La Teano: “Pronto a ripartire dalla Svizzera. Bari? Addio che mi ha fatto male”

25.09.2016 11:45 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footballscouting.it

La redazione di FootballScouting ha intervistato in esclusiva Domenico La Teano, difensore classe ’96 prodotto del settore giovanile del Bari che ha disputato l’ultima stagione in Eccellenza con la maglia del Trebisacce.

Ciao Domenico, prima di tutto come valuti l’esperienza in Eccellenza?

Molti mi dicono che scendere di categoria e andare a giocare in Eccellenza al mio paese (Trebisacce) è stato un grosso errore. Io sono del tutto contrario, perché mi sono formato tantissimo quest’anno passato mangiando un sacco di “pane duro” e tornando ad avere una grande continuità. Non a caso da quando ho firmato non ho mai saltato né una partita né un minuto giocato. Aldilà che Sono stato un po’ costretto a fare questa scelta per via dell’infortunio alla caviglia che ho avuto. Sono comunque soddisfatto di come è andata.

Ora ripartirai dalla Svizzera: quali sono le tue sensazioni?

Era un esperienza che avrei voluto fare da un po’ di tempo. Io qui considero la zona praticamente come Nord Italia non proprio come estero, dato che a meno di un’ora sono in Lombardia. Qui ci sono strutture che in Italia ci sogniamo e lo dico con con grande rammarico, la squadra meno attrezzata che c’è qua non ha meno di 2 campi in erba naturale. E questo ne dice tanto di come in Italia non siamo proprio all’avanguardia.

Qual è il tuo obiettivo per la prossima stagione?

“Voglio provare a fare qualcosa di importante per poi raccogliere il meglio di quello che viene. Sono un ragazzo giovane che crede in quello che fa. Se motivato e messo sotto con la fiducia giusta posso dare tanto. Sono un ’96 con tanta voglia di fare. Sono pronto per iniziare una nuova avventura.

Come è stato l’addio a Bari? Te l’aspettavi?

L’ultimo anno a Bari è stato molto duro, colpa del fallimento che c’è stato alla fine. Non esisteva una vera e propria società. Amo Bari e la porterò per sempre con me sperando di vederla sempre più in alto, perché per i tifosi, città, stadio e cultura calcistica che ha come minimo dovrebbe essere fissa in serie A provando a fare qualcosa di veramente importante.

Un giovane come te come giudica lo spazio concesso agli ‘under’ in Italia?

Onestamente credo che il vero problema adesso in Italia sia la regola degli under, chi crede che sia un vantaggio per i giovani non capisce nulla a mio modesto parere. Perché un ragazzo forte non dovrebbe giocare lo stesso? Per un giovane come me specificando nel ruolo delicato di difensore centrale sotto i 25 anni non troverà mai spazio, le squadre richiedono appositamente giocatori “vecchi” e allora io cosa faccio? Ti iniziano ad adattare sulle fasce , è lì che mettono praticamente tutti gli under e così rovini solamente un giocatore. Ci sono tante cose che non vanno purtroppo nel nostro paese. Le primavere servono poco e niente se non fatte in settori giovanili di squadre blasonate, il calcio vero è dalla D in su. Adesso sono qui e voglio fare il massimo per ripagare tutti i sacrifici miei e della mia famiglia che abbiamo fatto negli anni"