L'osservatore Borri presenta Repossi della Ternana: "Giocatore imprevedibile"

28.01.2018 18:17 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
L'osservatore Borri presenta Repossi della Ternana: "Giocatore imprevedibile"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'esterno offensivo Andrea Repossi, nativo di Magenta, è stato ingaggiato dalla Ternana. Il classe 1996 è da qualche anno nel mirino di club importanti, come conferma a Footballscout24.it l'osservatore professionista Marco Borri

 

Lo aveva scoperto lo scorso anno quando era all’ Inveruno in serie D, è corretto?
Scoperto è una parola grossa, è sempre difficile attribuire il merito della scoperta a una singola persona quando si lavora in uno staff. Certamente però posso dire di averlo individuato ad Inveruno, proprio contro il Varese in Serie D e di aver relazionato il calciatore come prospetto interessante per l’AlbinoLeffe, club per il quale lavoravo. Era ed è un esterno di attacco con attitudini molto offensive, dinamico, dai piedi buoni che, ogni volta che tocca la palla grazie alla velocità di cui dispone, sommata a buoni tempi di gioco, diventa imprevedibile; crea sempre qualche cosa di positivo e inaspettato per la squadra: gol, assist, falli a favore,ecc. Lo avevo segnalato come atleta sicuramente interessante per la Lega Pro e che nel tempo, in base alla crescita, sarebbe potuto entrare nel mirino di club di Serie B. Noi osservatori offriamo una prestazione finalizzata alla valutazione di atleti, l’acquisizione in rosa non dipende dal nostro lavoro ed è figlia di dinamiche aziendali più ampie. Sicuramente dalla D alla B il salto è importante, ma è anche vero che allo stadio Franco Ossola non sembra di giocare nei dilettanti. Questi mesi a Varese credo abbiano fatto bene al ragazzo. Gli auguro ovviamente il meglio!

Lei è passato dall’AlbinoLeffe al Varese Calcio. “L’operazione Repossi” da Inveruno a Varese è quindi da attribuire al suo ritorno in bianco-rosso?
Assolutamente no. Il mio ritorno a Varese è stato fortemente voluto e determinato da Riccardo Brandinali, l’attuale Responsabile del Settore Giovanile del Varese Calcio. Con Brandinali c’è stima umana e professionale, abbiamo condiviso due anni di lavoro insieme nell’A.S. Varese 1910 (Serie B), per questi motivi, quando mi ha chiamato per fargli da braccio destro e da responsabile dell’area scouting di Milano, ho accettato, ma non ho segnalato io Repossi al Varese Calcio.
Quando Riccardo mi accennò del giocatorre, ormai a trattativa pressoché conclusa, espressi in modo appassionato il mio parere positivo sul calciatore, ma l’operazione era già avviata e se è a Varese è anche per merito suo. Riccardo infatti, aveva già segnalato e fatto partecipare a un provino Repossi all’allora A.S. Varese 1910 quando era un giovanissimo (Masseroni), ma vennero fatte poi altre scelte. Questo contatto si è dimostrato utile, come mi ha raccontato lo stesso Brandinali, ai fini della trattativa per il Varese Calcio – Inveruno in Serie D.

Il sodalizio Borri-Brandinali quando si è potuto verificare ha portato però risultati molto positivi, con giocatori che inizialmente, in alcuni casi, erano poco accreditati e poi invece sono arrivati tra i professionisti. Basta pensare per esempio a Greselin (Giana Erminio), Zanimacchia (Genoa) e al recente Repossi (Ternana), lo può confermare?
Come detto Riccardo ed io ci siamo trovati più volte a lavorare insieme e abbiamo una visione della ricerca e selezione dei calciatori molto simile, ma nessuno, come si usa dire in questo ambiente, si reputa “uomo dell’altro”, “uomo di”. Se c’è modo di lavorare bene, insieme, divertendosi, ben venga altrimenti ognuno per la sua strada come è stato negli ultimi anni fino al mio ritorno a Varese. Sicuramente quando abbiamo lavorato insieme ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, come detto c’è sintonia, probabilmente perché figli della stessa “scuola”. I giocatori citati nella domanda infatti, in un modo o nell’altro, derivano da un lavoro “nostro” svolto in sincronia con lo staff del momento. Per chi si occupa di scouting scovare un giovane nei dilettanti e vederlo nei professionisti è una soddisfazione, soprattutto in queste categorie dove spesso ci sono difficoltà di ogni genere. Fortunatamente lavoro e passione a volte pagano. Da statistiche federali solo un bambino su 30.000 entra nel calcio professionistico.