare per un anno in Serie D nell’Abano, dove ha messo in mostra tutte le sue qualità.
Il che gli ha fruttato la chiamata del Carpi, di cui sarà terzo portiere dietro Brkic e Benussi.
Uscito con 100 dalla maturità scientifica, dimostra di sapersi disimpegnare bene anche tra i banchi e non solo in porta.

Daniele Sarzi Puttini (1996): difensore di Correggio, se dovesse mettersi in mostra in Serie A potrebbe dare un ulteriore vanto alla società del presidente Bonacini: quella di saper valorizzare i ragazzi cresciuti nella propria ragione.
Mancino di grandi qualità, si allena già da un anno agli ordini di Castori.
Deve migliorare su alcuni aspetti per poter fare un ulteriore salto di qualità.
In aprile è stato squalificato per ben 6 turni a causa di un’aggressione verbale ai danni di un arbitro.

Mario Pugliese (1996): un anno fa era uno dei talenti più interessanti del panorama italiano, almeno per quanto riguarda i ragazzi nati nel ’96. Poi si è parlato un po’ meno di lui, vista anche la cattiva stagione della Primavera nerazzurra nella prima parte di stagione.
Poi l’esperienza a Carpi, con tanta panchina e pochi spezzoni di gara.
Le qualità non mancano, ma Castori non sembra vedere tanto questo giovane e duttile centrocampista di scuola atalantina.

Antonio Loi (1996): a gennaio ha scelto l’avventura della Serie B, anticipando così l’addio alla Primavera ed alla sua Sardegna con qualche mese di anticipo.
Purtroppo per lui lo spazio è stato poco, anche se sarà probabilmente stata un’esperienza di crescita che potrà tornargli utile.
Attaccante esterno rapido e bravo nella finalizzazione, ha tutto il tempo per mostrare di che pasta è fatto anche tra i pro.

Federico Palmieri (1995): attaccante e fuoriquota in Primavera da gennaio, era stato prelevato dal Santarcangelo, club con cui aveva giocato (pochissimo) in Lega Pro.
In Primavera ha invece avuto un’ottima media realizzativa, dimostrando di non essere un investimento da buttare.
Si è tolto anche la soddisfazione di debuttare in B,


CHIEVOVERONA
Michele Troiani (1996): difensore centrale in grado si adattarsi anche al ruolo di terzino, risulta essere uno dei talenti più interessanti nel ruolo della sua annata. Nell’ultimo anno è cresciuto in modo esponenziale nella fase di attacco, visto che a difendere era già molto bravo.
Da tempo nel giro delle nazionali giovanili azzurre, ha vinto due campionati su due in Primavera nell’ultimo biennio (prima col Chievo e poi col Torino). Un talismano, chapeau.

Kevin Yamga (1996): ragazzo parigino arrivato in Italia da sconosciuto, dopo un anno difficile si svegliò nel corso delle Final Eight dell’anno passato, dando una grande mano ai compagni nei trionfi in semifinale e finale (suo il 2-2 che portò ai rigori la semifinale con la Fiorentina).
Quest’anno si è confermato in modo eccezionale, mettendo a segno ben 16 reti in 30 gare.
Rispetto allo scorso anno è stato spesso schierato da esterno d’attacco, mentre inizialmente il suo ruolo sembrava essere quello di punta.
E’ stato dato in prestito alla Primavera del Bari per il Viareggio, senza lasciare troppo il segno.

EMPOLI
Diego Borghini (1997): nel corso della stagione passata ha avuto modo di veder realizzati tanti sogni. Le convocazioni ed i gol con l’Under 17, l’interesse del Manchester United e la convocazione in prima squadra. Una piccola nota negativa potrebbe essere il fatto di aver fatto qualche panchina in Primavera, ma il bilancio del suo anno è comunque molto positivo.
E’ un difensore centrale di buona forza fisica e con ottimo senso del posizionamento.

Leonardo Bruni (1997): altro difensore centrale, è mancino e può agire anche come terzino di sinistra.
Non ha sempre giocato nel corso dell’anno passato, ma giocava anche in un reparto con gente molto forte (Borgini, Agrifogli e Gemignani tra gli altri).
Quando era più giovane aveva collezionato qualche presenza azzurra tra Under15 e 16. Ad un fisico importante abbina una rapidità non indifferente.

Alberto Picchi (1997): centrocampista centrale nel giro della Nazionale Under 17, viene ritenuto come uno dei prospetti migliori del suo anno nel ruolo. Mancino di piede e dotato di una corsa inesauribile, può agire sia davanti la difesa che come mezzala. Ha anche tanta grinta e decisione, il che non guasta per un ragazzo non ancora maggiorenne

Assane Diousse (1997): i più attenti lo conosceranno già bene, viste le tante convocazione collezionate in prima squadra sotto la guida di mister Maurizio Sarri. Anche Giampaolo lo apprezza tantissimo, visto che lo ha schierato come titolare nella prima amichevole dell’anno nel ritiro di Montelupo.
Rapidità, pressing e ottima visione di gioco possono fare di lui un tassello importante per il futuro della mediana empolese.
La Roma lo bramava, ma ad Empoli ha trovato dirigenti non disposti ad ascoltare proposte.

Alessandro Piu (1996): ex trequartista, diventato con il tempo esterno offensivo, potrebbe essere uno di quei ragazzi da seguire in vista di un possibile futuro con la maglia della prima squadra del club toscano.
Stilisticamente bello da vedere all’opera, ha la visione di gioco da calciatore di grande qualità.
Vede molto bene la porta (21 reti in due anni di Primavera) ed è da anni nel giro delle nazionali giovanili azzurre, con cui è mai stato convocato per Europei o Mondiali.

