Osservatore Borri a FS24: "Ecco come andrebbe organizzato uno staff scouting"

28.06.2016 19:20 di Redazione FS24 Twitter:    vedi letture
Osservatore Borri a FS24: "Ecco come andrebbe organizzato uno staff scouting"

In attesa del fischio d'inizio del campionato di serie A la redazione di footballscout24.it ha intervistato sui temi più caldi il giovane Marco Borri, Osservatore Abilitato FIGC ex Aldini e Varese, attualmente all’AlbinoLeffe. Relatore in corsi di formazione ed autore del primo libro sulla materia: 'L'osservatore calcistico a 360°'( Calzetti&Mariucci Editori).

Marco cosa pensi delle nuove regole del campionato di serie A per la stagione 2016/2017?
"Immagino che questi regolamenti stiano facendo “impazzire” i direttori sportivi che, per tempo, devono individuare gli atleti che rientrano nei nuovi parametri e che nel contempo siano il più possibile pronti per la categoria: sicuramente un lavoro non semplice. In particolare per i club più blasonati che generalmente ricercano giovani “pronti subito”. Per il resto penso che sia un segnale importante e un modo per valorizzare il talento nostrano, oltre che il lavoro del settore giovanile. Da osservatore penso che nel tempo tutto questo possa valorizzare ancor di più anche il lavoro e l’importanza degli scout in Italia"


Tu che sei stato fra i primi osservatori abilitati F.I.G.C. in Italia; come mai la Federazione, solo di recente, ha indetto il corso per Osservatore Calcistico? Serviva forse uno sdoganamento e una legittimazione che non c’era?
"Non sono io la persona adatta alla quale rivolgere questa domanda, posso però raccontarti la mia esperienza.
In questi anni per quanto ho potuto constatare attraverso il mio libro, i convegni e, i corsi ai quali ho partecipato prima come corsista e poi come relatore, ho notato un notevole interesse sull’argomento (a tutte le età). Molto probabilmente questo interessamento, oltre che dalla passione, nasce anche dall’esigenza di società e addetti ai lavori di ufficializzare la figura. Regolarizzare professionalizzare un ruolo, probabilmente, tra i più antichi del gioco del calcio, dandone anche la giusta dignità. In tutto questo è doveroso fare i complimenti alla lungimiranza della nostra Federazione"

Marco a tuo modo di vedere, quali caratteristiche deve avere un area scouting, quale deve essere l’arma vincente di un gruppo di lavoro?
"Un’area scouting ben organizzata deve disporre di: osservatori capaci (possibilmente qualcuno abilitato), un metodo e un linguaggio comuni; questi ultimi, complementari, sono necessari per capirsi e puntare al raggiungimento degli obiettivi (“calciatore obiettivo”). Vedo di spiegarmi meglio: tutto lo staff deve essere a conoscenza di ciò  che serve alla squadra/e (attaccante, difensore, centrocampista, portiere: con che qualità? Per quale modulo di gioco? Quali e dove sono le carenze, cosa serve alla squadra/e? Ecc), cosa ricercare negli atleti (tecnica? Fisico? Talento? Aspetti psicologico - caratteriali particolari? Ecc.) e come riportare e archiviare quanto osservato. Poter beneficiare di tutto questo, significa essere a “metà dell’opera”: tutti sono consapevoli della metodologia, della “filosofia”, degli obiettivi e delle priorità del lavoro.  L’osservatore calcistico effettua un’analisi qualitativa, degli atleti, che si trascina inevitabilmente la soggettività di giudizio. “Gusto personale” che viene “limitato”, indirizzato, da un metodo e un linguaggio comuni, ma non deve essere soffocato. Ogni scout deve mantenere la sua identità, nel rispetto delle direttive, per scaturire il confronto e approfondimenti"

Anche questa stagione è giunta al termine, sappiamo che sei stato all’AlbinoLeffe come responsabile scouting Milano (settore giovanile), oltre a collaborare con la Lega Pro per i prestiti. Progetti e prospettive future?
"A parte la retrocessione della prima squadra, è stata una stagione tutto sommato positiva. Sono ovviamente ancora in contatto con il club, anche per chiudere le ultime situazioni legate agli accordi presi e, per discutere l’eventuale collaborazione per la prossima stagione (serie D o Lega Pro in caso di ripescaggio). Lavorare per l’AlbinoLeffe che da sempre ha strutture e punta molto sui giovani, per uno scout è stimolante. Il club bergamasco è la mia priorità, ma non ti nascondo che come è normale che sia in questo periodo, si stanno muovendo diverse situazioni. Ho un progetto molto interessante di consulenza-formazione scout che ho già avuto modo di proporre ad un club che si è interessato. Inoltre uno scout e allenatore con esperienza trentennale, mi ha proposto di partecipare con una testimonianza al suo nuovo progetto editoriale. Ne sono onorato, una volta disponibile, su 3borri.it si troveranno tutte le informazioni".