Europei Under 17: i migliori talenti visti in Croazia

20.05.2017 16:49 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Fonte: www.footballscouting.it
Europei Under 17: i migliori talenti visti in Croazia
© foto di ilker/freeimages

La Spagna si è laureata per la terza volta (record nella competizione) campione d’Europa Under 17: le “furie rosse” sono riuscite ad agguantare il pareggio del 2 a 2 all’ultimo secondo della finale con un colpo di testa (sugli sviluppi di un corner) di Nacho Diaz, contro un’avversaria, l’Inghilterra, piena di talenti dallo straordinario profilo tecnico. Ai calci di rigori gli iberici non hanno sbagliato un colpo mentre i “leoncini” britannici, molto probabilmente abbattuti dal pareggio subito in extremis, hanno fallito ogni esecuzione. E’ stato un europeo che ha proposto molti prospetti interessanti, tanti già presenti nei migliori club del Vecchio Continente, ma che ha anche messo in luce dei giocatori presenti in selezioni meno quotate, che ai più erano sconosciuti o quasi. Le altre squadre a qualificarsi per il prossimo mondiale di categoria che si disputerà ad ottobre in India sono: la Germania, un mix perfetto di tecnica, disciplina tattica e forza fisica, la tecnica ed imprevedibile Turchia e la Francia del capocannoniere Gouiri (con 8 reti + 1 nello spareggio), che ha vinto lo spareggio contro la sorprendente Ungheria.

BOSNIA ERZEGOVINA: Eldin Omerovic (2000) dello Sloboda Tuzla, longilinea ala sinistra dal grande fondo e dalla discreta tecnica di base e Jusuf Gazibegovic (2000) terzino destro di spinta del Red Bull Salzburg (in realtà gioca nella seconda squadra), sono stati gli unici giocatori agli ordini del tecnico Sakib Malkocevic che hanno messo in mostra le doti giuste per poter affermarsi a livelli più alti.

CROAZIA: Il portiere Dominik Kotarski (2000) ed il terzino sinistro David Colina (2000), entrambi della Dinamo Zagabria sono stati gli unici elementi della rosa di Mr Dario Bašic a porsi palesemente al di sopra di tutti i compagni per continuità di rendimento. Kotarski ha palesato una buona capacità nel gioco aereo, reattività e personalità, mentre Colina è stato sicuramente il miglior terzino mancino di tutto l’europeo; le sue continue discese sulla fascia, i suoi cross precisi e soprattutto le sue notevoli capacità balistiche (da vedere il suo gol dalla distanza contro la Spagna), hanno favorevolmente impressionato tutti gli osservatori presenti. Solamente a sprazzi si sono viste le qualità del prestante ma compassato mediano Bartol Franjic (2000) e dell’ala sinistra Antonio Marin (2001), grande talento ma ancora un po’ acerbo caratterialmente, anche loro di proprietà della solita Dinamo Zagabria.

FRANCIA: I transalpini si sono qualificati in extremis al mondiale di categoria, vincendo lo spareggio 1 a 0 contro la sorprendente Ungheria, ma il ct Lionel Rouxel aveva a disposizione un organico ricco di talento ed imprevedibilità; doti presenti nel centravanti Amine Gouiri (2000), capocannoniere, degno erede di Karim Benzema, che ricorda in modo impressionante e il minuto, rapido e tecnico trequartista Maxence Caqueret (2000) entrambi del florido vivaio dell’Olympique Lione e nell’ala destra/trequartista Yacine Adli (2000) del PSG. Quest’ultimo è probabilmente il maggior potenziale, ma talvolta eccede nella giocata individuale, intestardendosi in dribbling leziosi o conclusioni di difficoltà troppo elevata. Un altro dei prospetti migliori tra le file dei transalpini è stata la mezzala sinistra Mathis Picouleau (2000) del Rennes, veloce, grintoso, tecnicamente valido ed in possesso di un potente tiro dalla distanza, è stato indubbiamente uno dei più continui per rendimento. Altri prospetti da seguire con molta attenzione sono: il terzino destro Vincent Collet (2000) del Metz, non molto alto, ma velocissimo, il mediano Claudio Gomes(2000) del PSG, la vera mente e muscoli della squadra, il rapido jolly in grado di giocare sia da mezzala che da esterno offensivo Alexis Flips(2000) del Lille e il possente centrale del Lens William Bianda (2000).

