ESCLUSIVA FS24 – Bottaro: “Cengiz Ünder come Dybala? Sono giocatori diversi“

19.07.2017 22:39 di  Francesco Fedele   vedi letture
ESCLUSIVA FS24 – Bottaro: “Cengiz Ünder come Dybala? Sono giocatori diversi“
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Arrivato pochi giorni fa in Italia, dove la Roma ha creduto in lui investendo una somma importante, Cengiz Ünder si candida ad essere una delle nuove scoperte targate Monchi. Anzi, meglio essere più precisi: il classe ’97 ex Basaksehir sarà sicuramente una sorpresa per la maggior parte degli appassionati di calcio, ma c’è chi lo ha osservato già negli scorsi tempi. Uno di questi è Bruno Bottaro, esperto di calcio turco, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.

 

Cambiamenti veloci e radicali quelli per Ünder, basti pensare che appena due stagioni fa era nella seconda divisione turca. Credi abbia le spalle abbastanza larghe per sopportare quest’ulteriore salto di qualità nella sua carriera?

“Credo che sia necessario un ulteriore salto di qualità, ma allo stesso tempo posso dire che Cengiz abbia le qualità per compierlo. Finora, sia nella sua unica stagione nella massima divisione turca che nelle precedenti, ha sempre avuto maestri di gioco che gli hanno dato tante possibilità. Lui è stato bravo a sfruttarle, certo, ma Roma è una realtà differente dove parte – ovviamente – in svantaggio. La sua maturità mentale, oltre che tecnica, può essere un fattore decisivo in questa possibile (e io credo, fattibile) maturazione”.

 

Il Basaksehir perde probabilmente il suo giocatore più talentuoso e, ad oggi, non ci sono stati grandi sussulti di mercato. Cosa ti aspetti dalla compagine turca in vista del playoff di Champions League?

“In realtà non credo sia proprio così: è arrivato Elia, oltre a Clichy e Inler, che sono due giocatori non giovanissimi ma di cui il club aveva enormemente bisogno. Profili di esperienza, ciò che mancava al Başakşehir, un club che però, purtroppo, ha un pessimo record nei preliminari estivi. È passato soltanto contro il Rijeka, pareggiando due volte, negli ultimi due anni. Poi sono arrivate tante sconfitte, frutto di una realtà che funziona a meraviglia nel contesto turco ma che rischia di non risultare eccezionale in campo europeo. Credo che sia per questo che gli arrivi di Elia, Clichy e Inler (uniti ad Adebayor, arrivato a gennaio) possano dare quella marcia in più nella mentalità europea di un club che ne è naturalmente sprovvisto, essendo nato da pochi anni. Il Brugge non è un avversario impossibile, si vedrà”.

 

Con quali aspettative Ünder arriva in Italia? Quanto credi dovremmo aspettare prima di poter ammirare le sue qualità nella massima espressione?

“In Turchia, Ünder è una speranza nata dalla scuola Altınordu di Smirne, che propone un modo differente di vivere e progettare il calcio. È un progetto simile a quello dell'Athetic Club di Bilbao, prepara e fa crescere i giocatori locali investendo molto nel vivaio. È una rivoluzione in atto da una ventina d'anni e sta portando finalmente i suoi risultati, dopo le critiche e i tanti anni nelle serie inferiori. Ora in Turchia tutti applaudono l'Altınordu, perché sta mostrando che un'altra via per sviluppare il campionato locale è possibile, qualcosa di inedito (e meno costoso) del chiamare campioni a fine carriera o grandi nomi con ingaggi pesanti. Per questo la sua esplosione è così attesa, così desiderata là. E dato che lì si insegna anche una mentalità differente, frutto di un lavoro che vuole far crescere dei giocatori forti dentro e fuori dal campo, non penso che ci vorrà molto per vedere il miglior Cengiz. Ha qualità, ma soprattutto possiede una formazione che nessuno dei suoi predecessori in patria ha avuto la fortuna di avere. Dunque è già maturo, a dispetto degli anni. E non ha la fragilità fisica del connazionale ex-romanista Salih Uçan, anche lui transitato dalla scuola di Buca, sempre a Smirne, dove Cengiz ha calciato i suoi primi palloni”.

 

Credi che il paragone con Dybala, in termini squisitamente di caratteristiche, possa reggere?

“Cengiz e Dybala sono diversi. La statura fisica e i lineamenti facciali, oltre al fatto che entrambi siano mancini, hanno portato molti a scherzare sulla somiglianza tra i due. Ma il turco è un'ala che s'impegna molto in fase difensiva, e ha segnato molti gol soltanto in virtù di una sua dote che lo porta a vedere l'azione prima ancora che si sviluppi, dunque ad essere sempre pronto a inserirsi in caso di sgroppate di compagni sulla fascia opposta. Ünder ha certamente meno classe inoltre non è una seconda punta, però come già detto è un ragazzo con un'attitudine al lavoro davvero speciale. Ha un buon controllo della palla ed è più ambidestro, e paradossalmente ama più affondare a sinistra che a destra, il che non si addice comunemente a un mancino. È un giocatore diverso, Cengiz, il che lo pone fortunatamente lontano da Dybala e da qualsiasi altro calciatore visto in precedenza. Che è di solito un buon segno”.