La costanza del talento

05.08.2017 12:34 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dott. Fabio Ciuffini - calcioscouting.com
La costanza del talento
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La costanza del talento

Chi ci segue da tempo, sa bene quali siano i principi chiave del nostro modo di approcciarsi al talento e quanto sia rilevante per noi considerare il giovane calciatore come un atleta in formazione che necessita di una crescita armonica e, come tale, multidimensionale.

Ciò che in questo post desidero sottolineare è un particolare aspetto del talento, ovvero la sua stabilità e costanza nel tempo.

 

 

Come fa un talento calcistico a manifestarsi con regolarità, ovvero senza eccessivi (seppur fisiologici) cali di intensità?
Cosa può aiutare un giovane atleta nella capacità di esprimere le proprie attitudini senza incorrere in processi marcatamente regressivi nel percorso di crescita sportiva e nelle performance?

Uno degli aspetti più importanti è dato senza dubbio dalla presenza di motivazione all’apprendimento che segnala la predisposizione ad impegnarsi con stabilità ed in modo autodeterminato nella direzione della crescita sportiva.

Analogamente è importante che venga mantenuta nel tempo – al netto dell’aumento graduale di agonismo –  anche la capacità di divertirsi, che facilita il desiderio costante di migliorarsi attraverso un processo intrinseco. In pratica, legato a componenti motivazionali interne e non stimolate da variabili esterne ( es. denaro, premi, notorietà, status etc..).

 
Nell'ottica di rafforzare la perseveranza e la tenacia nell'espressività del talento, da non sottovalutare ulteriori fattori cruciali:

la capacità di gestire le fasi di frustrazione con resilienza, mantenendo attiva la ricerca di soluzioni positive nella difficoltà;
la capacità di costruire relazioni positive, in grado cioè di stimolare l'atleta nella sana gestione della pressione (quindi famiglia ma anche relazioni sportive ed amicali);
la gestione dell'aspetto emozionale che determina la possibilità di un adeguato fronteggiamento di situazioni interne ed esterne all'atleta in grado di influenzarne  serenità ed equilibrio;
lo sviluppo di autoefficacia nello svolgimento delle proprie attività sportive che rafforza e sostiene la fiducia personale e la sensazione di padronanza rispetto al perseguimento degli obiettivi personali;
la definizione di traguardi soggettivamente rilevanti, verso cui direzionare il proprio impegno e sacrificio.

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