GERMANIA: La compagine tedesca è stata eliminata ai calci di rigore dalla Spagna, ma ha comunque centrato la qualificazione al mondiale di categoria. I teutonici come al solito si sono presentati ad una grande competizione giovanile con una rosa piena zeppa di talento, il tecnico Christian Wück ha avuto spesso l’imbarazzo della scelta nel mandare in campo il “migliore undici”. Il bomber Jann-Fiete Arp (2000) dell’Amburgo, autore di 7 reti, è stato il trascinatore della squadra, un vero “panzer” tedesco, in grado di abbinare una discreta tecnica di base ad una trasbordante forza atletica a cui sui aggiunge uno spiccato senso del gol. Altri elementi dal notevole spessore qualitativo sono: il trequartista Elias Abouchabaka (2000) dell’RB Lispia, elegante, ben strutturato e con in dote il prezioso dono del passaggio smarcante, Lukas Mai (2000) del Bayern Monaco, un vero e proprio clone del connazionale Niklas Niklas Süle, l’altro centrale Jan Boller (2000) del Bayer Leverkusen, potente ed anche veloce e l’ala sinistra/destra John Yeboah (2000) del Wolfsburg, giocatore in grado di fare la differenza quando parte in progressione palla al piede, sfruttando la sua tecnica abbinata ad una grande velocità di base. Da monitorare anche i terzini destri Kilian Ludewig (2000) dell’RB Lipsia, un moto perpetuo sulla sua corsia di competenza, in grado di giocare anche in attacco e Dominik Becker (2000) del Colonia (può giocare anche centrale), come anche il dinamico regista Sahverdi Cetin (2000) dell’Eintracht Francoforte, il vero “motorino” del centrocampo teutonico.

INGHILTERRA: Jadon Sancho (2000) ala sinistra del Manchester City è stata probabilmente la stella del torneo, la luce della formazione del ct Steven Cooper. Sancho ha letteralmente messo alle corde le difese avversarie, scardinandole con i suoi scatti continui e con i numerosi dribbling ubriacanti. Molto forti sono anche la prestante coppia di difensori centrali Jonathan Panzo (2000) e Marc Guehi (2000) oltre al regista George McEachran tutti del Chelsea; i primi due sono praticamente insuperabili nell’uno contro uno ed anche abili in impostazione (soprattutto Panzo ha un buon piede). Straordinario è anche il talento di un altro prodotto dell’academy dei Blues, quello di Callum Hudson-Odoi (2000) trequartista, all’occorrenza anche ala sinistra, imprendibile quando parte con le sue potenti progressioni è veramente difficile da arginare, perchè oltre a saper condurre perfettamente la palla, sa anche resistere bene allo scontro fisico, proteggendo bene la sfera. Da tenere d’occhio anche Phil Foden(2000) ala destra (ma anche trequartista) del Manchester City, in possesso di un tiro potente, tecnico e rapido ma dal fisico ancora da formare.

FAR OER: La formazione di Mr Áki Johansen, non ha messo in mostra talenti dal livello elevato, l’unico che ha leggermente evidenziato qualche dote tecnica al di sopra della media (dei suoi compagni) è l’esterno sinistro di centrocampo, dalle attitudini prettamente offensive, Elias El Moustage (2001), di proprietà dei danesi dell’Aalborg. Il raggiungimento della fase finale dell’europeo è già stato un grande risultato per la piccola nazione del Nord Europa.

