Psicologia dello Scouting: come intervengo sul giovane calciatore

01.05.2017 12:35 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.psicologodellosport-toscana.it
Psicologia dello Scouting: come intervengo sul giovane calciatore
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport




Una delle attività più interessanti che ho potuto effettuare in ambito sportivo e per le quali ho maturato un'esperienza in un campo "nuovo" per la Psicologia sportiva è lo scouting calcistico.
Fondamentalmente, mi occupo infatti di integrare l'osservazione tecnica del Talent Scout con quella psicologico-comportamentale, allo scopo di:
 

stilare insieme all'osservatore calcistico relazioni professionali relative ai profili psicologici di giovani calciatori (la cosiddetta Relazione Tecnica Integrata);

effettuare osservazioni e monitoraggi sul campo in partita ed in allenamento offrendo supporto ai giovani calciatori ed ai loro genitori in relazione alle criticità e margini di miglioramento riscontrati proprio sul piano delle abilità mentali globali;

realizzare percorsi di Mental Training supportivi per calciatori di settore giovanile professionistico o dilettantistico allo scopo di sostenere la loro performance sportiva

Tale attività, particolarmente apprezzata dalle famiglie e dai ragazzi, ha potuto garantire infatti la possibilità di offrire riscontri e feedback professionali all'atleta in primis ed alla famiglia poi, capaci di tracciare potenziali interventi finalizzati ad incrementare il benessere psicologico del calciatore ed il suo livello prestativo generale.
Se attraverso l'osservazione sul campo ed in allenamento è infatti possibile monitorare "nel concreto" quali possono essere gli elementi capaci di favorire o sfavorire l'espressione della performance, mediante il Mental Training si può lavorare nella direzione di: 

potenziare il livello di attenzione e concentrazione
migliorare l'autoefficacia e l'autostima
apprendere tecniche di gestione dello stress
definire obiettivi di prestazione a breve, medio e lungo termine
monitorare il livello di attivazione pregara
sviluppare assertività nelle relazioni
migliorare il dialogo interno
apprendere competenze determinanti nella psicologia della prestazione
migliorare il controllo emotivo
accrescere la resilienza
monitorare il piano motivazionale
prevenire il dropout sportivo (abbandono)
apprendere tecniche di rilassamento e visualizzazione
realizzare allenamenti ideomotori utili alla correzione o miglioramento del gesto tecnico individuale o del comportamento tattico

 

NON TUTTI I TALENTI DIVERRANNO PROFESSIONISTI DI PRIMO LIVELLO, ma tutti i giovani calciatori possono diventare persone dotate di autostima, auto-efficacia ed un sano approccio allo sport ed alla vita tutelando anche IL PROPRIO BENESSERE PSICOFISICO!



Questa attività integrata ha dato vita ad un modello/protocollo di lavoro di cui sono coautore denominato ©TT-CM applicabile anche in altre discipline sportive di squadra che ha richiamato l'attenzione di numerosi addetti ai lavori in ambito calcistico e siti web specializzati nel calcio giovanile.