ESCLUSIVA APPORT, Rapacioli: “Cragno con i piedi non è Reina. Meret dovrebbe restare alla SPAL. Plizzari? Serve un altro Mihajlovic”

17.06.2017 11:25 di  Francesco Fedele   vedi letture
ESCLUSIVA APPORT, Rapacioli: “Cragno con i piedi non è Reina. Meret dovrebbe restare alla SPAL. Plizzari? Serve un altro Mihajlovic”
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Cragno, Meret, Plizzari. Il nuovo che avanza per la porta, con le qualità e le incertezze legate alla giovane età di questi ragazzi. Sono pronti al grande salto? Ne parliamo quest’oggi con il presidente di Apport, l'associazione italiana dei preparatori dei portieri, Claudio Rapacioli, che è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.

Circola il nome di Cragno per la porta del Napoli. Riuscirebbe ad inserirsi sin da subito nel contesto partenopeo?
“Quest’anno Cragno è stato un valore aggiunto per il Benevento, però sappiamo quanto la B sia diversa dalla A, dove al minimo errore ti massacrano. Parliamo poi di una piazza difficile ed importante come Napoli, l’impatto non sarebbe dei migliori. Non so quindi se può essere in questo momento considerato un portiere pronto a 360° per il Napoli. Vedrei meglio un anno di transizione ancora a Benevento, dove può crescere ulteriormente e mostrare i propri valori anche nel massimo campionato. Ho grossa stima del ragazzo, tecnicamente sulla porta è davvero bravo, è difficile fargli gol, nelle uscite alte paga un po’ la struttura, forse il suo tallone d’achille, però ha grandissima voglia di prendere la palla difatti è sempre pronto ad attaccare. Con i piedi mi sembra bravo, ma non al livello di Reina, quindi bisogna vedere che tipo di scelta vuole fare il Napoli”.

Tra lui e Meret, chi vede meglio in Serie A?
“Meret è un portiere che in prospettiva potrà giocare in club importanti, chiaro però che riportarlo ad Udine non avrebbe nessun senso se poi dovesse giocare Scuffet. Fossi nell’Udinese lo lascerei alla SPAL per fargli fare un altro anno di esperienza, soprattutto ora che la squadra è salita in Serie A. Così facendo, a fine campionato i friulani si ritroverebbero un portiere con due stagioni da protagonista alle spalle, sperando chiaramente che nella massima serie con gli Estensi le giochi tutte”.

La scuola portieri bresciana resta ancora una garanzia, chi sarà il prossimo ad esplodere?
“Sì, la scuola bresciana ne ha tirato fuori un altro. Alla Fiorentina, oltre che Cragno, a suo tempo sono scappati portieri che ora sono tra i più promettenti, vedi Crisanto oppure Del Favero. Forse Crisanto ha un po’ lo stesso problema di Cragno, non ha grossa struttura ma resta un ottimo portiere. Tornando alla domanda, la mano di Violini in questo momento si vede, negli anni è stato tracciato un solco che ha dato soddisfazioni sia in ambito prima squadra che settore giovanile”.

Plizzari potrebbe seguire le orme di Donnarumma?
“La cosa potrebbe accadere, ma il discorso è che bisogna trovare un altro Mihajlovic disposto a dargli fiducia in prima squadra, perché ritengo che Donnarumma dovrà ringraziare Sinisa a vita, in quanto se lui è ciò che è adesso lo deve esclusivamente al coraggio dell’ex tecnico del Milan. Plizzari è sicuramente un ottimo portiere con notevoli potenzialità, però bisognerà capire che impatto avrà quando sarà chiamato a giocare. Quindi, in tal senso, una gavetta in una squadra pur sempre di un certo livello di Serie A o B potrebbe sicuramente aiutarlo ad acquisire esperienza, che è proprio ciò che manca a questi ragazzi. Donnarumma è un fenomeno perché pur non avendo partire alle spalle si è da subito mostrato un portiere navigato. Ha anche lui dei passaggi a vuoto, ma ha solo 18 anni ed è una cosa normalissima, non si può pensare il contrario. Non ha nulla a che vedere con i portieri della sua età, e spero rimanga sempre così competitivo”.

Il Napoli cerca portieri, eppure Sepe non ha avuto neppure un’occasione. Come se lo spiega?
“Non ho feedback in tal senso: forse perché Reina è praticamente il padrone della porta, ed ovviamente non concede spazio a nessuno, chiunque esso sia. Oppure potrebbe non aver soddisfatto le aspettative di Sarri”.