ITALIA: La selezione del tecnico Emiliano Bigica è stata falcidiata dagli infortuni, prima quello della punta di diamante della squadra Moise Kean (2000) e poi quello di Caligara, oltre all’assenza nei primi due incontri del terzino del Milan Raoul Bellanova (2000). Kean in occasione del primo match ha veramente fatto la differenza, mettendo a segno una rete di pregevole fattura, sciorinando anche delle giocate d’alta scuola oltre alla sua già nota potenza atletica. Altri azzurri che hanno messo il luce un indiscutibile talento sono il centrale di centrocampo, sempre della Juve, Fabrizio Caligara (2000), giocatore completo sotto ogni aspetto, che però è stato vittima di un infortunio nella seconda giornata del torneo. Interessanti sono anche la coppia di centrali difensivi; il capitano Roberto Bettella (2000) dell’Inter e Matteo Anzolin (2000) del Vicenza, oltre all’esterno sinistro di centrocampo/trequartista Roberto Biancu (2000) del Cagliari, già seguito dalle principali squadre italiane. Da sottolineare anche la rete del bomber del Genoa Pietro Pellegri, la punta centrale, classe 2001, ha rimpiazzato Kean, soffrendo un po’ nel primo match (contro la Spagna) ma andando a segno in occasione dell’ultima partita contro la Turchia.

NORVEGIA: Nella rosa del ct Erland Johnsen l’ordinato regista Johan Hove (2000) del Sogndal e il combattente centravanti di manovra Erik Botheim (2000) del Rosenborg, sono stati gli unici giocatori che hanno dato l’imnpressione di avere buone prospettive di crescita.

OLANDA: Agli ordini dell’allenatore Kees Van Wonderen pochi sono stati i calciatori degni di nota, gli unici da annotare sul taccuino sono: il capitano mediano/regista e rigorista Achraf El Bouchataoui (2000) del Feyenoord, perno del gioco degli “Oranje”, tecnico quanto ben strutturato fisicamente, ha impressionato per la sua visione di gioco periferica oltreché per la personalità da veterano, l’ala sinistra/centrocampista offensivo Juan Familio-Castillo (2000) del Chelsea, tecnico, fisico, ma un po’ discontinuo, Thijs Oosting (2000) dell’AZ, intermedio dinamico, lottatore, ma non per questo poco apprezzabile tecnicamente e Zakaria Aboukhlal (2000), ala sinistra, ma anche punta centrale del Willem II, rapido e abile nel dribbling negli spazi larghi, è mancato nella continuità nell’arco dei 90 minuti.

REPUBBLICA D’IRLANDA: Il capocannoniere della squadra del ct Colin O’Brien, ma a secco nell’europeo, Aaron Connolly (2000) del Brighton, è stato il giocatore tra gli irlandesi, quello che ha messo in mostra le qualità tecniche e caratteriali migliori. Hanno palesato delle discrete qualità tecniche e fisiche anche Rowan Roache (2000), mezzala offensiva del Blackpool ed il centrale difensivo Nathan Collins (2001) del Cherry Orchard. Discorso a parte merita il regista dello Shamrock Rovers Aaron Bolger (2000), in possesso di un notevole lancio, ma molto lento e praticamente quasi nullo nella fase di non possesso della palla.

SCOZIA: Le squadre britanniche mostrano come al solito grande tenacia e spirito battagliero, ma questa volta nell’organico del ct Scot Gemmill erano presenti anche alcuni elementi dal buon profilo tecnico come: il capitano e trequartista Jack Aitchison (2000) del Celtic, del quale in Scozia se ne parla un gran bene, l’ala sinistra brevilinea dal passo rapido del Norwich Glenn Middleton (2000) e il potente centravanti di manovra Zak Rudden (2000) dei Rangers di Glasgow, la classica punta centrale di stampo britannico.

SERBIA: Nella rosa di Mr Perica Ognjenovic il migliore giocatore serbo è stato indubbiamente Ivan Ilic (2000), una sorta di Daniele De Rossi in salsa balcanica, illuminato mediano della Stella Rossa di Belgrado, in grado di svolgere molto bene entrambe le fasi, “scendendo” spesso tra i difensori centrali quando la sua squadra è sotto pressione. Ad Ilic si aggiunge per qualità la tecnica mezzala mancina Milutin Vidosavljevic(2001) del Partizan, che purtroppo è stata fermata da un infortunio alla caviglia al termine del primo match del torneo. In ombra invece la punta centrale Filip Stuparevic (2000) del Vozdovac, il più giovane esordiente nella storia del campionato serbo, che in Croazia ha messo a segno solo un gol, per di più dal dischetto.