Tommaso Fantacci (1997): forse ancora non molto conosciuto agli occhi degli appassionati del grande calcio, ha disputato però una grande stagione nel primo anno di Primavera.
7 gol e tanta qualità al servizio della maglia azzurra, portati da questo interessante fantasista pisano emigrato nella provincia di Firenze.
Per essere competitivo a grandi livelli deve, forse, aumentare leggermente la sua massa muscolare.

FIORENTINA
Ricardo Bagadur (1995): difensore centrale croato di piede mancino, dopo un anno in Primavera da fuoriquota proverà a convincere Paulo Sousa della bontà delle sue doti.
Dopo quattro anni nelle giovanili del Rijeka ed un prestito nella cadetta serie croata, è arrivata la chance italiana. Nonostante le poche presenze in Primavera, si è consolato con l’esordio in Serie A lo scorso 18 maggio.

Andy Bangu (1997): ragazzo di grandissimo talento, ha già collezionato circa 90 presenze in Primavera (nonostante abbia solo 18 anni). Strappato tra le polemiche all’Atalanta da giovanissimo, è un piccolo centrocampista dinamico e di gran classe, che ama inserirsi e segnare.
Dopo i quindici gol sotto età della stagione 2013-14 sembrava dover entrare nel giro della prima squadra.
Cosa che, evidentemente, non era ritenuta come ancora debita da Vincenzo Montella.

Abdou Diakhate (1998): altro centrocampista di grandissima prospettiva, anche in questo caso parliamo di un ragazzo che in Primavera ha fatto la differenza con ragazzi più vecchi di almeno un anno.
Arrivato in Italia nel 2013, fu scovato dalla Fiorentina mentre giocava in un parco pubblico.
Sono bastate poche settimane negli Allievi per capire che era già pronto per palcoscenici più importanti. Quest’anno ha composto un centrocampo di grande qualità con Petriccione e Bangu, mettendo in mostra doti di grande fisicità e segnali incoraggianti di continui miglioramenti tecnico-tattici.
Su di lui si è mosso in passato il Manchester City, ma il futuro prossimo del ragazzo potrebbe già chiamarsi Fiorentina prima squadra.

Nicolò Gigli (1996): difensore centrale originario della provincia di Roma, ha formato un buonissimo tandem con Mancini in Primavera la scorsa stagione.  Solido e coriaceo, ha avuto modo di fare un ottima figura al Santiago Bernabeu in amichevole un anno fa circa.
Nelle ultime settimane ha avuto richieste in B (dal Trapani), categoria in cui lo scorso anno giocava il fratello Abel, ora emigrato in Slovenia.

Cedric Gondo (1996): i tre colored della Viola amano bruciare le tappe: dopo Bangu e Diakhate anche questo poderoso attaccante era in grado di mostrare grandi cose sin da giovanissimo.
A 15 anni aveva già debuttato e segnato in Primavera, categoria in cui è andato in doppia cifra per tre anni di fila. A mio avviso è l’attaccante più sottovalutato dell’intero panorama del settore giovanile italiano, forse perché giudicato più per la fama ottenuta grazie al reality Calciatori Giovani Speranze che per le prestazioni sul terreno di gioco. I suoi punti di forza sono la grande prestanza fisica e la rapidità con cui è in grado di puntare la porta avversaria.

Artem Makarov (1996): giovane estremo difensore russo, era stato bloccato a gennaio grazie ad un’operazione in coabitazione col Cesena. Di lui si dice un gran bene, anche se non ho personalmente mai avuto la possibilità di vederlo all’opera.
Al momento è uno dei quattro numeri uno in rosa con Sepe, Tatarusanu e il prodotto del vivaio viola Lezzerini.

Simone Minelli (1997): piccolo e sgusciante fantasista delle nazionali giovanili, sembra essere in procinto di passare al Trapani nelle prossime ora, avendo così la possibilità di misurarsi in anticipo con il calcio dei grandi.
Dopo parecchia fatica all’inizio ha chiuso in grande ascesa il finale di stagione, andando addirittura alla Fase Elite dell’Europeo Under 19 sotto età.
Vede molto bene la porta ed ama spaziare su tutto il fronte offensivo, per non dare punti di riferimento agli avverssari.
Ha già debuttato in Europa League nello scorso novembre, giocando una gran partita. Speriamo per lui che possa avere un po’ di spazio in un campionato duro come la B, ma sarà a prescindere un’esperienza che favorirà la sua crescita.

Jacopo Petriccione (1995): centrocampista di qualità e quantità, ha agito davanti alla difesa negli ultimi due anni, tra le fila della Primavera viola. Sa dettare bene i tempi di gioco ed applicarsi in vari ruoli della zona mediana. L’unico neo? Il rigore sbagliato nella Semifinale play-off dello scorso anno.
Nelle scorse settimane si era parlato di un interesse della Pistoiese sul ragazzo, si vedrà.

Lorenzo Venuti (1995): dopo una stagione meravigliosa in Primavera ha avuto tantissime difficoltà ad inserirsi nel calcio dei grandi, anche a causa di tanti problemi fisici.
In passato nel giro di U18 e 19, è un esterno difensivo di grande gamba e qualità. L’unica nota della passata stagione è stata quella di un buon Viareggio giocato con la Primavera del Pescara.
Proverà a rifarsi tra le file del Brescia, sempre nella cadetteria.

Luca Zanon (1996): terzino mancino molto apprezzato nell’ambiente viola, ha una maturità tattica di ottimo livello per un diciannovenne.
Ricorda molto Pasqual nel modo di attaccare, anche se forse ha addirittura una migliore fase difensiva