SPAGNA: La selezione iberica ha potuto contare su una linea difensiva di tutto rispetto, con una ben assortita coppia di difensori centrali formata da Víctor Chust (2000), prestante, tecnico ed elegante baluardo del Real Madrid e Hugo Guillamón (2000), fiore all’occhiello della cantera del Valencia. Sulla corsia destra, nel ruolo di terzino di spinta, si è imposto il brevilineo e tecnico, Mateu Morey (2000) del Barcellona, molto simile all’ex nazionale Michel Salgado, mentre sulla corsia opposta ha spadroneggiato il prestante e potente cursore Juan Miranda (2000) del Barcellona. A centrocampo hanno messo in evidenza notevoli doti tecniche il regista Antonio Blanco (2000) del Real Madrid, il dinamico e qualitativo centrocampista centrale del Barcellona Jandro Orellana (2000), il “pitbull” Moha (2000) del Real Madrid e soprattutto la mezzala sinistra/trequartista Sergio Gómez(2000) miglior elemento della rosa del ct Santi Denia, imprendibile nel dribbling, in possesso di grandi capacità balistiche, ha la classe cristallina del predestinato. In attacco sono piaciuti i veloci e tecnici esterni Ferrán Torres (2000) del Valencia a destra e José Alonso(2000) del Siviglia a sinistra, mentre nel cuore del tridente si è distinto il fisico “puntero”, non molto elegante nelle movenze, Abel Ruiz (2000) del Barcellona, capitano delle Furie Rosse, autore di 4 gol.

TURCHIA: La nazionale allenata da Mehmet Hacioglu è stata la vera rivelazione della kermesse continentale; molti sono stati gli elementi a mettersi in luce, a cominciare dal sicuro portiere Berke Özer (2000) dell’Altinordu, il migliore del torneo, acquistato recentemente dal Manchester City. Al centro della difesa ha palesato notevoli doti fisiche e discrete doti tecniche Ozan Kabak (2000) del Galatasaray. Sulla linea mediana è presente il meglio della formazione turca con la dinamica e tecnica mezzala destra/centrocampista centrale Umut Günes (2000) dello Stoccarda, il mediano Sefa Akgün (2000) del Trabzonspor, l’altro tecnico centrocampista centrale Kerem Kesgin (2000) del Bucaspor e soprattutto il più tecnico, il trequartista mancino del Galatasaray Atalay Babacan (2000), giocatore in grado di “fare la differenza” e di svariare su tutto il fronte offensivo. In attacco ha mostrato un rendimento costante ed una buona tecnica di base l’ala destra Recep Gül (2000), mentre è stato evidente l’innato senso del gol abbinata ad una spiccata aggressività, della punta centrale Malik Karaahmet(2000) dell’Eintracht Francoforte.

UCRAINA: La selezione dell’est Europa ha deluso le aspettative, l’unico elemento ad attirare l’attenzione è stato Olexiy Kashchuk (2000) attaccante dello Shakhtar Donetsk, autore di uno dei due gol dei gialloblu all’europeo e miglior marcatore ucraino nella fase di qualificazione all’europeo con 4 reti al suo attivo.

UNGHERIA: L’Ungheria del tecnico Zoltán Szélesi è stata l’altra squadra rivelazione del torneo (sono stati eliminati dalla Turchia per mezzo di una sfortunata autorete), tanti sono stai i giocatori a colpire per le buone qualità tecniche ed atletiche. In primis non può non essere citata l’elegante ala sinistra super tecnica del Benfica (i lusitani l’hanno “scippato” al Ferencvaros), Kevin Csoboth (2000), come anche il centrale di centrocampo (ed anche mezzala sinistra) con attitudini offensive e capitano Dominik Szoboszlai (2000) del Red Bull Salisburgo. Sulla trequarti, ma ha giostrato anche da mezzala destra, ha preso la scena Szabolcs Schön (2000) dell’Ajax, come anche l’altro trequartista Márk Bencze (2000) del Vitesse. Infine, nel reparto arretrato ha palesato buona concentrazione e senso della posizione il “centralone” del Vasas Budapest, Balázs Opavszky (2000), quest’ultimo può rappresentare una buona occasione per il rapporto qualità/prezzo.

QUALIFICATE AL MONDIALE DI CATEGORIA IN INDIA (6-28 Ottobre): Spagna, Inghilterra, Turchia, Germania e Francia
CAPOCANNONIERE: GOUIRI (Francia)